ɪɪɪ - ʙᴜᴛ ɪ ᴄᴀɴ ᴍᴀᴋᴇ ᴀɴ ᴇxᴘʟᴏsɪᴏɴ

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↳✦ disclaimer: le persone che collaborano con Hinata (Asahi, Daichi, Nishinoya ecc..) all'interno del Karasuno ricoprono più di un ruolo lavorativo, per questo motivo, quando vengono citati o eseguono gli ordini, non sono mai impreparati. E si, anche in questo caso, la loro formazione come reclute da giovani li ha aiutati ad arrivare ad oggi.
Hinata è il capo del Karasuno, che è riconosciuto a Myiagi non solo per la sua fama, ma anche per aver cominciato a uccidere host da cui ricavare informazioni per i suoi traffici con i clienti. Non a caso, Kageyama conosce perfettamente la sua fama, anche per le storie che circolano sul suo conto.

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Entro nel mio appartamento con Kageyama, le sue borse su una spalla di Daichi, la valigia tra le mani di Kuroo. Infilo le mani nelle tasche, con la testa indico il salotto e mi faccio da parte.

Ho insistito per farlo venire a convivere con me, ma questo non mi permette di usarlo come il mio burattino. Non voglio, e non ne ho bisogno.

«Grazie ragazzi, per oggi è tutto.» Supero Kageyama, che si guarda intorno sorpreso, per avvicinarmi a Kuroo e consegnare una scatolina di velluto tra le sue mani. «Ci ho fatto incidere i vostri nomi, spero che a Kenma piaccia il tuo regalo.»

Kuroo accenna un sorriso stanco, prende la scatolina e se l'infila in tasca. Non esiste ricompensa per chi lavora per me, tranne oggi che posso definire come il giorno più bello della mia vita.
Mi sento generoso.. verso chiunque.
Kuroo vuole sposare Kenma, non adesso, non in un futuro troppo lontano. Stanno insieme da anni, un anello che mantiene una promessa è il giusto regalo per un mesiversario, se lo procuro io al sottoscritto.

«Fammi sapere.»

«Ti chiamo dopo.» Conferma Kuroo, che esce dalla porta principale, si stringe la mano con Daichi e scende le scale. «È il mio giorno fortunato!»

Infilo la mano nella tasca del pantalone nero di velluto, ne estraggo un tubetto portatile di lubrificante. Daichi indietreggia contro al muro, è interdetto per un momento.

Conosco Daichi e so che deve essere sul punto di non ritorno con Suga, anche se non ho visto alcun segno sul collo, come con i suoi precedenti ragazzi, non credo che non si siano nemmeno dati un bacio. Daichi sa far cadere le ragazze ai propri piedi, se non fosse così sentimentale potrebbe essere il mio vice d'affari al Karasuno come Kenma.

«Divertiti all'appuntamento con Suga.»

«Noi... non ne abbiamo bisogno.» Mormora Daichi, che si passa le dita tra i capelli scombinati, un velo di rosso sulle guance. «Ieri abbiamo deciso che Suga vuole... venire a convivere da me. È un problema, capo?»

«No, assolutamente.» Scrollo le spalle, lancio una rapida occhiata a Kageyama che si siede sul divano, mi prudono le mani a vedere la sua schiena coperta da una semplice camicia bianca. «Secondo te, il ruolo più adatto al distretto qual è?»

«La tua spia.» Propone Daichi, prima di afferrare il tubetto di lubrificante e infilarselo in tasca. «Di solito, io e Suga non lo usiamo, ma ci ho ripensato.»

«La mia spia?» Alzo un sopracciglio, poi guardo la sua tasca. «E come fai a non sfondarlo?»

«Uso la lingua.»

Deglutisco, guardo ancora Kageyama.

Ne so parecchio di sesso, ma davvero poco di lingua che finisce in mezzo alle gambe e non sul mio membro. Non l'ho mai provata questa sensazione, forse perché gli host che ho portato nel mio letto sapevano più informazioni che sesso da acrobati.

«Domani mattina lo porterò in ufficio, puoi dire a Oikawa di esserci per le nove? So che stasera usciva con il pasticcino del club, ma non ha scuse.»

 ☽ 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘃𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘃𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 ᵏᵃᵍᵉʰᶦⁿᵃDove le storie prendono vita. Scoprilo ora