Capitolo 47

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Canzoni per il capitolo :

Stuttering - Fefe Dobson.

Give me love - Ed Sheeran.

Mi sporgo sul davanzale della finestra, e non riesco a crede che sia davvero qui.

Harry è realmente sotto la finestra della mia camera, a lanciare sassolini contro di essa, mentre la pioggia continua a cadere su di lui.

E' praticamente pazzo, è l'unica spiegazione che riesco a dargli.

«Harry, cosa stai facendo?» Gli domando, pensando che magari sia ubriaco o qualcosa del genere.

«Dovevo vederti, e tu non rispondevi ai miei messaggi.» Sostiene, piegando la sua testa verso l'alto, così da potermi guardare.

«Harry, è tardi, e sta diluviando. Torna a casa.» Tento di convincerlo ad andarsene, ma sembra irremovibile.

«Ho bisogno di parlarti.» Afferma, proprio come mi aveva scritto nel messaggio.

«Non credo ci sia nulla da dire.»

«Ti prego.» E riesce a bloccarmi, con le sue parole. Due semplici parole, che risultano quasi come una supplica, quando scivolano fuori dalle sue labbra.

Sospiro e richiudo la finestra, prendendo una felpa e scendendo al piano di sotto. Sono sicura che non se ne sarebbe mai andato se non avessi acconsentito.

Devo riuscire a muovermi senza che i miei genitori o Elliot mi sentano. Cerco di non fare rumore mentre apro la porta d'ingresso, che socchiudo dietro le mie spalle. Resto sotto il porticato, per non bagnarmi.

«Perchè sei qui, Harry?» Gli chiedo, stringendomi nella felpa che indosso.

Harry è completamente bagnato, dai vestiti ai capelli, che gli ricadono sulla fronte in modo disordinato. Eppure, anche nelle condizioni in cui si trova, non posso fare a meno di notare quanto riesca ad essere meraviglioso.

«Perchè non mi hai risposto, Claire?» Ed ecco che ricomincia. Ricomincia con il suo solito modo di fare, di sconvolgere il piano di una conversazione, portandola ovunque lui creda, soggiogandoti. Ma questa volta non posso permettergli di farlo ancora. Non posso farlo.

«Non avevo niente da dirti, Harry.»

«Io credo di sì, invece.»

Non può semplicemente pretendere di venire nel bel mezzo della notte sotto la finestra della mia camera e credere che abbia qualcosa da dirgli.

Fino ad ora non abbiamo fatto altro che prenderci in giro, perchè per quanto io abbia voluto illudermi, cercando di auto convincermi che Harry non avrebbe mai provato nulla per me, ho continuato ad assecondarlo, ogni volta che mi prendeva tra le sue braccia, e ogni volta che faceva scontrare le sue labbra con le mie.

«Tu credi, Harry? Soltanto perchè adesso hai miracolosamente ricordato ogni maledetta cosa, vuoi continuare a rinfacciarmi ancora una volta la verità?»

«E quale credi sia la verità, Claire?» Mi chiede, e sono quasi tentata di sorridere amaramente, per quanto ancora riesca ad essere insensibile su tutta questa situazione, come se realmente non capisse ciò che intendo.

«Che non proverai mai qualcosa per me.»

«Pensi che sia venuto qui per questo?» Mi domanda poi, e questa volta non riesco a trattenere una risata isterica, ma quando riporto lo sguardo su di lui, noto la serietà nella sua espressione.

«Io .. non so più cosa pensare, Harry.»

Mi ha chiaramente detto che ogni volta che mi ha baciata, o qualsiasi contatto fisico abbiamo avuto, per lui è stato inutile, insignificante, perchè infondo Harry è così. Ho imparato a conoscerlo, e nonostante ciò, nonostante io abbia capito che per lui i valori che io ho acquisito in un'intera vita per lui non avranno mai la stessa valenza che hanno per me, continuo a provare qualcosa per lui, che mi ha reso schiava del mio stesso amore per lui.

Shelter [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora