21. Genitori

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Martina

«Ti stavo giusto cercando!»

Siamo entrati nel castello solo da qualche ora, eppure Hogwarts sembra aver ripreso vita.

Immagino lo squallore e il silenzio di questo posto quando non c'è nessuno, solo i pochi studenti rimasti per Natale.

El e gli altri hanno poggiato le cose nei dormitori e adesso sono in giardino a godersi quel po' di sole che è spuntato tra le nuvole.

La Sala Comune è vuota, poiché tutti saranno probabilmente in giro per il castello oppure fuori in giardino, in riva al Lago che è ancora ghiacciato.

Mi volto verso il corridoio che porta ai dormitori e vedo una testolina bionda fare capolino.

«Draco» sorrido, correndogli incontro.

Mi prende in braccio sorreggendomi dalle gambe.

«Finalmente!» esclama, mentre giriamo su noi stessi.

«Finalmente Hogwarts» completo la frase, stringendomi a lui.

«Mi piace questo clima e questa solitudine qui...» sibila, avvicinandosi alla mia bocca.

«Piace anche a me, sai?» rido sulle sue labbra «Che facevi qui tutto solo?»

«Nulla di che, ho sistemato le mie cose» risponde vago.

«Ottimo.»

Sto pensando di dirgli quello che è successo sul treno ma so che darebbe di matto.

Ma allo stesso tempo non voglio mentirgli.

«Sai cosa?»
Mi prende per mano.

«Cosa?»

Dovremmo allontanare i pensieri e pensare a goderci il presente.
A godere di questi momenti, perché no, non torneranno.
E voglio vivere la mia favola.
Stabilendo le mie regole.

«Tu non sei pronta» ridacchia.

«Io sono pronta a qualsiasi cosa, Malfoy» rispondo orgogliosa, «Meglio non sfidarmi»

«E io ti dico che non sei pronta» ribatte convinto.

«Non esiste una cosa per cui Martina Lynch non è pronta.»
Lo tiro dalla cravatta per abbassarsi alla mia altezza.

«Non credo proprio» sussurra, e posso avvertire il suo respiro regolare sul mio viso.

«Invece io lo credo eccome» bisbiglio, tirandolo più vicino dalla cravatta.

Lo sento trasalire al soffio del mio fiato sul suo orecchio.
Diciamo che mi piace provocarlo.

«Tu non puoi sussurrarmi nell'orecchio in questo modo» insinua ridendo.

«Certo che posso!» faccio una smorfia soddisfatta «Ma non cambiare argomento»

«Io non sto cambiando argomento» risponde divertito.

«A cosa non sono pronta? Lo sai che non mi piacciono le sorprese, Dra.»

«E a me non piace che tu sia così impaziente.»

«Non sono impaziente» sbuffo.

«Certo che no!»

«Allora?» incrocio le braccia al petto, in attesa.

«In dormitorio.»

«Andiamo!»
Lo prendo dal braccio avviandomi verso il dormitorio delle ragazze.

«Nono» mi blocca, tirandomi indietro «Aspetta!»

«Cosa devo aspettare?» chiedo disorientata.

Lo sa che non ho pazienza.

Pages of Lifetime Memories 2; d. malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora