Amici mai

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Amici mai

A Manuel non è mai importato molto dei gossip che circolano a scuola e delle chiacchiere dei suoi coetanei davanti alle macchinette del caffè.

Si è sempre interessato talmente poco ai fatti degli altri, che qualsiasi cosa sentisse dire nei corridoi sembrava entrargli da un orecchio e uscire dall'altro senza sostare nel suo cervello.

Non quella mattina, però.

È in coda alle macchinette per prendere il secondo caffè della giornata. Davanti a lui due ragazze di quinta - Chiara e Silvia, le conosce di vista perché sono amiche di Chicca - stanno chiacchierando.

Manuel non ci presta attenzione, fino a quando sente Silvia dire: "Ieri mi ha chiamato Luca."

"Luca? Quello con cui sei stata l'anno scorso?" chiede Chiara.

"Stata è un parolone. Siamo andati a letto una volta e poi lui mi ha scaricata. Comunque mi ha fatto un discorso strano, ha iniziato a dirmi che lui i veri amici li conta sulle dita di una mano e che io sono tra quelli."

Chiara si stringe nelle spalle. "Sarà come dice lui, ma io con gli amici non ci vado a letto. Non dico che non ti consideri un'amica, ma sicuramente c'è anche dell'altro, altrimenti a letto con te non ci sarebbe mai venuto."

Manuel ha la sensazione che qualcuno gli abbia gettato una secchiata d'acqua gelida addosso.

Ciò che Chiara ha appena detto a Silvia, lo riporta inevitabilmente a pensare a lui e Simone, a ciò che c'è stato tra loro non più di qualche settimana prima.

Simone che in quel momento non è con lui, Simone che è ancora in ospedale e si sta riprendendo dopo l'incidente.

Simone che lo ha perdonato dopo che Manuel gli ha chiesto scusa per le cose orribili che ha detto, ma che poi non ha più affrontato il discorso.

Simone, con cui Manuel è stato la sera del suo compleanno ma che continua a definire semplicemente il suo migliore amico.

"Se ci fosse qualcosa di più non mi avrebbe scaricata" mormora Silvia, mentre finalmente arriva il suo turno alla macchinetta del caffè.

Inserisce le monete nella fessura, seleziona tre tacche di zucchero e preme il bottone del caffè macchiato.

"Qualcosa deve esserci. Non dico che sia perdutamente innamorato di te, ma almeno fisicamente gli piaci. Altrimenti a letto con te non ci sarebbe venuto" dice ancora Chiara.

Un'altra secchiata d'acqua e Manuel ripensa di nuovo alla notte al cantiere con Simone.

Quello che è successo tra loro l'ha confuso, ovviamente, ma almeno con sé stesso è riuscito a trovare delle giustificazioni. Si è ripetuto che ciò che c'è stato tra loro è stato solo qualcosa di divertente, una di quelle cazzate che ogni tanto succedono alle feste. Si è detto più volte che è successo perché era ubriaco, arrabbiato, ferito, e Simone sembrava essere l'unica persona al mondo a volergli dare l'affetto di cui aveva bisogno.

Si è ripetuto che se al posto di Simone ci fosse stato qualcun altro a dirgli di volergli bene, a fargli capire che teneva a lui - chiunque altro - non sarebbe cambiato niente.

Ma ora, sentendo parlare Chiara e Silvia, inizia a pensare che tutte le cose che si è raccontato per settimane non siano altro che bugie.


***


Quel pomeriggio, come ogni giorno da quando Simone si è risvegliato dopo l'incidente, Manuel va in ospedale.

I was blind before I met youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora