🖤- Capitolo 50 || Distruzione -🖤

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Alexander Pov's

Rimaniamo tutti immobili, paralizzati dalla paura e dallo shock, e di conseguenza incapaci di compiere un minimo passo o gesto.

La paura di perdere qualcuno definitivamente è la paura più brutta che possa esistere.. si riesce davvero ad andare avanti con la propria vita? Riprendere le proprie abitudini, la propria routine giornaliera, come se quella persona non ne avesse fatto parte per giorni, mesi o anni?

È davvero possibile?

"Ragazzi, aiutatemi a portarla di sopra" sento borbottare da Hayden tra i singhiozzi. Il suo sguardo è indescrivibile, dire che sia distrutto è un eufemismo.

Lo capisco, capisco il suo dolore. Katherine si fa del male e lui non riesce mai ad evitarlo, è struggente non poter aiutare la persona a cui si vuole più bene al mondo, fa sentire inutili, incapaci, impotenti. Ma la verità è che, quando un evento è destinato ad accadere.. non si può fermare, non si può impedire.

Nessuno può combattere contro il destino.

Si resta a guardare, immobili, quello che succede.. senza poter intervenire. A volte, è come osservare la propria vita andare a rotoli, cadere a pezzi, e non avere la forza di reagire. E Katherine tutto ciò lo sa bene, lo sa troppo bene.

Hayden e Wesley mi riportano alla realtà passandomi davanti, con Katherine tra le braccia. Salgono lentamente e con attenzione al piano di sopra, con l'intenzione di portarla nella sua stanza. Gli altri si allontanano in silenzio, con sguardo perso nel vuoto.

"Alex" la voce melodica di Alyssa è un sussurro che riesce a farmi sentire meglio. Mi volto, e ad attirare la mia attenzione sono sempre le sue labbra carnose, in contrasto con i lineamenti del viso angelici e il colore viola, ormai sbiadito, dei suoi capelli.

Sono completamente e follemente innamorato di questa ragazza, mi incanto a guardarla, ogni volta.

"Alex?" mi tocca la mano, preoccupata, mi guarda con gli occhi da cerbiatta.

"Sì, ci sono" mormoro, accennando un sorriso e ricambiando la stretta intrecciando le nostre dita.

"Sono.. un po' preoccupata per Hayden, ti va bene se salgo di sopra?" il suo sguardo incerto mi rende perplesso, confuso.

"Sì, certo" annuisco, grattandomi nervosamente il retro del collo "Fammi sapere se Katy si sveglia"

"Sì" lascia andare le nostre mani, con l'intento di salire al piano di sopra, ma le rubo un bacio sulle labbra, un bacio così lungo da farmi perdere il fiato.

Rimango da solo in mezzo al corridoio, davanti al portone. Rilascio un sospiro rumoroso, e sussulto quando qualcuno mi sfiora il braccio.

"Scusa non volevo spaventarti" ridacchia Victoria, con un piccolo sorriso timido a curvarle le labbra.

"Tranquilla, è tutto ok" ricambio il sorriso, spostandomi verso il muro, appoggiando le spalle su quest'ultimo, sospirando di nuovo rumorosamente.

"Non sembra essere tutto ok" afferma, mettendosi davanti a me, appoggiata al tavolino di fronte l'entrata. Mi scruta il viso, come se volesse leggermi dentro. Ciò mi fa sentire un po' a disagio, Alyssa non mi sta guardando così in questo periodo.

"Sono.. solo preoccupato per Katherine" distolgo lo sguardo "Adam è venuto qui, l'ha rapita e la riporta conciata così. Come può una persona essere così malata e meschina? Perché le ha fatto del male? Perché non la lascia stare?" serro la mascella, improvvisamente nervoso e con la rabbia pronta a salire in superficie.

"Non lo so" mormora lei, incrociando le braccia al petto "Ma so che Katherine è forte, e si riprenderà presto"

Annuisco.

Il pericolo nei nostri occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora