Capitolo 5

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Lucas sospirò vedendo il nome di Alfred sullo schermo del suo telefono e decise di rispondere alla chiamata del fratello mentre con la valigia in mano camminava per i corridoi del dormitorio maschile in cerca della sua camera.

-Al- disse sospirando mentre saliva nuovamente le scale visto che la sua camera non era nemmeno al secondo piano.

-ehi! Come va?- gli disse Alfred dall'altro capo del telefono e sembrava anche contento.

-uno schifo! Ho scoperto che le camere sono doppie, per non parlare del fatto che quella stronza di Amelia mi ha elogiato davanti a tutta la scuola come se fossi un dio sceso in terra. Già mi odiavano tutti adesso è anche peggio- ringhiò Lucas per niente contento di tutta quella situazione che si era venuta a creare con i suoi nuovi compagni. Sperava solo di trovarsi in camera con qualcuno di decente e soprattutto non con quel castano antipatico che aveva parlato a mensa per tutti.

-non partire negativo o peggiorerai solamente le cose. Nessuno ti conosce veramente li e okay che la nomea della tua scuola ti precede ma non sono tutti stupidi, almeno spero- gli disse Alfred per tranquillizzarlo un po'. Aveva chiaramente sentito dal tono di voce del fratello che non stava per niente bene e Alfred sospettava anche che il ragazzo avesse già chiesto a uno dei tre giudici, se non addirittura al preside di quella scuola provvisoria, di farlo andare via e scegliere qualcun altro al suo posto.

-invece lo sembrano visto che tutti mi hanno guardato con odio e continuano a farlo- sussurrò Lucas incrociando momentaneamente lo sguardo con tre ragazzi che stavano scendendo le scale del dormitorio che lo guardarono davvero male.

-calmati adesso, la mia ragazza...-

-la tua ragazza? Tu non avevi una scopamica scusa?- lo interruppe Lucas confuso dalle parole del fratello -la moretta riccia che è venuta al ballo con te no? Mi hai fatto vedere la foto-

-quella foto l'hai vista solo perché i nostri genitori hanno scoperto del ballo e sono diventati insistenti- ringhiò Alfred guardando poi la suddetta ragazza che stava ascoltando la musica con le cuffiette mentre sistemava la sua valigia, cosa che non era riuscita a fare perché avevano fatto sesso, e che aveva addosso solo una sua maglietta scolorita. -e per la precisione si eravamo scopamici ma adesso ci siamo messi insieme-

-tu? Tu che ti sei messo con una ragazza stabilmente? Scusa un attimo sei lo stesso Alfred che al liceo faceva piangere orde di ragazzine perché le scopava e poi le mollava?-

-le cose cambiano Lucas- alzò gli occhi al cielo Alfred mentre guardava innamorato la sua bellissima ragazza. Nemmeno lui voleva credere a quello che sentiva all'inizio ma al cuore non poteva comandare -comunque ti stavo dicendo che Annir mi ha detto che anche suo fratello è li-

-eh?-

-si, hai sentito bene. Sono sicuro che lui non avrà pregiudizi per la tua scuola o robe del genere quindi almeno una persona decente c'è. Se vuoi mi faccio dire il nome così...-

-no Alfred. Preferisco trovarmeli da solo gli amici se proprio devo- lo bloccò Lucas -comunque sono felice che Annir sia la tua ragazza. Ah sono arrivato addio- e senza dare il tempo al fratello di salutarlo gli chiuse la chiamata in faccia e prese la chiave della sua camera, la numero 29, e aprì la porta che era chiaramente chiusa a chiave.

-permesso- disse quasi titubante entrando nella sua camera ma a quanto pareva c'era solo lui. In un primo momento immaginò che il suo compagno di stanza non fosse ancora arrivato ma dalla roba in giro nella parte destra della camera intuì che il ragazzo era arrivato ma non era presente in camera in quel momento.

Lucas si chiuse la porta alle spalle e trascinò la sua valigia sulla parte sinistra della camera anche se non ne era tanto contento visto che solitamente dormiva dalla parte destra.

Decise che avrebbe sistemato tutto dopo e si chiuse in bagno per farsi una meritata doccia visto che ne aveva davvero bisogno.

E ci stette molto sotto l'acqua calda della doccia. Aveva tanta tensione accumulata nei suoi muscoli e l'acqua calda lo aveva sempre aiutato a rilassarsi. Quando uscì dal bagno però si accorse immediatamente che c'era qualcosa di diverso nella camera quasi in penombra visto che la luce non era stata accesa e il sole era da poco calato. Accese la luce, anche perché altrimenti sarebbe andato a sbattere, e fu allora che incrociò lo sguardo ambra del ragazzo moro che era comodamente sdraiato sul letto di destra mentre leggeva qualcosa. Lo sguardo ambra del moro si spostò dal suo volto al suo corpo e fu allora che Lucas si ricordò di essere ancora nudo a parte per l'asciugamano intorno alla vita e allora prese velocemente una felpa, un pantalone e un paio di boxer per rinchiudersi nuovamente in bagno e vestirsi.

-quindi sei tu il mio compagno di stanza- gli disse il moro una volta che Lucas fu uscito dal bagno.

-si, ti da fastidio?- gli chiese Lucas che in quel momento aveva davvero poca voglia di litigare con quel ragazzo.

-no, sono solo sorpreso. Quando sono entrato in camera ho sentito il rumore della doccia ma non sapevo chi fosse, non avevo immaginato potessi essere tu tutto qui- disse semplicemente il moro alzandosi e lasciando il libretto del regolamento sul letto. -sono Nathan- si presentò poi porgendo la mano al ragazzo che aveva difronte e che ancora sorpreso gliela strinse.

-Lucas, ma credo tu lo sappia già dopo quello che è successo oggi a pranzo-

-si, lo sapevo. Comunque sto posto è pieno di regole- aggiunse il moro indicando il libretto che stava leggendo prima che Lucas uscisse dalla doccia -per non parlare del fatto che ci devono dare le divise-

-divise?- chiese confuso Lucas mentre guardava quello che gli stava indicando il bel moro che aveva difronte.

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