-ciao, volete sedervi con noi? Questo tavolo è abbastanza grande per tutti- disse la ragazza dai capelli viola sorridendo in direzione dei due nuovi arrivati senza minimamente accorgersi del palese disagio che stava provando Anne in quel momento.
-si, sarebbe davvero ottimo per noi- disse Xavier sedendosi affianco al ragazzo moro che inizialmente non aveva notato da lontano essendosi concentrato sui capelli appariscenti di una delle due ragazze.
-Anne tutto okay?- chiese proprio il moro alla castana che non aveva ancora tolto lo sguardo da John.
-tu che ci fai qui?- si decise a chiedere la castana con la voce che tremava e a quelle parole il moro e la viola si scambiarono uno sguardo confuso.
-mi hanno scelto per rappresentare la mia scuola- le disse John che era l'unico ancora in piedi, voleva capire se la sua ragazza lo voleva ancora li con lei oppure no.
-capisco- sussurrò la ragazza distogliendo finalmente lo sguardo dal castano senza aggiungere altro.
-posso sedermi?- chiese allora John vedendo che Anne non sembrava avere la minima intenzione di parlare.
-si testone- borbottò proprio Anne indicandogli lo spazio vuoto al suo fianco e John non se lo fece ripetere due volte con un sorriso stampato sul volto.
-quindi voi due vi conoscete- disse la viola socchiudendo gli occhi e osservando i due castani al suo fianco.
-si, lui è John il mio ragazzo- disse Anne facendo un leggero sorriso cosa che sorprese John stesso visto che pensava che la ragazza ce l'avesse ancora con lui per quello che era successo mesi prima visto che non si erano più parlati da allora.
-ah, avete litigato?- chiese ancora la ragazza -sai per come vi siete comportati prima...-
-si- rispose per Anne John -ma voglio chiarire il tutto se me lo permetti- aggiunse poi il ragazzo in direzione di Anne.
-si, dopo parliamo- sussurrò a sua volta Anne -lei comunque è Julie la mia compagna di stanza mentre il ragazzo laggiù è Nathan, ci siamo incontrati mentre cercavamo la mensa- fece le presentazioni la ragazza.
-io sono Xavier, sono in stanza con John- si presentò il rosso prendendo poi un altro morso del suo panino.
-frena un attimo! Ma siete della stessa scuola?- chiese Nathan curioso. Da quanto aveva capito solo un ragazzo per scuola poteva andare a fare quell'esperimento.
-no, due scuole diverse ma abbastanza vicine da poterci incontrare- rispose per Anne John tranquillamente. -da quale scuola venite a proposito?- chiese poi agli altri ragazzi li presenti.
-Jonnecal- rispose subito Julie con uno sbadiglio -si, so perfettamente che non avete mai sentito questo nome, la mia scuola non passa mai le selezioni-
-cavolo- sussurrò John, era vero che nemmeno la sua scuola che quella di Anne avevano mai superato le semifinali ma non si erano mai piazzati ultimi.
-io la Umanar, l'anno scorso siamo arrivati ultimi in finale- disse Xavier sospirando -non credo che la mia scuola vedrà più le finali visto che tutti quelli bravi erano all'ultimo anno-
-almeno tu ci sei arrivato in finale. Io e John perdiamo sempre alle semifinali- rise Anne.
-io vado alla Eldensi- disse quasi titubante Nathan per poi ritrovarsi gli occhi di tutti e quattro gli altri ragazzi addosso.
-siete arrivati secondi l'anno scorso- disse Julie davvero sorpresa di avere davanti uno della Eldensi.
-già, ma credo solo perché i terzi hanno fatto più errori di noi- sospirò il moro con un sorriso amaro. Anche se erano riusciti ad arrivare secondi la differenza con la Derkens era abissale.
-ragazzi un attimo di attenzione- una voce richiamò l'attenzione dei cinque ragazzi che si misero a guardare in direzione dei tre che erano appena arrivati e che riconobbero tutti immediatamente come Amelia Zontesin, Pabel Elones e Robert Formalan che non erano altro che i giudici delle loro competizioni.
-vi ringraziamo per aver accettato il nostro invito qui e aver preso parte a questo esperimento- disse Amelia con un sorriso sulle labbra guardando tutti i ragazzi presenti.
-avrete i migliori professori in circolazione per non farvi mancare ovviamente l'istruzione ma anche i migliori professionisti per quanto riguarda il ballo e il canto- aggiunse Pabel anche lui sorridendo felice di tutta quella situazione.
-ma c'è anche uno della Derkens? A loro non seve a niente questa cosa- disse un ragazzo castano ridacchiando insieme ad altri a quelle parole.
-si, abbiamo anche uno studente della Derkens e ti conviene signorino non fare certi commenti visto che potresti ritrovarti in brutti guai- disse Amelia guardando male il ragazzo che aveva appena parlato -e poi dovrete essere grati al fatto che ci sia un ragazzo della Derkens qui visto che anche un solo ragazzo è migliore di tutti voi- concluse la donna che invece di far calmare le protesta come molto probabilmente voleva fare le fece aumentare ancora di più.
-Amelia per favore- sospirò Robert che solo pochi minuti prima aveva avuto una discussione proprio con il ragazzo della Derkens che aveva chiesto di potersene tornare a casa conscio che non sarebbe mai stato accettato.
-Amelia cosa Robert? Ho ragione. Su, Lucas, alzati e fa vedere a tutti che ho ragione- continuò la donna peggiorando ancora di più la situazione. -LUCAS- continuò la donna guardando fisso il ragazzo che stava cercando in ogni mordo di ignorare quel richiamo perché non aveva vogli di farsi nemici in quel modo, ma a quanto pareva ad Amelia Zontesin non fregava il suo pensiero. Allora si alzò guardando fisso vero i giudici non volendo osservare con i suoi occhi gli sguardi di odio che era sicuro tutta la mensa gli stesse lanciando.
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The Greatest show
RandomLa competizione di musical tra scuole va avanti da decenni ormai ma da un bel po' di anni la stessa scuola, la Derkens, vince con un divario enorme con le altre scuole. E' per questo motivo che i giudici della competizione decidono di creare una lor...