Osservo la luce del sole che cala oltre la vetrata della finestra, da quando sono tornato non mi distacco dall'ingresso, in attesa dell'arrivo di Kuroo.
Oggi è il suo compleanno.
È da settimane che si occupa degli accordi al porto con i clienti, per permettermi di focalizzarmi sull'addestramento di Natsu. Purtroppo, il suo arrivo non ha fatto altro che scombussolarmi. È sempre pronta a rispondermi a tono, mai sorpresa quando cerco di colpirla nel corpo a corpo con Terushima e Lev. È brava, ma comincia a levare tempo prezioso.. alle mie cose.
Non sono abituato a trascorrere la sera, le poche ore prima di addormentarmi, nel letto con Kuroo che legge un libro. Non sono abituato che non mi tocca più, se non nei rari momenti liberi del weekend, quando decide che dobbiamo distaccarci dalla nostra vita e lasciare il comando a Yaku e Lev.
Infilo la mano nella tasca della felpa blu, quella di Kuroo che uso per dormire, prima di posare il telefono all'orecchio, senza guardare la chiamata in arrivo.
«Pronto?»
«Micetto, che cosa stai facendo?»
Deglutisco piano, dopo aver preso un respiro profondo sposto lo sguardo verso l'interno, sul divano in cui riposa Mila, la nostra gatta, supervisionata da Jacky, il cane che mi ha regalato Shoyo, un mese fa, con Kageyama.
«Sto andando a giocare in camera.» Scendo dal ripiano, con un dito accarezzo Mila che dorme profondamente, per poi baciare Jacky sulla testa, quando quest'ultimo si distende al suo fianco con il capo tra le spalle. «Dove sei?»
«Bokuto voleva festeggiare insieme una cosa, per ora sono al pub dietro il distretto.» Cerco di rimanere calmo, ma la mia apparente facciata non resiste, perché Kuroo mi conosce abbastanza da sapere che non sono d'accordo che venga trascinato in quei posti. Bokuto è anche un mio amico, ma a differenza di Kuroo non si priva di niente, neanche adesso che si è sposato con Akaashi. Spesso ripete "Guardare non è un crimine" quando giustifica le sue occhiate sulle giovani reclute, di Shoyo, in assenza di Akaashi. E quel pub, è ricolmo di reclute e chissà quali altri soggetti, poco raccomandabili al suo interno. «Da quanto non ti scopo a dovere, micetto?»
Apro la porta della camera, in cui mi rifugio per alcune ore, anche se adesso più raramente, per giocare davanti ai miei due maxi schermi, con la switch o la play station, quest'ultima che mi ha regalato Kuroo, per il compleanno, con la scusa che l'altra fosse di vecchia generazione. Non aveva tutti i torti, però non mi piace che spenda il suo tempo per me, in fondo so che i videogiochi non sono paragonabili ai suoi libri di medicina.
Siamo così diversi che mi chiedo che cosa ci ha fatto diventare quello che siamo. Due poli opposti, il fuoco che accende il buio di una foresta. Il mio essere razionale, il suo modo di giocare, perfino con la morte, senza darsi un limite.
Kuroo si è preso una pallottola sul fianco, graffi sulle mani, pugni nello stomaco, solo per me, quando un cliente del porto ha provato a sfiorarmi le labbra con le dita, per potermi chiamare puttanella davanti ai miei stessi uomini. Kuroo è quel pazzo e geloso ragazzo che mi tiene la mano, dietro la schiena, in mezzo alla gente, durante una riunione che organizza Shoyo per i membri del Nekoma. Kuroo è diverso da chiunque, un sogno ad occhi aperti per me.
Prendo posto sulla sedia da gaming, che mi ha regalato Kuroo tempo fa, per prendere il joystick tra le dita, mentre con l'orecchio mi inclino verso destra, ancora l'apparente calma del mio tono di voce lo fa sorridere dall'altro capo, lo percepisco quando riprende la parola per primo.
«A che cosa stai pensando?»
«Secondo te, Tetsu?» Sottolineo il suo nome, metto il vivavoce e poso lo sguardo sulla schermata principale del computer, prima di far partire una canzone, dei The Fray, sull'altro schermo da Youtube. Giocare con la musica nelle orecchie mi piace, so fare più cose contemporaneamente, non mi distrae, anzi, mi fa concentrare maggiormente sulle battaglie che affronto virtualmente. «Sapevi che faranno una nuova versione di Outlast?»
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☽ 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘃𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘃𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 ᵏᵃᵍᵉʰᶦⁿᵃ
أدب الهواة➯ ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀ + sɪᴅᴇ sᴛᴏʀʏ ➯ ᴍᴏʙ !ᴀᴜ ➯ ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ ──── ⋆.•☆⋆.• ──── Hinata Shoyo è l'erede del Karasuno. La sua città, gli affari, i distretti sono le pedine che lo proteggono dai nemici. Sa come usare una pistola, ricava info...