🖤- Capitolo 32 || Questa notte -🖤

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"Caterina, affido tutto nelle tue mani, non deludermi" la sua voce è autoritaria, la sua espressione facciale invece, mostra fiducia e speranza.
E io lo guardo come se fossi incantata, da lui, da tutto.
Prima non la pensavo in questo modo, ma adesso.. credo che sia giusto così.
Mi sembra tutto.. normale.
"Non ti deluderò" gli sorrido, e arrossisco quando mi sfiora la guancia.
Sa il potere che ha su di me, è evidente. Sono ancora una ragazzina, e non riesco a mentire e a nascondere le mie emozioni, quando invece dovrei imparare a farlo.
"Staremo a vedere" mi fa l'occhiolino, e incrocia le braccia al petto, aspettando una mia mossa.
Abbasso il passamontagna, carico la pistola, sento le urla, sento la mia paura e quella della gente.
Sento il senso di colpa emergere dentro di me, il terrore di me stessa, di quello che ho fatto, che sto facendo e che farò.
È sbagliato, è tutto sbagliato.
Come ho fatto a cacciarmi in un guaio così? Come?
È bastato incrociare i suoi occhi, e notare il suo sorrisino, per farmi cadere di nuovo nella sua trappola, e continuare ad essere sua complice, facendomi rimangiare tutti i ripensamenti di pochi secondi fa.

Mal di testa.
È la prima cosa che sento appena mi sveglio. La palpebre le percepisco pesanti, come se sopra ci avessi appoggiato un macigno. Sono sicura che se provassi davvero ad aprire gli occhi, e ci riuscissi, mi verrebbe da vomitare all'istante.

Perché riguardo a questo, ricordo di aver bevuto molto, anzi direi moltissimo, e poi, non ricordo nient'altro di cosa è successo dopo.

Emetto uno sbuffo, e mi rigiro dall'altra parte del letto, non sapendo tra cui come aver fatto ad arrivarci. Facendolo, il mio piede sbatte contro qualcosa, e le mie orecchie sentono un lamento, e già da qui inizio a preoccuparmi per non ricordare nulla. Precisamente, chi ci sia nel mio letto.

Con il cuore a mille apro gli occhi, fregandomene della nausea che mi verrà tra poco.

Davanti ai miei occhi, mi ritrovo un Kledy completamente addormentato, in un sonno profondo. Mi sollevo lentamente, con gli occhi leggermente spalancati, tentando di essere delicata per non svegliarlo, certificando le mie e le sue condizioni, per avere il risultato: siamo entrambi nudi.

Mi passo una mano tra i capelli scompigliati, pieni di nodi tra l'altro.

Ed è in quel momento, che mi accorgo di un'altra persona al mio fianco, ed è questo, a farmi rimanere completamente paralizzata e scioccata da tutta questa situazione, che non fa altro che complicarsi secondo dopo secondo.

Wesley dorme beatamente, con le labbra leggermente curve, sembra un bambino.. quasi un angioletto. Ed è una vista così dolce, che fa sorridere anche me. Ma il mio sorriso viene presto sostituito da una linea dritta, e da un espressione di disagio, per continuare a non ricordare niente di questa notte.

E anche se non dovrei, controllo pure la condizione di Wesley, alzando di poco il lenzuolo.

Sì, è nudo pure lui.

"Respira Katherine, fai dei respiri profondi e cerca di non dare di matto da un momento all'altro" sussurro a me stessa, dandomi il coraggio per alzarmi dal letto passando dal davanti, non dovendo per fortuna scavalcare nessuno dei due.

Una volta in piedi, ho un leggero capo giro a causa del mal di testa e della nausea, che adesso sta iniziando a farsi sentire. Mi guardo intorno, alla ricerca disperata della mia canotta e dei miei pantaloncini.

Trovo entrambi vicino la porta del bagno, e la prima cosa che faccio è afferrarli e indossarli subito, dando ogni tanto delle veloci occhiate ai due ragazzi che dormono tranquillamente nel mio letto.

Sto per andare in direzione della porta per uscire dalla mia stanza, ma un altro capo giro, più forte di quello di prima, mi fa fermare e appoggiare alla scrivania. Strizzo gli occhi, e in quel momento, inizio ad avere dei flash di ieri sera.

Il pericolo nei nostri occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora