Capitolo 45

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Canzoni per il capitolo :

Oblivion - Indians.

Chains - Nick Jonas.

Sento una leggera pressione sul mio corpo, all'altezza della vita, e ciò mi porta a svegliarmi definitivamente.

Quando la mia vista si equilibria, osservo il modo in cui il braccio di Harry è posato sul mio corpo.

Circonda completamente la mia vita, e i riccioli dei suoi capelli mi solleticano lievemente la spalla. Volto lo sguardo nella sua direzione, e mi accorgo che sta ancora dormendo.

Non so che ore siano, ma posso dedurre che sia tarda mattinata, dato il fascio di luce che penetra la finestra della stanza di Harry.

Tento di spostare il suo braccio dal mio corpo più volte, lentamente e cercando di non destarlo dal sonno, ma sembra impossibile.

Provo a prendergli il polso, ma ciò che ottengo è soltanto un leggero grugnito da parte sua.

Ad un tratto però, il suo braccio si sposta, ora avvolgendo completamente il mio corpo, a cui si stringe.

Arresa, mi volto verso di lui, piegando le mie braccia sotto la mia testa.

I suoi capelli ricoprono disordinatamente il cuscino su cui è poggiato, e le sue lunghe ciglia scure accarezzano i suoi zigomi definiti. Ha le labbra leggermente dischiuse, e riesco a percepire il suo respiro, come unico suono che riempie la camera.

La sua espressione è rilassata, e involontariamente sto ancora una volta tracciando il contorno di alcuni dei suoi tatuaggi presenti sul suo corpo.

Avevo programmato di andarmene senza aspettare che si svegliasse, così da non dover sostenere una possibile conversazione con lui dopo gli accaduti della scorsa notte.

E quando lo sento sospirare rumorosamente e lo osservo strizzare lievemente gli occhi, ritraggo subito la mia mano dal suo torace, lasciando ormai che si svegli del tutto.

Prima di aprire completamente i suoi occhi porta entrambi i palmi delle mani a coprirgli il volto, liberandomi così anche dalla sua calda stretta.

«Che cazzo di mal di testa.» Mormora, con la voce ancora impastata dal sonno.

Decido di sollevarmi, per poter scendere dal letto e andarmene, dato che Harry non sembra essersi accorto neanche della mia presenza.

«Rain.» Dice, nel momento in cui sono seduta sul bordo del letto, dandogli le spalle.

«Non volevo svegliarti.» Sibilo, recuperando le mie scarpe ai piedi del letto, e indossandole «Me ne stavo andando.»

«Aspetta.» Lo sento dire, e mi volto controvoglia nella sua direzione, incontrando i suoi occhi.

Cerca di sollevarsi, ma fallisce miseramente, accorgendosi della pesantezza e della debolezza del suo corpo, così resta poggiato soltanto sui gomiti, portandosi una mano alla tempia.

«Cosa c'è?» Gli domando, non appena sembra essersi stabilizzato.

«Ho bisogno di sapere una cosa.» Afferma, e riesco a sentire il battito del mio cuore, che velocemente sta colpendo il mio petto.

«Questa notte..» Inizia, ma si blocca subito, non trovando le parole.

«Si, insomma..noi..» Quando finalmente intuisco a cosa si riferisce percepisco il calore delle mie guance, e mi affretto a negare i suoi sospetti.

«Cosa? No.»

E non appena le parole lasciano le mie labbra, un sospiro esce dalle sue, portandolo a lasciarsi nuovamente cadere sul materasso, come se fosse sollevato che non sia successo nulla.

Shelter [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora