74. Rifugio ed Ἔρως

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Martina

Questa casetta non è molto grande e di un colore stranamente candido per la sua ubicazione.

«Cos'è questo posto?» Rivolgo uno sguardo al cielo, spaesata.

«Questa è la casetta in cui venivo sempre con mia madre. Quando eravamo da soli venivamo qui per stare nella natura, ricordo che mi piaceva tanto.»

Draco apre la porta e accende la luce.

Appena entro, l'odore di umido mi invade completamente le narici. Siamo in una specie di cucina. Al centro della stanza vi è soltanto un grande tavolo di legno, che stranamente non sembra impolverato. Davanti a esso si erige un grande caminetto in pietra.

Sul muro consecutivo a quello occupato dal grande camino, c'è una credenza con tanto di mensole e lavandino.
Dietro al tavolo in legno, invece, c'è un letto a castello.

Con un colpo di bacchetta Draco fa apparire un fuoco nel camino e io mi appresto a esplorare la stanza la cui entrata è data da una porticina al lato del letto a castello: c'è un grande letto matrimoniale, ma per il resto è vuota. Niente mobili, niente mensole, niente di niente.
Solo un letto matrimoniale con le lenzuola spaventosamente bianche.

«Sicuro che possiamo stare qui?» domando mentre accarezzo le lenzuola del letto.

«Sì.»

Torno nella piccola cucina e non mi sorprendo quando trovo Draco seduto sul letto più basso della struttura a castello.

Decido di non parlargli, perché ha probabilmente bisogno di riordinare i pensieri e stare da solo.

***

Cerco disperatamente negli stipi della credenza qualcosa da mangiare.  E' già buio.

Sembra passato un secolo da quando siamo scappati da Malfoy Manor, quando in realtà è stato appena stamattina.

Io e Draco abbiamo parlato a malapena, gli ho chiesto se avesse fame ma lui si è limitato soltanto a fare cenno di no con la testa.

Non ho paura che non voglia parlarmi perché è cambiato qualcosa tra di noi, perché so che non è cambiato niente.

A volte è meglio rimanere da soli, senza essere oppressi da altra gente: per questo ho aspettato prima di avere una conversazione seria con lui.

Ho pensato per lo meno di portargli qualcosa da mangiare, perché probabilmente mi avrà detto di non avere fame solo per non disturbarmi.

Quando trovo delle bustine di tè nel cassetto, sorrido soddisfatta e ne tiro fuori una dalla scatola.

Prendo un pentolino posizionato sulla mensola, lo sciacquo e lo riempio d'acqua poco dopo.
Metto la bustina di tè dentro e lo lascio riscaldare.

Passa qualche minuto prima che io riempia una tazza scura con del fumante tè caldo.

Sospiro pensando a cosa dire a Draco, che è nella camera occupata dal letto matrimoniale sin da qualche ora.

«Ehi...ti ho portato un po' di tè.»

Alza la testa e mi fa cenno di sedermi accanto a lui.

Prima di farlo gli porgo la tazza fumante e lui la prende senza obiettare.

«Grazie.»

Sorrido dolcemente, ma ho gli occhi colmi di tristezza perché è in quello stato.

«Ti va di...parlarne un po' con me, Draco?»

Pages of Lifetime Memories 2; d. malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora