Notti stellate e girasoli

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Notti stellate e girasoli

"Non capisco perché mi hai trascinato qua. Ti sembro uno a cui piacciono ste cose?" dice Manuel, mentre si avvicinano alla biglietteria.

Simone sbuffa prima di rispondere: "Fidati, questa ti piacerà."

L'idea di andare a quella mostra è stata di Simone, ovviamente. A Manuel non sarebbe mai passato per la testa di andare alla Van Gogh Alive, quella specie di mostra interattiva su Van Gogh. Non gli interessa Van Gogh, non gli interessano le mostre.

Ma Simone ha insistito e Manuel non è riuscito a dirgli di no. Come sempre, perché quando Simone lo fissa con quegli occhi Manuel cede senza nemmeno rendersene conto.

Quindi ora si trova davanti alla biglietteria, così spaesato da non accorgersi nemmeno che Simone ha già pagato per entrambi.

Quando Simone gli porge il suo biglietto, Manuel lo fissa perplesso. "Hai pagato anche per me?"

"È un problema?"

No, ovviamente non è un problema. Anzi, Manuel apprezza il gesto.

Solo che andare a una mostra con Simone, vederlo che paga per due... Sembra che tutto quel giorno abbia l'aspetto di un appuntamento e Manuel inizia a sentirsi un po' a disagio.

Non che gli dia fastidio l'idea di andare ad un appuntamento con Simone, tutt'altro. Ma le cose tra loro sono un po' complicate.

Non hanno parlato di ciò che è successo la sera del compleanno di Simone, hanno praticamente finto che quel momento tra loro non ci sia mai stato. E se inizialmente Manuel ne era felice perché non avrebbe saputo come gestire quella faccenda, ora inizia a sentirsi infastidito.

Vorrebbe parlarne, vorrebbe tirare fuori l'argomento, ma non sa come fare.

E il fatto di ritrovarsi coinvolto in ciò che ha tutta l'aria di essere un appuntamento con Simone, non fa che accrescere quella sensazione che ormai prova da settimane, quel fastidio allo stomaco che lo avverte che le cose tra loro non sono come dovrebbero essere.

Entrano in una sala piuttosto grande, con due divanetti al centro e circondata da pannelli su cui vengono proiettate le opere di Van Gogh e informazioni sulla sua vita.

Lo sguardo di Simone si illumina, come se stesse vedendo qualcosa di incredibilmente bello. Manuel, dal canto suo, non vede nulla di eccezionale se non quadri proiettati su una parete, ma inizia a pensare che se essere lì è il conto da pagare per vedere Simone così felice allora ne vale la pena.

La sala si riempie in fretta di gente. Ci sono famiglie, coppie, gruppi di studenti, un paio di persone che si godono la mostra in solitudine. Tutti rinchiusi nella stessa stanza ad ammirare le opere proiettate sulle pareti.

Manuel vede Simone allontanarsi leggermente da lui e gettare un'occhiata verso la sala successiva. Aggrotta la fronte domandandosi che cosa stia facendo, e Simone da subito una risposta ai suoi dubbi tornando da lui e dicendogli: "C'è la stessa proiezione in ogni sala, ma ovviamente tutti si fermano nella prima. Credo che nelle altre ci sia meno casino che qui."

Manuel capisce immediatamente che Simone gli sta proponendo di spostarsi in un posto più tranquillo e non può evitare di arrossire all'idea che Simone voglia stare solo con lui. Che poi, a pensarci bene, probabilmente Simone vuole solo evitare di guardare la mostra in mezzo a tutte le altre persone. Probabilmente il motivo per cui vuole spostarsi in un'altra sala non ha nulla a che vedere con Manuel.

Ma Manuel, nonostante sia perfettamente consapevole di questo, arrossisce comunque e ringrazia mentalmente la penombra della sala che almeno nasconde il suo imbarazzo.

I was blind before I met youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora