Kim Taehyung credeva che non sarebbe mai riuscito a sfuggire alla vita a cui era stato destinato, o per meglio dire costretto.
Jeon Jungkook credeva di aver ormai raggiunto il limite di dolore sopportabile da un essere umano, e che ormai sarebbe and...
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Taehyung's pov.
Sento la musica inondarmi il cervello fino a sovrastare qualsiasi mio pensiero, l'alcol che ho bevuto sta finalmente cominciando a fare il suo effetto e io sento di star pian piano perdendo il controllo delle mie azioni. Muovo il mio corpo a tempo di musica, chiudo gli occhi troppo accecato dalle luci stroboscopiche della sala. Mi ritrovo inesorabile a urtare contro i corpi delle persone che mi circondano, non curante di chi siano e di cosa pensino di me. In questo momento ci sono solo io e la pista da ballo, Kim Taehyung e la musica.
Improvvisamente sento delle mani poggiarsi sui miei fianchi, all'inizio non ci faccio tanto caso, continuando a muovermi sensuale, ma quando le sento scendere fino al mio fondoschiena e palparmelo in modo tanto rude da farmi male, mi giro di scatto allontanandomi di qualche passo con in viso un'espressione schifata. Un ragazzo, più basso di me dal viso spigoloso e dall'aspetto trasandato, mi sorride in modo viscido, cercando di riavvicinarsi. Afferra il mio polso stringendolo forte e tirandomi verso il suo corpo, il suo l'alito puzza tremendamente di alcol e fumo, posso chiaramente sentire quanto sia eccitato.
Storco il naso dal disgusto e mi preparo a sferrargli uno dei migliori schiaffi della mia vita, ma non faccio in tempo che qualcuno mi circonda le spalle con un braccio facendomi sussultare per la sorpresa eppure subito dopo il suo odore al biancospino invade le mie narici e la sua mano calda poggiata sulla pelle del mio braccio mi trasmettono un innaturale sicurezza e il mio cuore sembra rilassarsi almeno un po'.
《Tesoro sei qui, ti stavo cercando, vieni andiamo a prendere un drink》
Mi dice il nuovo arrivato stringendomi ancora di più a se e sorridendomi entusiasta, mi lancia una veloce occhiata i suoi occhi sono grandi e profondi, mi prendo un secondo per ammirarli, temo quasi che di poterci sprofondare dentro sensa poter più riemergere. ma poi la sua attenzione passa rapidamente al mio aggressore a cui scocca uno sguardo completamente diverso, freddo, tagliente, quasi omicida, resto scioccato dalla rapidita con cui il suo umore sia mutato.
Non serve aggiungere altro perchè perchè il pervertito indietreggia impaurito e tempo mezzo secondo che è già sparito tra la folla. Io barcollo leggermente cercando allontanarmi dalla sua presa e di mettere a fuoco la sua figura. Lui dal canto suo resta immobile con le mani nelle tasche del jeans con un espressione soddisfatta sul volto, lo sguadro velocemente, è sicuramente un ragazzo di bell'aspetto, un po' più alto di me il chè è già raro di suo in corea considerato che io sono 1metro e80... . I capelli neri quanto la pece, lunghi abbastanza da ricadergli in modo disordinato sugli occhi. i lineamenti della sua mascella sono duri e pronunciati e gli regalano un aria minacciosa, ma vengono traditi dagli occhi che ricordano quelli di un cerbiatto. Insomma, anche se sono ubriaco è inpossibile non accorgersi di quanto sia attraente.
《Allora?》 Esclama dopo un po' di silenzio creatosi
《Cosa?》gli cliedo confuso.
《Non mi ringrazzi per averti salvato?》sorride altezzoso facendomi innervosire più del dovuto, sbuffo dcocciato, i palloni gonfiati non sono il mio tipo, peccato perchè era altamente scopabile.
