La prima cosa che Xavier fece una volta finito di provare una delle coreografie di quel giorno fu guardare intensamente lo schermo del suo telefono sperando che Derec gli avesse mandato un messaggio. Ma il biondo non si faceva sentire da una settimana buona, da quando probabilmente aveva parlato con Lucas, e la cosa faceva sentire davvero male il rosso. Okay essere arrabbiato con lui per il loro litigio e voler far passare un po0 di tempo senza sentirsi ma quello era troppo. Aveva un disperato bisogno di sentire la voce di Derec.
-stai bene?- gli chiese Julie vedendolo sedersi al suo fianco con lo sguardo ancora fisso sul telefono.
-si, più o meno- rispose Xavier spegnendo lo schermo del cellulare e mordendosi il labbro inferiore non sapendo davvero cosa fare con Derec. Il dubbio che il biondo lo avesse già sostituito con un altro si faceva strada dentro di lui giorno dopo giorno.
-in che senso più o meno? Cosa ti turba?- chiese ancora la ragazza guardandola indagatrice e spedando che il rosso le rispondesse, voleva essere di aiuto.
-il mio ragazzo- rivelò alla fine Xavier.
-cosa ha fatto quello stronzo adesso?- chiese Lucas avvicinandosi ai due asciugandosi il sudore con un piccolo asciugamano.
-è come scomparso da una settimana. Non mi ha più provato a chiamare e nemmeno mandato messaggi- borbottò il rosso mentre Julie si chiedeva come mai Lucas avesse chiamato stronzo il ragazzo di Xavier visto che come tutti teoricamente doveva aver sentito parlare di lui solo poche volte dal rosso.
-forse aspetta un tuo segno- gli fece notare Lucas -prova a chiamarlo o a mandargli un messaggio. Sono sicuro che quel coglione abbia capito che doveva darti solo un altro po' di tempo-
-e se non fosse così? Se avesse trovato un altro?- diede voce ai suoi dubbi Xavier mentre Julie era sempre più confusa.
-me lo avrebbe detto o comunque lo avrebbe detto ad Alfred che lo avrebbe detto a me- gli fece notare ancora una volta Lucas.
-non ci sto capendo niente ci rinuncio- borbottò Julie facendo girare verso di lei i due ragazzi che scoppiarono a ridere.
-Derec, il ragazzo di Xavier, è uno dei miei fratelli- rivelò allora Lucas -ora esci da qui e vallo a chiamare- continuò poi spingendo via Xavier che gli sorrise leggermente prima di fare quello che gli era stato detto mentre al centro della palestra Anne e Nathan stavano provando una delle loro coreografie.
Xavier sospirò ma non se lo fece ripetere due volte uscendo dalla palestra con il cuore che batteva a mille per l'agitazione. Cosa sarebbe successo una volata chiamato Derec?
Ancora torturandosi il labbro inferiore il ragazzo cercò il numero di Derec sul suo telefono e avviò la chiamata iniziando a camminare avanti e indietro per il corridoio sperando che Derec gli rispondesse. Ci vollero tre squilli prima di riuscire a sentire la voce di Derec dall'altro capo del telefono.
-pronto?- la voce era confusa segno che molto probabilmente il biondo aveva risposto senza guardare chi lo avesse chiamato.
-ciao Derec-
-Xav?- chiese sorpreso Derec alzando lo sguardo dal libro che stava studiando. -è successo qualcosa?- gli chiese preoccupato. Aveva chiesto a Lucas di tenerlo d'occhio ma il fratello non lo aveva avvertito di niente, in realtà non gli aveva mai nemmeno detto se Xavier fosse veramente li con lui.
-no, io...volevo sentirti. È una settimana che non mi tartassi di messaggi o chiamate e mi sono preoccupato- decise di dire la verità il rosso continuando a torturarsi il povero labbro.
-pensavo non volessi più sentirmi- gli disse Derec -per questo ho smesso di tartassarti anche se volevo chiarire-
-volevi?-
-be' si, e lo voglio ancora- Derec sospirò -vorrei parlarti di persona ma ho scoperto da tua madre che non sarai qui per un bel po' di tempo quindi possiamo farlo per telefono?- il biondo si alzò dalla scrivania camminando verso la cucina e aprendo il frigorifero per cercare qualcosa di fresco da bere per poter anche continuare a studiare con calma dopo quella telefonata, il te al limone parve l'opzione giusta.
-ti ho chiamato anche per questo- sussurrò il rosso guardandosi intorno per paura che qualcuno potesse passare in quel corridoio anche solo per sbaglio.
-mi dispiace, per averti urlato contro. So che ho sbagliato, i miei fratelli me lo hanno fatto notare, e sono realmente dispiaciuto- disse Derec dopo aver bevuto un sorso di te al limone. -e vorrei ritornare indietro solo per non farlo-
-capisco che dopo un anno tu voglia dire tutto ma io ero appena uscito da una lite con i miei proprio perché avevo tenuto loro nascosto che ero gay e non volevo avere una seconda lite-
-lo so Xav e mi dispiace. Ti prometto che aspetterò tutto il tempo che vuoi per parlarne con i tuoi genitori- continuò Derec che in realtà voleva solo e soltanto parlare faccia a faccia con Xavier e baciarlo.
-be' dovrai aspettare un bel po' di tempo per parlarne con i miei visto che voglio esserci io per presentargli il mio ragazzo- Xavier sorrise nonostante Derec non potesse vederlo. Era felice che tutto quello che si era immaginato non era vero, Derec voleva solo lui.
-quindi sono ancora il tuo ragazzo- rise Derec -ne sono felice. E devo dirti anche una cosa, se sei veramente a quel progetto con un ragazzo per ogni scuola li c'è anche mio fratello più piccolo che...-
-si Lucas- lo bloccò Xavier ridendo -lo conosco benissimo Derec visto che fa parte del gruppo di ragazzi con i quali ho legato di più- spiegò il rosso appoggiandosi al muro del corridoio.
-e quel bastardo di Lucas non mi ha detto niente? Giuro che lo striglio per bene più tardi- ringhiò Derec sentendosi davvero più leggero, aver chiarito con Xavier era tutto quello che gli serviva per stare meglio.
-lascia stare Lucas altrimenti come sai che non mi succede niente di male?- gli chiese Xavier ridacchiando -comunque stai tranquillo amo solo te-
-anch'io amo solo te carotina. Solo non so come farò a stare senza di te per un anno-
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The Greatest show
RandomLa competizione di musical tra scuole va avanti da decenni ormai ma da un bel po' di anni la stessa scuola, la Derkens, vince con un divario enorme con le altre scuole. E' per questo motivo che i giudici della competizione decidono di creare una lor...