Shelter [Harry Styles]

Capitolo 63

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Canzoni per il capitolo :

Four Five Seconds - Rihanna ft. Kanye West & Paul McCartney.

A drop in the ocean - Ron Pope.

Yellow - Coldplay.

World of chances - Demi Lovato.

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Viaggiare insieme ad Harry è stato anche meglio di come mi aspettavo sarebbe stato.

Abbiamo trascorso le due ore con lui che continuava a parlarmi di ciò che suo padre gli ha scritto, mentre intrecciava le sue dita alle mie, e con me che mi poggiavo sulla sua spalla, inalando il suo profumo.

Quando arriviamo in aeroporto, lascio le mie cose ai miei genitori, e seguo Harry sulla sua moto.

Quando avvolgo le braccia intorno al suo corpo, lui posa le sue mani sulle mie e si volta lievemente, ma abbastanza da riuscire ad intravedere il dolce sorriso che si forma sulle sue labbra.

Essere in questo modo con Harry è una situazione a cui non ero abituata, essergli così vicino, ed essere sicura di quello che prova per me. E' una delle sensazioni migliori che abbia mai provato.

E' come se mi sentissi libera, felice. Felice con Harry.

«A cosa pensi?» Adesso siamo entrambi sul suo letto. Io ho la testa poggiata sul suo petto, mentre lui poggia la schiena alla testata e con una mano mi accarezza i capelli.

«A noi.» Rispondo, senza neanche pensarci.

«Ti sei .. uhm, ti sei pentita?» Domanda, la voce colma di preoccupazione.

Velocemente mi sollevo, sedendomi accanto a lui. «Cosa? No, non intendevo quello.»

Il cipiglio che prima era presente sul volto adesso scompare, mentre il sollievo delle mie parole lo investe.

«Sono semplicemente felice di essere qui, con te.» Porto una mano sul suo volto, tracciandone la mascella con le dita.

«Anch'io.» Dice, prima di premere le sue labbra sulle mie. Il calore della sua bocca è sempre così familiare, e il modo in cui le sue labbra si muovono contro le mie, mi fa volere sempre di più, adesso che ho scoperto cosa significa averlo.

Ma lui si stacca troppo presto, lasciandomi insoddisfatta. Mi lamento silenziosamente quando lo fa, scatenando la sua risata.

«Tranquilla, piccola» , afferma, piantando un altro piccolo bacio sulle mie labbra. «Avrai ciò che ti spetta.» Promette, facendomi arrossire. Un sorrisetto malizioso increspa le sue labbra.

Lui ride ancora, e io lo colpisco sul braccio.

«Vieni.» Dice quando ha finito, e dopo essersi alzato mi tende la sua mano, che afferro.

Lo seguo fino a quando si ferma, davanti la sua scrivania. Mi rivolge una leggera occhiata, e poi apre uno dei cassetti, estraendone un piccola busta di carta per lettere. Soltanto in quel momento, capisco che si tratta della lettera di suo padre.

La trattiene tra le sue mani, e il modo in cui le sue dita premono sulla carta, quasi mi spaventa. Posso soltanto immaginare come deve essersi sentito quando si è reso conto che si trattava di suo padre.

Il suo sguardo è basso, rivolto verso quella piccola busta bianca.

«Harry.» Richiamo la sua attenzione, e lui solleva la testa, incrociando il mio sguardo.