Capitolo 4

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Christian's pov
Il piccino quella sera subito prese sonno,esausto.Il medico uscì dalla stanza verde e parlò con gli allievi che attendevano il suo esito fuori la porta.
"Allora ragazzi,si è trattato di un attacco di panico dovuto al troppo stress degli ultimi giorni,inoltre recentemente sta mangiando poco.Gli ho prescritto delle vitamine e un calmante,tra un paio di giorni tornerò per controllare le sue condizioni,se dimostrerà di essersi ripreso potrà restare."

Le parole del medico spaventavano molto il moro,sapeva che era un discorso egoistico pensare che senza Mattia in casetta non avrebbe avuto nessuno con cui parlare,ma era la realtà:senza il piccoletto si sarebbe sentito e spaesato e fuori contesto in quella casa gremita di ragazzi che avevano lo stesso sogno in comune.Fu in quel momento che il moro comprese che,forse,si stava affezionando più del dovuto a Mattia,non aveva mai elaborato pensieri del genere su ragazzi che riteneva amici. Christian era etero,senza ombra di dubbio,gli avrebbe fatto schifo baciare un uomo,ma Mattia era un' eccezione.Sentiva provenire dal suo cuore un irrefrenabile voglia di avvicinarsi a quelle labbra soffici e carnose e congiungerle con le sue,senza staccarsi più,non riusciva a comprendere la natura di tali impulsi,probabilmnete lui gli evocava il ricordo di una relazione passata,pensandoci però,aveva gli occhi azzurri come martina,forse era quello il motiov.Christian ammise a se stesso che era attratto da Mattia,ma cambiava poco,si trattava in ogni caso di un ragazzo e a lui schifava anche solo un pensiero del genere.Lui voleva stare con Martina,voleva baciarla,toccarla,farci sesso,ma allo stesso tempo si sarebbe voluto trovare tra le braccia di Mattia,il quale però era chiaramente non interessato al moro;perciò Christian si sarebbe accontentato anche di osservarlo a distanza,sperando però di avere qualche occasione per poterlo sfiorare,o meglio stringerlo forte a sé oppure rubargli qualche leggiadro bacio sulla guancia:Magari vederlo con qualcun altro avrebbe confermato ciò che pensava,ovvero una svista,un casuale incidente.Quel vortice di emozioni contrastanti gli fece venire un capogiro,perciò decise di andarsi a stendere su uno dei divanetti esterni,restando a contemplare la luna chiara e luminosa che spuntava oltre una grossa quercia.Era da poco passata la mezzanotte quando il moro rientrò in casa,silenziosamente aprì la porta della camera verde per poter andare a letto.Fu una notte lunga ed insonne,il moro riuscì a dormire decentemente al massimo due ore,il resto del tempo lo passò ad osservare Mattia addormentato.Al moro fece una certa tenerezza l'immagine del più piccolo:aveva le braccia rannicchiate sotto al cuscino,i capelli spettinati e le guance arrossate,un raggio di sole illuminava il volto del biondo,tanto da farlo apparire come un angelo.Il moro dovette fare appello di tutto il suo controllo per non posargli le labbra sulle sue,ma non riuscì a fermare questa forza che lo istigava ad avvicinarsi.Christian era così vicino alla bocca del moro che i loro visi quasi si sfioravano,poteva sentire il battito del cuore del più piccolo ed i loro respiri si mescolarono,ancora non comprendeva perché il suo corpo desiderava avvicinarsi tanto a quel ragazzo,la cosa lo spaventava ed elettrizzaca allo stesso tempo..Il moro non si era sentito così attratto da qualcuno nemmeno con Martina,in quel momento avrebbe voluto dire a Mattia di stringerlo forte a sé e non lasciarlo più,era confuso,impaurito,spaventato,necessitava trovare conforto tra le calde braccia di Mattia.
"Buongiorno zumbissimo!"
Il moro cascò giù dal bordo del letto di Mattia su cui era poggiato,mandando a quel paese la persona che aprì la porta.
"Luca ma che cazzo di problemi hai?"
"Avevo portato la colazione all'infermo,tu piuttosto,che ci facevi così vicino alla sua faccia?"
"Ma gli affari tuoi no?Lo avevo sentito respirare male nel sonno,così mi sono avvicinato per controllare che fosse tutto apposto."
"Mh,va bene.Comunque volevo solo dirti che tra cinque minuti solo le sette,non hai lezione?"
"Cazzo!"
"Ti conviene muoverti se non vuoi che Todaro ti sgridi per le prossime tre ore.Sei sempre così preciso,perché proprio oggi sei in ritardo?"
"Perché sono preoccupato per Mattia."
"Quel biondino spruzza salute da tutti i pori,devi stare tranquillo,si riprenderà prestissimo."
"Lo spero."
"In cucina ci sono ancora dei pancake,se ti sbrighi forse riesci anche a fare colazione."
"Sei un pezzo di cuore,Luchino!"
"Aw,che dolce!"

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