The Greatest show

Capitolo 2

-è una figata pazzesca! Perché non l'hanno fatto quando c'eravamo anche noi a scuola?- chiese Sesar guardando in direzione della sorella che annuì in parte d'accordo con quello che aveva appena detto il fratello.

-perché la Derkens non aveva vinto così tanto. Adesso siamo arrivati ad una cosa insopportabile e non capisco perché abbiano scelto proprio me- sussurrò Nathan guardando in direzione della lettera che gli era arrivata da pochi minuti come se volesse incendiarla.

-dovresti essere felice della cosa e non arrabbiato perché ti hanno scelto- gli fece notare Annir incrociando le braccia al petto -è un'occasione che capita una volta nella vita fratellino-

-vero ma io volevo vincere con la mia scuola! Quest'anno siamo arrivati secondi ma sono certo che possiamo farcela a batterli-

-provaci con questa nuova squadra- gli fece Sesar -sai che figata lavorare al fianco di altri ragazzi della tua età e che amano il canto come te?-

-tu non amavi il canto ma comunque partecipavi alla competizione- gli fece notare Nathan che si ricordava bene come il fratello si lamentasse delle continue prove che gli rubano tempo prezioso.

-perché dovevo visto che mi dava crediti extra, comunque tu non sei me e a te cantare e fare musical ti piace veramente quindi dovresti davvero dimostrare di essere felice di questa opportunità anche se non guiderai la tua scuola. Sono più che sicuro che non sarete lasciati da soli a decidere il tema, le coreografie e tuto il resto, vi metteranno degli esperti che faranno tutto per voi. Andando li migliorerai e potrai usare questo miglioramento per il tuo ultimo anno e portare la tua scuola al trionfo-

-perché sei bravo ad incoraggiare gli altri ma quando si tratta di te sei tutto: "ma non ci riuscirò mai", "smettetela di dire cavolate" e robe del genere?- chiese Annir al fratello maggiore davvero confusa ma pienamente d'accordo con le parole che aveva detto il moro riguardo a quell'esperienza per Nathan.

-basta che non debba parlare troppo con chiunque arriverà da Derkens- borbottò Nathan facendo cadere il discorso. Non aveva minimamente voglia di andare in una scuola nuova anche solo per un anno e il motivo per il quale lo faceva non era nemmeno tanto forte da renderlo felice nonostante lavorare a contatto con gente importate poteva essere davvero un'esperienza importante.

-andiamo quelli della Derkens non sono così male, odiarli solo perché hanno vinto tutte le ultime competizioni non è giusto!- cercò di dire Annir trovandosi poi due paia d'occhi sconvolti a guardarla.

-quelli della Derkens sono il male An-

-perché dici ciò Sesar? Li hai conosciuti di persona?- chiese la mora incrociando le braccia al petto e socchiudendo gli occhi arrabbiata da tutto quell'odio che veniva mostrato senza una ragione valida.

-no! E nemmeno tu-

-non è vero, ne conosco un bel po' che frequentano il mio stesso college- disse Annir guardando male Sesar per poi lanciare un'occhiataccia in direzione di Nathan per impedirgli di dire qualcosa contro di lei -e uno di loro è anche il mio ragazzo quindi provate entrambi nuovamente a insultare quelli della Derkens e ve ne faccio pentire-

-Annir non stavamo insultando nessuno, stavo solo dicendo che non vorrei averci molto a che fare. E poi da quando sei fidanzata tu?- chiese Nathan davvero sorpreso dalle parole della ragazza. Okay che mai la ragazza li aveva avvisati della sua situazione sentimentale ma quello era davvero qualcosa di strano.

-si infatti quando ti sei fidanzata tu?- rimarcò l'ultima frase del fratello Sesar guardando male la ragazza che alzò gli occhi al cielo.

-non sono affari vostri e non iniziate a fare i fratelli iperprotettivi con me- minacciò poi la riccia alzandosi dal letto di Nathan sul quale si era momentaneamente seduta.

-volevamo solamente capire quando la nostra sorellina aveva trovato un coso- le disse Sesar facendole la linguaccia per indispettirla ancora di più nonostante dentro di se avesse una voglia matta di tirare un pugno a quel ragazzo.

-si certo- disse ridacchiando Nathan per poi lanciare uno sguardo alla sorella che diceva tutto quello che Sesar in realtà stava pensando in quel momento.

-comunque cambiando argomento quand'è che devi partire? Da domani inizia l'anno scolastico- gli fece notare Annir e fu allora che Nathan lesse meglio il foglio sgranando gli occhi e maledicendo chiunque gli avesse spedito quella lettera così tardi.

-domani devo essere li quindi ora uscite dalla mia camera immediatamente che ho bisogno di fare la valigia- cacciò i due ragazzi dalla sua camera con forza prima di prendere la valigia quasi più grande di lui che si trovava sopra il suo armadio e iniziare a riempirla con cose a casaccio e soprattutto messe male. Non aveva minimamente il tempo per sistemare la valigia nel modo migliore.

-così rovinerai tutta la roba lo sai vero?- gli chiese Annir riaffacciandosi alla porta della camera del fratello che era affianco alla sua.

-non ho tempo per sistemarla decentemente e poi si tratta di un giorno di viaggio e poi metterò tutto nell'armadio appena arrivo nella mia camera- sbuffò Nathan che soddisfatto del suo lavoro approssimato chiuse la valigia. Non aveva altro da mettere infondo -e poi non avevo detto che vi volevo fuori dalla mia camera?- borbottò Nathan guardando male la sorella.

-ero qui per darti una mano- gli disse la riccia scuotendo la testa. -ma visto che sembra tu abbia finito, anche se io non sono convinta della cosa, me ne torno in camera per parlare con il mio ragazzo- e così dicendo Annir lasciò da solo il fratello tornandosene nella sua camera e vedendo bene di chiudere la porta a chiave, se Nathan in quel momento era più interessato al suo imminente viaggio che al suo ragazzo lo stesso non si poteva dire di Sesar che di sicuro avrebbe trovato qualunque scusa per poter infastidire lei e il suo ragazzo.

Non ci mise molto a comporre il numero che ormai aveva imparato a memoria e quando il ragazzo le rispose un bellissimo sorriso le si aprì sul volto anche al solo pensiero che tra meno di due settimane si sarebbero riviste per l'inizio delle lezioni.