50. Noi

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Draco

Da quando trovo il coraggio di fare certe cose?

E da quando si finisce sulla bocca (e nelle azioni) di tutto il castello per aver fatto una dichiarazione d'amore che in realtà non era nemmeno programmata?

Qualcuno ha urlato dal tavolo dei Grifondoro.

Lenticchia è mezzo svenuto e la Granger ha dovuto lanciargli un Aguamenti in piena faccia.
I gemelli Weasley hanno battuto il cinque e la più piccola dei Weasley ha dovuto tirare un ceffone ad entrambi.
Potter era senza parole.

Direi buono come primo approccio.

Appena Seamus Finnigan ha urlato un «CAZZO, QUESTA È UNA SVOLTA!» ho preso la mano di Marti e siamo andati via dalla Sala Grande sotto lo sguardo di tutti.

Ed ora eccoci qui.

«Mi sei mancata tanto, merda.»
La bacio passionalmente mentre siamo appoggiati al muro.

Cazzo, pensavo che non avrei più toccato queste labbra.

È il mio paradiso.

«Draco» sorride, per poi staccarsi da me e tornare seria.

Quando faccio per abbracciarla, lei si stringe a me e quasi riesco a percepire il suo cuore uscire fuori dal petto.

L'amore della mia vita è stretto a me dopo una settimana di inferno.
Non voglio più lasciarla andare.

«Questo non risolve quello che è successo, lo sai vero?» chiede non appena la lascio andare.

«Lo so» abbasso la testa, «Ma posso spiegarti tutto»

«Spero tu abbia delle spiegazioni plausibili» sussurra, ed io le prendo nuovamente la mano.

«Possiamo andare in dormitorio?» domando in tono supplicante. «Non mi sembra il caso di spiegarti tutto qui.»

Annuisce con la testa e le faccio cenno di seguirmi verso i Sotterranei.

E' svanito tutto quello che sentivo di negativo...e non riesco a spiegarlo.

Quando apre la porta del suo dormitorio mi sento automaticamente a casa.

Questo posto non è esattamente il mio qui, ma mi è familiare.
Molto più familiare del dormitorio maschile.

Riesco a scorgere una piccola figura pelosa sul letto.

E non appena i suoi piccoli occhi azzurri incrociano i miei, balza nelle mie braccia e sfrega la sua testolina sulla mia guancia.

«Piccoletto» sorrido, e stringo Lillo come forse non ho mai fatto.

Vederlo con quel coglione di Cedric mi ha fatto riflettere, nonostante tutto è anche il mio gattino.

Intravedo Marti trattenere un sorriso,.

Mi è mancato così tanto tutto questo.

Si siede sul letto e lo faccio anch'io accanto a lei, ma senza prenderle la mano né avvicinarmi troppo.

Non voglio metterla a disagio.

«Mi dispiace tanto, davvero» inizio, «Non ho mai voluto lasciarti, ma ho dovuto...io dovevo e devo tenerti al sicuro e se per farlo occorreva lasciarti, l'avrei fatto, e l'ho fatto.»

«Non capisco.»

«Mio padre sa di questa cosa tra di noi. Non so come faccia a saperlo e chi gliel'abbia detto. Ma ho ricevuto una lettera quella domenica in cui siamo stati in giardino, ricordi?»

Pages of Lifetime Memories 2; d. malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora