I get drunk on jealousy

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I get drunk on jealousy


A Manuel piace vivere a villa Balestra. Non può negarlo.

All'inizio non era stato altro che il naturale corso delle cose, una sistemazione dettata dalla necessità più che altro. La relazione tra Dante e Anita andava a gonfie vele ed entrambi avevano ritenuto più pratico vivere nella stessa casa.

Manuel si era adattato subito a quella nuova sistemazione. In fondo, lui già passava più tempo in quella casa che a casa sua.

Ma ad un certo punto le cose erano cambiate e vivere a stretto contatto con Simone era diventato difficile.

Non che Manuel non volesse averlo intorno, anzi se fosse dipeso da lui lo avrebbe voluto sempre accanto a sé.

Ma è difficile stare sempre accanto a qualcuno per cui provi qualcosa e allo stesso tempo cercare di tenere nascosto ciò che provi.

Manuel ormai lo ha capito bene.

Dal momento in cui si è reso conto di ciò che prova per Simone, tutto è diventato più difficile.

Ogni volta che sono insieme deve cercare di non fissarlo troppo, di non arrossire se lui ricambia il suo sguardo, di non trovare qualche scusa per sfiorarlo. Sta diventando estenuante.

Ma non si era reso conto che oltre che estenuante potesse essere doloroso. Di quello se n'è accorto solo nelle ultime settimane, dopo che Simone ha fatto ufficialmente coming out.

Da quel momento ha avuto una fila di ragazzi pronti a chiedergli di uscire.

Manuel aveva guardato Simone gestire quella improvvisa popolarità da lontano, con la gelosia che lentamente si faceva spazio in lui e l'invidia per il coraggio che avevano quei ragazzi e che forse lui non avrebbe avuto mai.

Aveva osservato in silenzio, almeno fino a quel giorno.

Quel giorno la bolla di finta indifferenza che aveva costruito attorno a sé era esplosa, lasciandolo immobile in mezzo al corridoio a fissare Simone e Mimmo parlare in modo fin troppo amichevole.

Quell'immagine continua a tormentarlo per tutto il tragitto verso casa. Riesce solo a pensare a Mimmo che dice qualcosa, Simone che sorride imbarazzato, abbassa lo sguardo, arrossisce. E lui che fissa la scena da lontano, come se stesse guardando un film.

Ma quello non è un film. Quella è la sua vita che sta cadendo a pezzi.

Parcheggia la moto in cortile, senza nemmeno prendersi il disturbo di ritirarla in garage, ed entra in casa sbattendo la porta.

Anita esce dalla cucina velocemente, spaventata dal rumore della porta che sbatte. Rendendosi conto che il responsabile è solo suo figlio in preda a una crisi di nervi, dice con tono di rimprovero: "In questa casa non si sbattono le porte. Quante volte devo ricordartelo?"

Ma Manuel non risponde.

Sale velocemente le scale che portano alla sua stanza, grato di non dover affrontare nessuno. Dante è ancora a scuola, Simone ha gli allenamenti di rugby quel pomeriggio. E sua madre può tranquillamente ignorarla, come fa sempre.

Anita d'altra parte non è abituata a essere ignorata, quindi segue Manuel fino alla sua stanza, cerca di richiamare la sua attenzione ma non riceve nessuna risposta.

Spinge lentamente la porta rimasta socchiusa.

"Manuel?" lo chiama di nuovo.

Manuel non risponde rimane seduto sul bordo del suo letto, con lo sguardo rivolto verso il basso.

I was blind before I met youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora