54. Scott's

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Martina

Io e Draco imbocchiamo la stradina che porta da Hogsmeade sotto il cielo stellato.

Mi stringe la mano, io stringo la sua ed inizio a fantasticare su quale dei locali di Hogsmeade mi porterà.

«Dove mi porti?»

«A cena. In un posto molto bello» risponde con voce incerta.

Draco nervoso è così adorabile.

«Lo conosco?»

Hogsmeade è piccolissima.

«Probabilmente...»

Lo guardo camminare a testa alta di fianco a me e mi rendo conto che ha i capelli perfettamente ordinati sul volto, più del solito.

«Ti sei pettinato i capelli più del solito, Draco» ridacchio.

«Lo so...»

«Perché?»

«Non lo so...non ti sembro un po' meglio così?» domanda, con gli occhi fissi nei miei.

Il fatto che si sia sistemato nel migliore dei modi per me mi fa sorridere.

«No! Cioè...mi piaci con i capelli scompigliati e mi piaci anche adesso.»

«Sicura?»

«Si» annuisco. «Sei perfetto in entrambi i modi. Con i capelli scompigliati e in ordine, sei sempre Draco.»

«Davvero?»
Gli si illuminano gli occhi.

«Davvero.»
Mi sporgo a dargli un bacio.

Restiamo in silenzio per il resto del tragitto.

Draco non lascia la mia mano e di tanto in tanto giocherella con le mie dita...ciò mi fa sorridere più del previsto.

Non capisco perché sia così nervoso per un'uscita ad Hogsmeade.

Non deve nemmeno conquistarmi, stiamo già insieme.

E' una formalità...ma ciò non toglie che io mi senta privilegiata a farlo sentire così.

Inizio a sentire un po' freddo e dubito del fatto che io mi sia vestita in modo adatto.

Il vestito copre solo fino a metà coscia, il décolleté inizia a farmi male ai talloni.

L'unica cosa forse adatta è la clutch nera che porto in una mano.

Camminando, non mi rendo quasi conto che siamo arrivati ai Tre Manici di Scopa.

«Entriamo?» chiedo, supponendo che abbia pensato di andare qui.

Non lo vedo annuire, ma prendo la maniglia della porta.

«Aspetta...»
Mi blocca non appena sto per entrare.

«Cosa...?»

«Dammi la mano» sussurra, e io chiudo la porta dei Tre Manici di Scopa.

«Tutto bene, Draco?» chiedo, confusa.

«Si, tu dammi solo la mano» ribatte subito. «Fidati di me.»

Sorrido flebilmente e gli afferro la mano.

Mi fido di Draco più di qualsiasi altra persona al mondo.

Prima che possa aprire bocca, Draco fa un mezzo giro su sé stesso e io non sento più la terra sotto i piedi.

Volteggiamo su noi stessi e non riesco a distinguere più niente, fin quando non sento nuovamente la terra sotto ai piedi.

Pages of Lifetime Memories 2; d. malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora