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Canzoni per il capitolo :
Every rose has its thorn - Miley Cyrus.
No one - Alicia Keys.
Little white lies - One Direction.
Le mie dita continuano a muoversi sullo schermo del cellulare tra le mie mani, che, tremanti, compongono il numero di Harry, ma senza speranza.
Le lacrime sono ormai secche sul mio volto, e non riesco a credere a ciò che sia appena successo.
Il suono della sua voce attraverso la segreteria è l'unico segno che mi rimane di lui, mentre non so cosa pensare. Non riesco a pensare. A niente.
Harry mi ha chiamata. Mi ha chiamata davvero, e soltanto il suono della sua voce che formulava il mio nome, ha permesso alla mia anima e al mio corpo di riaccendersi, come quando di solito è il suo solo e semplice tocco a farlo.
Eppure, nella sua voce ho colto qualcosa. È come se avessi questra così strana sensazione che sia successo qualcosa, che gli sia accaduto qualcosa, che probabilmente, è il motivo principale che lo ha spinto a chiamarmi.
Ma cosa può essergli successo?
Ma forse, la mia mente sta soltanto divangando, lasciando troppo spazio alla mia immaginazione. E' la vigilia di Natale, e magari voleva soltanto sentire la mia voce, esattamente come lo volevo io; perchè magari io manco a lui, come lui manca a me.
Probabilmente non sono l'unica a pensarlo costantemente, a chiedermi cosa stia facendo, cosa stia pensando, se pensi a me.
Tuttavia, non riesco a spiegarmi il modo in cui ha chiuso bruscamente e velocemente la chiamata, senza lasciare a nessuno dei due la possibilità di dire altro.
Mi sono spostata in una delle camere della casa di mia nonna, e adesso sono seduta sul letto, con la testa tra le mani, le dita tra le ciocche dei capelli, che ricadono sulle mie spalle.
Improvvisamente, sento il cigolio della porta della stanza, e alzo lo sguardo, per vedere chi sia. Potrebbe essere chiunque, data la mia scenata. Posso soltanto immaginare quanto sia sembrata completamente pazza agli occhi delle persone che non vedevo da anni. Sono praticamente scappata da tavola senza dire una parola, gli occhi soltanto sul cellulare, la mente che vagava e sperava che potesse trattarsi soltanto di quella persona.
«Ehi.» E' Dylan, e il suo sguardo è preoccupato, esattamente come quando è venuto a chiedermi se fosse tutto okay.
Gli forzo un sorriso e distolgo lo sguardo da lui, che si avvicina lentamente a me. Mi sposto leggermente per fargli posto accanto a me sul letto.
«Diciamo che è stata una bell'accoglienza, quella di oggi.»
«Mi dispiace, non avrei dovuto lasciare tutto così.» Sposto le mani sul mio volto, ricoprendolo con esse.
«Sto scherzando, forse.» Afferma, portandomi a guardarlo e a sospirare rumorosamente.
«Dai, piccola Claire.» Mi incita, poggiando una mano sulla parte superiore della mia gamba. «Mi dirai cosa ti sta succedendo?»
«E' così ..» Inizio, non trovando le parole. Probabilmente parlare con qualcuno della situazione tra me ed Harry non sarebbe male, specialmente se non si tratta di Isabelle o di Liam. Magari parlarne con un 'altra persona, al di fuori del contesto, potrebbe servirmi davvero. Potrebbe servire a me stessa.
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Shelter [Harry Styles]
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