All at once - The Fray.
Come avevo previsto e come già sapevo, io e Is non abbiamo esattamente la stessa concezione del tempo. Il ritardo è qualcosa che caratterizza anche lei, ma è come se a lei non interessasse.
E' una di quelle persone che non teme il giudizio degli altri, perché è talmente sicura di se stessa, da riuscire a non preoccuparsene.
Nel momento in cui entro nella sua auto, le sue braccia mi circondano il corpo. Ricambio l'abbraccio, e le chiedo di Will.
«Ci vedremo direttamente a scuola.» Dichiara, con un ampio sorriso che mostra la sua perfetta dentatura.
Fortunatamente, non siamo così in ritardo come credevo. Oppure non siamo le uniche ad esserlo.
L'imponente struttura si innalza sul territorio di Londra, circondandosi di un immenso cortile completamente riempito da studenti raggruppati, che si ritrovano al termine delle vacanze, davanti ad un nuovo inizio.
«Merda, ho dimenticato una cosa in macchina.» Afferma Is accanto a me. «Vado a prenderla.»
«Vengo con te.» Propongo, ma il suono della campanella che segna l'inizio delle lezioni blocca entrambe.
«Vado da sola." Dice. «Tu vai in classe e prendi posto anche per me. Io ti raggiungo.»
Annuisco e ci dividiamo, anche se muovermi mi risulta quasi difficile data la folla di persone accalcate che mi circonda. Quando riesco a varcare la soglia dell'ingresso, percorro l'ampio e lungo corridoio, fino ad arrivare alle scale che portano al primo piano.
Recupero ciò di cui potrei aver bisogno dall'armadietto, e nel momento in cui sto per richiuderlo, il mio nome scivola via dalle sue labbra.
Chiudo definitivamente l'armadietto e mi volto, dandogli le spalle.
«Ciao anche a te, Claire.» Ripete, e sono sicura che sul suo volto ci sia quel sorriso malizioso che gli permette di usare chiunque voglia, in qualsiasi momento.
«Sono in ritardo, Harry.» Sospiro, continuando a non guardarlo e a camminare.
Harry Styles, capitano della squadra di football, occhi glaciali e sguardo magnetico. Tipico ragazzo che tutte vorrebbero, ma che tutti - e non sto parlando soltanto del genere femminile - dovrebbero evitare.
E' incredibile e assolutamente surreale il modo in cui le ragazze lo guardano, e ciò di cui sono capaci per attirare la sua attenzione. Ma lui sembra non rendersene conto, oppure è solamente semplicemente egocentrico e troppo concentrato su se stesso per farlo.
«Dove stai andando?» Domanda, affiancandomi.
Sento il suo sguardo su di me, come se stesse quasi tentando di oltrepassarmi.
Ma Harry è anche altro. Il destino ha voluto che potesse tranquillamente vedermi mentre mi cambio dalla sua finestra - esattamente, e casualmente - di fronte alla mia.
«In classe.» Solitamente ci evitiamo, e mi sta bene. Per un pò non è stato così, ma anche questo va bene. E' evidente che io non voglia avere niente a che fare con lui, come lui non vuole farlo con me.
«Peccato che si trovi esattamente dall'altra parte, piccola Rain.» Sussurra contro il mio orecchio, il suo caldo respiro soffia sulla mia pelle, che reagisce immediatamente.
Quando mi volto, incrocio il suo sguardo, anche se lo distolgo subito.
Sospiro rumorosamente e scuoto la testa, allontanandomi da lui, e dalla sua risata che riecheggia tra le pareti del corridoio.
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Shelter [Harry Styles]
FanfictionDISPONIBILE IN TUTTE LE LIBRERIE E GLI STORE ONLINE DAL 28 OTTOBRE 2021! Come se fossero fuoco e pioggia, faccia a faccia ma senza riuscire a guardarsi davvero, come Venere e Marte, come stelle diverse. Così diversi da scontrarsi, eppure così neces...