Il lunedì mattina, Miranda era già in fabbrica a lavorare. Adesso che aveva trovato posto, il suo, in quel mondo, andava spedita; sapeva quello che doveva fare e quando farlo. James non le stava dietro dietro come un tempo, adesso ognuno aveva il proprio ruolo in quel mondo, in quella macchina, che viaggiava spedita e non aspettava nessuno.
Miranda però aveva anche altre questioni da sistemare come il fattore Jace. Fece perciò in quel momento l'unica cosa che le usciva meglio: scrivere alla sua migliore amica.
MIRANDA
Mad, so che sei impicciata. Ma ho bisogno di parlarti urgentemente, sono tra due fuochi e non so come uscirne!MADELINE Prendo il primo treno e arrivo, non farmi preoccupare.
Ci vediamo domani.
-Madeline rispetto alle altre, c'era sempre per Miranda;
la cosa era reciproca.
In qualsiasi momento, ora del giorno, c'erano l'una per l'altra.*
Madeline quella mattina arrivò con il primo treno e Miranda andò a prenderla alla stazione di Modena. Durante il tratto di strada si raccontarono tutto, e Miranda le parlò anche della parte della storia in cui si sentiva una merda per come stava trattando Jace.
Madeline non l'assecondò, sapevano tutte e due che stava sbagliando ma soprattutto che avrebbe dovuto trovare una soluzione alla storia; altrimenti ne sarebbe uscita da codarda.
Quando il pomeriggio tornò dal lavoro, Miranda scrisse a Jace. Gli scrisse tutto quello che sentiva e che aveva sentito, ma non gli parlò di Charles. Non voleva che qualcuno si immischiasse nelle emozioni che le generava dentro di sé quando era con lui, quando percepiva la sua essenza a pochi metri da lei, quando naufragava nei suoi occhi. Escluse anche Madeline da quella vicenda. Miranda non voleva condividere quelle emozioni che provava verso quel pilota con nessuno, persino con il padre che ogni giorno l'ammorbava via telefono aspettandosi un video saluto da Leclerc.
Miranda sapeva che non lo avrebbe mai accontentato, non riusciva ad andare da Charles e dirgli semplicemente "Mio padre ti stima da quando guidavi con l'alfa romeo, potresti fargli un video saluto?" Era piuttosto banale anche per il pilota stesso che ovviamente non si sarebbe mai rifiutato.
Per quel poco che conosceva, Miranda sapeva che Charles amava i suoi fan come amava il suo lavoro, la vita che conduceva.I pensieri di Miranda furono interrotti da Madeline. "è la cosa giusta, merita di sapere la verità" "già..." "sei sicura che per te è stato solo sesso?" "Sicurissima"
Jace a quel messaggio non rispose. Lasciò il visualizzato e passò avanti. Miranda sapeva di aver mandato tutto a puttane, ma al cuor non si comanda e se per questo neanche al pilota Charles Leclerc e all'effetto che le faceva.
Al fuoco che le creava dentro di sé.*
Le ultime settimane passarono velocemente e Miranda stava lavorando già sulla prossima gara del campionato: Imola. Per quell'evento invitò suo padre, Madeline e anche Camilla; o almeno ci provò dato che le staccò il telefono in faccia.
Charles non lo si vedeva ormai da giorni, era come se si fosse smaterializzato. Carlos, dal canto suo, era sicuro che si stesse lasciando con la ragazza; per questo motivo non si faceva vedere.
Preferiva stare da solo.
In fabbrica poi correvano voci che stesse semplicemente a Monaco dalla sua famiglia.
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seventeen // charles leclerc
RomanceMiranda odia la Formula 1. Quest'ultima infatti è l'unica cosa a toglierle del tempo dal padre che invece preferisce passare le domeniche pomeriggio sul divano a guardarla e a tifare per la rossa. Eppure spesso le cose non vanno come si spera e un...