Capitolo 5

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Burn - Ellie Goulding.

Il suono monotono e ripetitivo della sveglia interrompe le immagini che si stavano susseguendo nella mia mente.

Mi alzo velocemente e rifaccio il letto, prima di cambiarmi. Quando raggiungo mia madre in cucina, al mio posto ci sono già uova e pane tostato.

«Prendo soltanto questo, sono in ritardo.» Le dico, afferrando velocemente una fetta di pane tostato.

«Non vai con Isabelle?» Mi domanda, dopo aver lanciato un'occhiata all'orologio sulla parete.

«Non oggi.» La informo. «Mi ha mandato un messaggio prima.»

Se dovessi andare con lei, sarei relativamente in anticipo. Ha detto soltanto di aver avuto dei problemi e che sarebbe venuta a scuola con Will, e che ci saremmo quindi viste direttamente lì.

Mi affretto a recuperare ciò di cui ho bisogno ed esco, aumentando il passo per arrivare in tempo alla fermata del bus della scuola.

Nel momento in cui mi passa di fianco inizio a correre, arrivando un attimo prima che le porte si chiudano. Le prime file sono occupate, e mentre percorro il breve corridoio per prendere posto perdo l'equilibrio, cadendo su qualcuno.

Alcune risate sottili si sentono in sottofondo, e io mi affretto a scusarmi, con chiunque sia la persona sotto di me.

«Mi dispiace, io..» Mi blocco, quando mi rendo conto di chi si tratta. Ovviamente. Tento di divincolarmi e di recuperare il mio equilibrio velocemente, allontanandomi da lui.

«Tu, cosa?» Dice, ed io scuoto la testa e distolgo lo sguardo dal suo.

«Rain, ti conviene sederti se non vuoi farlo di nuovo.» Sostiene qualcuno, e mi volto per cercare un posto libero, ma proprio questa mattina sembra che non ce ne siano.

«Allora, che fai?» Continua Harry esortandomi a prendere posto vicino a lui.

Senza dire nulla, limitandomi solamente a sospirare mi siedo.

«Sospiri troppo.» Osserva, ma io continuo a guardare davanti a me, facendolo ancora.

«Fai sempre così la mattina?» Chiede retoricamente, ma un velo di disprezzo contorna la sua voce.

«Harry, ti prego.» Non sono il tipo che supplica, specialmente se si tratta di qualcuno come lui, ma non mi lascia alternativa.

Sorprendentemente, si volta e sembra voler davvero lasciar perdere.

Veniamo fermati all'ingresso della scuola, poco prima del cortile. Mi affretto e mi alzo prima di Harry, scendendo dal bus e non guardandomi indietro.

Le domande del primo test di chimica che ho davanti risollevano il mio umore, quando mi rendo conto di conoscere la maggior parte delle risposte. Si tratta semplicemente di un test per valutare le conoscenze, e magari non influirà neanche sulla valutazione semestrale, ma mi impegno comunque nel completarlo.

Quando esco dall'aula, mi accorgo di Is.

«Ehi.» Mi saluta, venendomi incontro.

«Ciao, Is.»Ricambio, sorridendole.

«Scusami per questa mattina, ma ho avuto problemi con la macchina.»

«Tranquilla.» La rassicuro, questa volta omettendo volutamente l'incontro con Harry.

Percorriamo insieme i corridoi, e insieme raggiungiamo la classe. Qualche minuto dopo, la Heiden entra, richiamando la nostra attenzione fin da subito.

«La lezione di oggi verterà su un compito che vi verrà assegnato, e che dovrete svolgere durante questo primo semestre. La valutazione influenzerà del quaranta percento quella finale.» Inizia, e Is di fianco a me si lamenta. «Ma è soltanto il secondo giorno.» Sussurra piagnucolando, facendomi ridacchiare.

«Si tratta di una collaborazione con il club teatrale, presieduto dal professor Biew.» Continua la Heiden. «Per questo, lavorerete in coppia, e il tema principale riguarda un'opera di Shakespeare, a cui verrete assegnati a gruppi. Le coppie saranno miste, ognuna formata da un ragazzo e da una ragazza, e a decidere la vostra sorte sarà un sorteggio, che avverrà adesso.»

Io e Is ci guardiamo, e entrambe sospiriamo, quando ci rendiamo conto che non potremo mai essere in coppia insieme. Provo a suddividere la classe per poter avere anche solo una possibilità a cui aggrapparmi, ma siamo in parità.

«I vostri nomi sono già tutti qui dentro.» Dice, indicando un recipiente trasparente poggiato sulla cattedra.

«Iniziamo.» Conclude entusiasta, mentre io spero soltanto di essere più fortunata di quanto lo sia normalmente.

Dopo la formazione delle prime cinque coppie, viene sorteggiata Is. Le lancio un'occhiata e vedo che è piuttosto tranquilla, come sempre. Lei non avrebbe nessun problema, qualunque sarà il nome che affiancherà il suo. Farà coppia con Brandon, un ragazzo della squadra di lacrosse.

Mi guardo intorno per rendermi conto delle persone che sono rimaste : ci sono ancora Ben, Dean, Andrew e .. Harry. Non riesco a soffermarmi molto su di loro perché la Heiden chiama il mio nome, e io spero di essere in coppia con Ben. Di quelli che sono rimasti è il ragazzo che conosco meglio, dato che è nella squadra maschile di nuoto.

Immerge la sua mano nel recipiente trasparente, spostando le dita tra i pochi nomi rimasti. Quando ne estrae uno, sembra che la lentezza con cui apre quel piccolo pezzo di carta possa quasi sopraffarmi.

«Styles.» Dice alla fine, e io ho davvero bisogno che lo ripeta per poterci credere.

«Non possiamo lavorare insieme.» Afferma Harry, e io mi volto nella sua direzione, incrociando il suo sguardo.

«E perché?» Esige di sapere la Heiden, incrociando le braccia al petto.

«Noi non ..»Inizio io, e la sua attenzione si sposta su di me - insieme a quella di tutti gli altri. «Non abbiamo un buon rapporto.»

«Allora questo potrebbe diventare il modo per renderlo migliore.» Afferma la Heiden, sorridendo.

Scuoto lievemente la testa, incapace di rendermi conto della situazione. Harry tenta di intervenire, ma lei lo blocca. «Niente obiezioni.»

Riporto nuovamente il mio sguardo su Harry, e la sua espressione è indecifrabile. La mascella è tesa, gli occhi rivolti verso il basso.

Entrambi siamo a conoscenza che non funzionerà mai, nonostante tutti gli altri non riescano a capirlo, credendo che si tratti di un compito scolastico.

Al termine della lezione, prima che riesca ad uscire dall'aula la Heiden mi ferma. Is mi lascia sola, facendomi segno che sarà fuori ad aspettarmi.

«Claire, sei una delle mie migliori studentesse. Non mi aspettavo una reazione del genere da te.» Dice, ed io abbasso lo sguardo. Ha ragione. Non avrei dovuto reagire in quel modo.

«Mi dispiace.»

«Non posso cambiare le coppie, sarebbe scorretto. Qualsiasi cosa sia successa tra te e Harry, deve restarne fuori.» Osserva, ed io annuisco.

La ringrazio e lei mi sorride, prima di lasciare l'aula.

Shelter [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora