Fly with me - Jonas Brothers.
Charlie continua a baciarmi dolcemente, mentre mi ripete dolci parole, come ogni volta. Le sue labbra sono morbide, il suo tocco leggero.
Si allontana dal mio volto, e mi guarda con quei suoi grandi occhi così azzurri, più dell'oceano. Lo guardo, cercando di perdermi in quel celeste così intenso, credendo che potrebbe davvero essere la persona di cui ho bisogno al mio fianco.
Continuo a guardarlo, mentre lui fa lo stesso.
Ma, d'un tratto, i suoi occhi si incupiscono, cambiando radicalmente colore, così come la sua espressione.
Non è più il Charlie dolce, ma un'altra persona a me sconosciuta. Non è più chi credevo fosse, uno dei possibili eroi dei miei romanzi, e ne sono spaventata, terrorizzata.
Si avventa su di me, racchiudendo le mie labbra tra le sue, spingendosi a volere sempre di più, mentre le sue mani vagano sul mio corpo. Mi distende sul grande letto bianco, e si posiziona sopra di me.
Sono in trappola.
Lacrime percorrono il mio viso, mentre supplico il ragazzo che mi tiene incatenata di lasciarmi andare, ma è come se stessi urlando, e nessuno mi sentisse.
I muscoli della mia gola continuano a contrarsi, producendo singhiozzi e suoni strozzati, ma non c'è nessuno qui che possa aiutarmi. Tutto si è dissolto intorno a noi, che ora siamo avvolti dal buio, dalle tenebre.
Ma c'è una cosa, un suono, una voce, che riaccende un piccolo briciolo di speranza dentro di me.
Quella voce continua a chiamarmi, ma io non vedo nessuno. Adesso sono sola, mentre il mio corpo è ricoperto da macchie.
Continuo a piangere, urlando il nome di colui che vuole riportarmi in superficie, permettendomi di uscire da quest'incubo, ma è troppo lontano, e io sono troppo debole.
«Claire, svegliati» continua a dire, con la sua voce roca.
«Claire!» adesso sta urlando.
Voglio soltanto andare da lui, voglio soltanto perdermi nell'azzurro cristallino dei suoi occhi, e rifugiarmi tra le sue braccia.
Qualcuno continua a scuotere il mio corpo, mentre continua a ripetere il mio nome e dirmi di svegliarmi.
I miei occhi si aprono con riluttanza, incontrando subito il verde di quelli di Harry, seduto accanto a me, una mano ad accarezzarmi la guancia. Il mio volto è bagnato dalle lacrime, e il mio corpo è madido di sudore.
Guardo il ragazzo di fronte a me, che mi osserva. E io mi tendo a sedere, gettandogli le braccia al collo.
È tutto ciò di cui ho bisogno, ho bisogno che Harry mi faccia dimenticare.
Sembra scosso e colto alla sprovvista dal mio gesto, ma ricambia immediatamente, avvolgendo le sue braccia intono al mio corpo, attirandomi a sè.
Poggio la testa sul suo petto, insieme alla mia mano sinistra. La destra è ancora avvinghiata al suo collo, mentre lui ha una mano poggiata sulla mia schiena e l'altra tra i miei capelli.
«Hai avuto un incubo?» Mi domanda, la voce roca attraversata dalla stanchezza. Guardo fuori la finestra, attraverso le tende scure. È ancora buio fuori.
Mi allontano dal suo corpo, portando i miei occhi nei suoi e annuisco.
Harry sospira. «Saresti più tranquilla se dormissi con te?» Ha i capelli leggermente arruffati, e disordinate ciocche scure gli ricadono sulla fronte.
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Shelter [Harry Styles]
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