Capitolo 8

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Derec sospirò mentre riponeva il suo cellulare nella tasca della sua felpa e prendeva la tracolla pronto ad uscire di casa per seguire le lezioni della mattina al college. Aveva nuovamente provato a chiamare Xavier senza successo. Dopo il loro litigio aveva deciso di cambiare programma e passare le vacanze a casa della sua famiglia invece di restare li a studiare perché voleva far calmare il rosso. E adesso era tronato li aveva deciso di provare a chiamarlo per chiarire tutto ma Xavier non gli rispondeva e si stava preoccupando. Certo, visto che avevano litigato per colpa sua se lo meritava ma non per così tanto tempo!

-oh Derec sei tornato- il biondo si girò finendo di chiudere la porta del suo appartamento a chiave e sorridendo alla donna dai capelli rosso fuoco che lo aveva chiamato. Anche lei stava uscendo di casa, precisamente quella difronte alla sua, ma per lavoro.

-salve signora Flamer, sono tornato ieri sul tardi- le rispose Derec continuando a sorridere.

-non ti abbiamo sentito rientrate! Com'è stato tornare a casa per un po'?- chiese la donna mentre entrambi scendevano le scale per uscire dal portone.

-bello ma stressante! Non riesco a studiare con tutta la mia famiglia intorno- rispose sinceramente Derec.

-ti capisco ma sono felice che alla fine tu abbia deciso di tronare dai tuoi. La mancanza di un figlio si sente molto quando è lontano, la sento io per Xavier e non lo vedo da solo un giorno- rise la signora Flamer mentre Derec la guardava confuso.

-in che senso mi scusi?-

-oh vero! Xav è stato preso per un progetto e quest'anno seguirà la scuola da un'altra parte. Ieri è partito ma sento tantissimo la sua mancanza, non so davvero come farò quando partirà per il college- continuò la donna mentre Derec si mordeva il labbro: tutte le serate di sesso con il suo ragazzo quell'anno andavano a farsi fottere visto che Xavier non era li e non lo aveva nemmeno avvisato!

-è un'ottima esperienza per capire com'è vivere in autonomia- disse alla signora Flamer con un sorriso finto sulle labbra, dentro voleva solo urlare, voleva il suo Xav.

-lo so, ma mi manca. Comunque non voglio trattenerti oltre Derec, buona giornata!-

-buona giornata anche a lei- disse Derec salutando la donna e incamminandosi dalla parte opposta di lei per andare a lezione.

Quando si era trasferito li per seguire le lezioni del college era stato grato alla famiglia Flamer che più volte lo aveva aiutato quando era stato in difficoltà visto che erano i suoi dirimpettai, innamorarsi del loro figlio era stato quasi naturale: lo vedeva ogni giorno e ogni volta era sempre più bello.

Stava con Xavier da un anno, nonostante vivesse li da quattro anni. I primi anni aveva semplicemente pensato che la cosa fosse a senso unico e che provenisse solo da lui ma poi aveva scoperto i sentimenti di Xavier quando il rosso si era ubriacato ad una festa dove gli alcolici non dovevano esserci. Aveva però rifiutato le avance di Xavier temendo che il rosso si fosse fatto avanti con lui solo perché era l'unico altro gay che conosceva ma con il tempo aveva scoperto che non era vero e che Xavier voleva realmente solo lui.

Poi c'era stato il litigio e adesso Xavier era lontano da lui.

Un'idea si fece strada nella mente di Derec e si fermò di colpo difronte il college e invece di entrare si mise a camminare nel giardinetto li affianco mentre aspettava che il gemello gli rispondesse al telefono, aveva bisogno del suo aiuto.

-che cazzo vuoi? Non hai lezione?- gli chiese Alfred quasi ringhiando dall'altro capo e con il fiatone, segno che come al solito era in ritardo per la lezione della mattina.

-il mio ragazzo non è qui- sputò fuori Derec sentendosi anche meglio dopo averlo detto, non riusciva davvero a tenersi dentro troppe cose.

-il bambino?-

-non è un bambino Al! Abbiamo solo sei anni di differenza!- protestò Derec alzando gli occhi al cielo.

-per me sarà sempre il bambino! Comunque se non è li dov'è?- chiese Alfred fermandosi conscio che il gemello non avrebbe chiuso quella chiamata in tempi brevi e che quindi avrebbe perso la prima lezione del giorno.

-credo allo stesso progetto di Lu- rispose sinceramente Derec -ma non ne sono sicuro perché come ti ho detto abbiamo litigato e lui continua a non rispondermi-

-chiedi a Lu di controllare se è li e di controllarlo se proprio sei così preoccupato- ringhiò Alfred non capendo il comportamento del gemello. Gli ci era voluta una settimana intera per fargli capire che aveva torto nella litigata con Xavier.

-non voglio controllarlo voglio solo sapere se sta bene! E poi lo sai che non posso chiedere a Luke! Non sa che sono gay!-

-ecco....- Alfred si maledisse mentalmente -..in realtà lo sa-

-che cazzo hai fatto Al?- ringhiò Derec, gli aveva chiesto di mantenere il segreto maledizione.

-mi è sfuggito di bocca okay? E comunque è gay anche lui quindi non devi farti complessi mentali- disse Alfred in parte felice che la cosa fosse venuta allo scoperto, non sapeva per quanto ancora sarebbe riuscito a mantenere il segreto.

-che?-

-mi hai capito. Ora chiama Luke e chiedi a lui se il tuo ragazzo è li così ti tranquillizzi e soprattutto dovresti chiarire con lui e lo sai-

-se solo mi rispondesse lo farei Al! Ora devo andare- e Derec chiuse la chiamata sospirando. Non riusciva a credere che Alfred avesse detto tutto a Lucas! E senza il suo permesso! Doveva venire a capo di tutta quella questione ovviamente ma la prima cosa che doveva assolutamente fare era chiamare Lucas e capire se Xavier fosse li con lui oppure no.

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