-non posso credere che queste cose siano verdi! Stonano con i miei capelli- ringhiò Julie guardando male la divisa di color verde che aveva tra le mani. Le avevano distribuite durante la cena e Julie non era di certo l'unica ad essersi lamentata di quel colore.
-tingiteli- le rispose ridacchiando Lucas -un bel rosso ci starebbe bene-
-no grazie, non voglio essere una tra tante. Cavolo Xav sarà l'unico che spiccherà tra tutti- continuò la ragazza facendo un broncio in direzione del rosso che le sorrise leggermente agitato, e non sapeva nemmeno lui per quale motivo.
-bello come sei passato dal: "dovete starmi lontani o tutti vi odieranno" al parlare con noi tranquillamente come se ci conoscessimo da una vita- gli fece notare Nathan a Lucas che alzò gli occhi al cielo.
-perché mi sento bene con voi, stranamente-
-siamo strani?- chiese Anne guardando curiosa il biondo che scosse la testa.
-siete normali ed è questo che mi piace di voi. Sono anche felice di essere finito in camera con te e non con qualcun altro che mi odia-
-siamo stati tutti molto fortunati a trovarci degli ottimi compagni di stanza e casualmente a trovarci fra noi- disse Xavier.
-casualmente? È tutto merito di Anne e John che si conoscono da una vita- fece notare Julie sorridendo alla sua compagna di stanza.
-si ma se Julie non avesse involontariamente versato il caffè sulla maglia di Nathan io che sono il suo compagno di stanza non vi avrei conosciuti in altro modo- concluse l'argomento Lucas -comunque mi chiedo come abbiano fatto ad avere le nostre taglie per le divise visto che io non ricordo di averle fornite a nessuno-
-sono dettagli dei quali preferirei non avere memoria- disse John guardando la sua divisa, aveva sempre avuto brutte esperienze con le divise visto che quelle della sua scuola avevano delle misure standard e lui toccavano sempre quelle troppo corte di maniche e gambe o troppo larghe per il suo fisico asciutto.
-ragazzi noi dobbiamo salutarvi qui- disse Julie una volta che i sei furono arrivati al porticato che portava all'ingresso dei due diversi dormitori. -ma se John ha voglia di fare un saluto a Anne la camera è la 34, secondo piano. Io troverò un'altra sistemazione- continuò la viola per poi trascinare la sua amica nel dormitorio femminile.
-mi sa che qualcuno questa notte farà baldorie- ridacchiò Xavier guardando John che era diventato tutto rosso mentre i tre ragazzi al suo fianco se la ridevano.
-state zitti- intimò poi a tutti e tre guardandoli male nonostante le sue guance andavano ancora a fuoco.
-ehi! Avessi io questa possibilità- gli disse Lucas scuotendo la testa, non si era immaginato che quel ragazzo che in apparenza alto e minaccioso potesse essere un peperone in certe situazioni.
-avevi detto di non essere fidanzato- disse curioso Xavier.
-ed è così ma se avessi qualcuno qui non ci penserei due volte a scopare, soprattutto quando la sua compagna di stanza ti da via libera- rispose Lucas con un'alzata di spalle. Certo se solo Nathan fosse stato gay come lui non ci sarebbero stati tanti problemi a scopare senza farsi vedere, ma già si era imposto di non fare certi pensieri sia perché non era sicuro dell'orientamento sessuale del suo compagno di stanza e sia perché non voleva complicare le cose tra loro.
-mi dispiacerebbe per Julie poi! Non voglio farla dormire chissà dove-
-falla venire nella nostra camera- gli disse tranquillamente Xavier con un'alzata di spalle proprio quando il suo cellulare prese a squillare. Il rosso parve confuso della cosa e prese l'apparecchio elettronico osservando attentamente il nome sullo schermo prima di sospirare e chiudere la chiamata.
-è chi penso che sia?- chiese John vedendo la faccia palesemente infastidita di Xavier per quella chiamata.
-ovviamente- ringhiò il rosso incazzato a morte con il suo ragazzo che non aveva fatto altro che mandargli messaggi per tutto il giorno, che lui aveva bellamente ignorato, e a chiamarlo.
-secondo me dovresti rispondergli, so che è nel torto ma così impazzirai- continuò il castano mentre Nathan e Lucas guardavano curiosi i due, soprattutto entrambi volevano capire che fosse a telefona insistentemente Xavier.
-no! Deve friggere al costo di mettere il telefono in modalità aerea per non parlargli- disse convinto Xavier proprio mentre il suo telefono riprendeva a squillare. -lo odio quando fa così- ringhiò il ragazzo che fece proprio quello che aveva detto: mise la modalità aerea al telefono in modo che Derec non potesse più rompere per il resto della serata. Certo, una volta in camera avrebbe dovuto chiamare i suoi per dire che andava tutto bene e di non preoccuparsi, ma non voleva assolutamente continuare ad avere il telefono che squillava.
-a proposito di gente fastidiosa- borbottò Nathan prendendo il suo telefono che aveva preso a suonare e notando il nome di suo fratello -devo rispondere o il coglione manda una squadra di ricerca per trovarmi- aggiunse poi scusandosi con gli altri te e salutandoli con la mano prima di iniziare a salire le scale e rispondere alla chiamata -cosa vuoi?-
-come va? Non mi hai fatto sapere niente e mi sono preoccupato!- disse Sesar dall'altro lato mentre portava al tavolo della pizzeria dove lavorava le ordinazioni di una famiglia.
-tu non sei a lavoro in questo momento?- gli chiese invece Nathan aprendo la porta della sua camera e buttandosi di corpo sul suo letto da una piazza e mezzo iniziando ad osservare il soffito.
-ovvio che sono a lavoro- disse Sesar alzando gli occhi al cielo ed uscendo sul retro del locale due secondi per accendersi una sigaretta e continuare a parlare con il fratello, infondo non c'era ancora tanta gente che stava cenando.
-comunque non ti preoccupare va tutto bene, l'unica cosa odiosa è che dobbiamo portare delle divise- gli rispose Nathan sperando in quel modo di togliersi velocemente davanti il fratello.
-e con chi sei in camera? Qualche bel ragazzo su cui fare un pensierino?- Nathan ricordò immediatamente gli addominali scolpiti di Lucas che aveva mangiato con gli occhi appena uscito dalla doccia e per un solo momento pensò di rispondere affermativamente al fratello ma poi decise che non era il caso di farlo agitare troppo.
-sono in camera con il ragazzo delle Derkens- gli disse invece provocando il silenzio più assoluto da parte di Sesar.
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The Greatest show
RandomLa competizione di musical tra scuole va avanti da decenni ormai ma da un bel po' di anni la stessa scuola, la Derkens, vince con un divario enorme con le altre scuole. E' per questo motivo che i giudici della competizione decidono di creare una lor...