Kim Taehyung credeva che non sarebbe mai riuscito a sfuggire alla vita a cui era stato destinato, o per meglio dire costretto.
Jeon Jungkook credeva di aver ormai raggiunto il limite di dolore sopportabile da un essere umano, e che ormai sarebbe and...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
•♡•
Jimin's pov.
<ecco prendi, ti farà stare meglio> afferma Yoongi porgendomi una tazza di fumante thè verde.
<Grazie> sussurro.
Mi trovo nell'ufficio di una palestra di pugilato senza saperne appieno il motivo, so solo che mi fido cecamente del mio migliore amico quindi non ho motivo di dubitare delle sue scelte. Il menta si appoggia alla scrivania con le braccia conserte fissandomi nel silenzio più totale. Inizio a giocherellare col cucchiaino nella tazza, percependo la mia ansia aumentare esponenzialmente.
<Quanto tempo è passato dall'ultima volta che ci siamo visti Jimin?>
<1 anno credo> rispondo continuando a tenere lo sguardo basso.
<1 anno.....è molto tempo. Sono cambiate tante cose, i tuoi capelli ad esempio, erano arancioni l'ultima volta giusto?>
Annuisco portandomi una ciocca ormai nera tra le dita per giocherellarci un po'.
<E per caso ti ricordi anche il motivo per cui non ci siamo più rivisti?> la sua voce è fredda e tagliente come una lama.
Degludisco a fatica, in vita mia non mi sarei mai aspettato che una situazione del genere potesse verificarsi. Alzo di scatto lo sguardo cercando un contatto con i suoi profondi occhi neri che, quando trovo, mi provoca mille scariche elettriche.
<Lo so, sono stato uno stronzo, mi dispiace per come sia finita ma avevo le mie ragioni>
Sbatte il pugno sul tavolo facendomi trasalire <LE TUE RAGIONI UN CAZZO! SEI SPARITO SENZA DIRMI NIENTE, NESSUN MESSAGGIO, NESSUNA TRACCIA>
Le lacrime iniziano ad inondare i miei occhi e un groppo mi ostruisce la gola <I-io, n-non sapevo che fare> un singhiozzo <q-quella f-foto e-era...> un altro singhiozzo
<quale foto?>
Scuoto la testa portandomi una mano alla bocca.
<Jimin quale foto?!> saetta verso di me, afferrandomi per le spalle.
Quando i nostri sguardi si incontrano di nuovo quel barlume di consapevolezza lo colpisce in pieno, sgrana gli occhi prima di sussurrare più a se stesso che a me.
<Hai aperto il mio cassetto>
In quello stesso istante la porta dello studio si apre e un ragazzo molto alto dai capelli semi rasati avanza all'interno; con se ha una valiggetta molto simile a quella degli avvocati.
<Yoongi si può sapere cosa è successo? Il messaggio diceva che era urgente> chiede con tono straordinariamente calmo e pacato, il suo timbro vocale è talmente basso e baritono da incutere timore.