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due mesi dopo...

Erano passati due mesi dal 21 dicembre, giorno in cui Miranda e Charles si erano messi insieme.
Due mesi colmi di felicità e spensieratezza, dove i protagonisti della loro storia erano solamente loro.
Non c'erano personaggi secondari né antagonisti.
Loro due.
Miranda e Charles.
Charles e Miranda.

Adesso che l'inverno piano piano stava passando e la stagione piano piano si stava avvicinando, tutti in fabbrica erano elettrizzati all'idea di iniziare una nuova era.
Un era in cui sapevano che sarebbero stati i protagonisti.

Ormai era tutto pronto, si aspettava solamente che i semafori si accendessero.

La loro relazione nel frattempo procedeva nel meglio, giorno dopo giorno conoscevano lati della loro storia, che rafforzavano il loro rapporto sempre di più.
Soprattutto dopo che erano usciti allo scoperto, Miranda non si sarebbe mai immaginata di avvertire costantemente degli occhi addosso; con lei però c'era sempre Occhi Verdi, che abituato a quella vita ormai da anni, le faceva da scudo proteggendola sempre.

C'era poi il suo ufficio, uno dei luoghi in cui si sentiva più al sicuro; questo perché lì dentro conosceva un po' tutti e inoltre con il tempo aveva imparato a fidarsi di loro.
Nessuno l'additava, nessuno le puntava gli occhi addosso squadrandola costantemente.

Qualcuno bussò alla porta interrompendo come sempre il viaggio tra i suoi pensieri.

"Ciao Miranda! Ti disturbo?"
James se ne stava sulla soglia con dei fogli in mano e i capelli stranamente disordinati.
"Oh no, entra vieni"
Entrò chiudendo lentamente la porta, poi si sedette su una delle poltrone di fronte lei.
"Allora...ho saputo la novità!"
Iniziò lui sbattendo le mani in aria.
"Di cosa?"
Chiese Miranda incerta su cosa si riferisse.
"Beh di te e Charles no?!"
Sogghignò ironico con il volto contrariato.
"Oh si..."
Improvvisamente Miranda si sentì tremendamente in imbarazzo.
"Quindi è vero...hai preferito il pilota"
Disse acido.
Questa volta sul suo viso non traspariva alcuna emozione, era freddo, distante da lei.
"Cosa?"
Miranda si alzò di scatto da quella sedia come se non fosse più al sicuro lì con lui.
"Oh Miranda...sei proprio ingenua sai? Ti fai trattare per un anno intero come un misero insetto e poi, poi come un verme strisci da lui?"

Fu una doccia fredda.
Un calcio nello stomaco.

"James credo che tu debba andare via"
Sussurrò con quel poco di voce che le rimaneva.

"Sono l'ultima persona a dover andare via e sai perché? Perché tu qui senza di me non ci saresti mai tornata!"

Altra doccia fredda.
Altro calcio nello stomaco.

"Che stai dicendo?"
Chiese ancora, ma più che una domanda, fu un sussurro.

"Chi credi che ti abbia permesso di tornare qui eh?! Chi?! Di certo non il tuo principe azzurro! Sono stato io! Io! Ho fatto tutto questo per te!"
Iniziò ad urlare.
Miranda trasalì per lo stupore.

"E perché allora lo hai fatto? Perché? Non eri costretto da nessuno!"
Questa volta l'orgoglio ebbe la meglio.
Non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da un essere come lui.
"Perché ti amo cara Miranda, sono stato il tuo cagnolino per mesi, per te, per noi!"

La distanza tra loro iniziò a rimpicciolirsi sempre di più finché con gli occhi colmi di terrore, non si ritrovò le sue mani addosso che le bloccavano i polsi.
Era intrappolata tra il muro e il suo corpo.
Non poteva muoversi.

"Ti ho amata dal primo giorno e tu cosa fai? Ti metti con il primo che ti promette una borsa firmata?!"
Adesso sentiva il suo fiato sul collo, il panico prese il sopravvento e l'unica cosa che fu in grado di sentire, furono le sue labbra che premevano con forza contro quelle di lei.
Più il tempo passava e più le lacrime scendevano sulle guance, adesso l'unico pensiero di Miranda era il ragazzo che a un piano di distanza, si stava esercitando con il simulatore, ignaro di quello che le stava accadendo.

seventeen // charles leclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora