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Luglio.
Uno dei mesi più amati da Miranda.
Il sole che brilla sul mare, il caldo, le nottate aspettando l'alba.

Luglio era il mese della perfezione, un po' come lei.
Luglio era calore, ma lei con il tempo era diventata fredda.
Luglio era gioia, anche se a lei ne era rimasta ben poca.

Pochi giorni prima del suo compleanno, Miranda si recò in fabbrica.
Seppur fosse il suo giorno libero, venne richiamata dall'alto.
Doveva infatti recarsi in sede e discutere del suo futuro.
Mattia Binotto: team Principal della Ferrari, le aveva offerto un contratto.
Un contratto per restare con loro altri e tre anni.
Miranda era entusiasta.
Charles non l'avrebbe più declassata come "una stagista"
anzi, adesso era una di loro.
Una vite, del perno, che faceva sì che il tutto stesse in equilibrio.
Quel contratto si dimostrò quindi uno dei regali più belli per il suo compleanno.
O almeno così pensava...

*

La mattina del suo compleanno, Miranda si svegliò presto.
Era emozionata.
Amava quel giorno.
Lo amava perché era suo e di nessun altro.

Era ormai tutto organizzato.
Lo avrebbe festeggiato a Modena, con le persone a lei più care in un piccolo ristorante.
Madeline, accompagnata dal suo ragazzo Thomas, sarebbe arrivata in tarda mattinata ma nonostante questo le aveva già intasato il telefono con messaggi d'auguri e scleri vari.
Jace invece, le aveva regalato un bellissimo mazzo di rose bianche e gialle; accompagnati poi da un biglietto d'auguri.
Infine c'era Carlos.

*

"Amica mia!"
Urlò Madeline mentre saliva le scale del suo appartamento.
"Mad!"
Ricambiò lei, sventolando la mano in aria per salutarla.
"Tanti Auguri!"
"Grazie...per la centesima volta?"
Chiese ridendo Miranda.

"Ciao Miranda, tanti auguri"
Thomas la richiamò a sé.
"Grazie.."
Rispose lei, forse un po' a disagio mentre li accolse nel suo piccolo appartamento.

Qualcuno bussò alla porta.

"Oh deve essere Jace! Madeline puoi aprire tu?"
"Corro"
Madeline si precipitò alla porta.
"Oh...wow! Tu sei Madeline?"
"Io..si-"
"Piacere sono Jace! Miranda parla spesso di te"
"Già...vieni entra pure"
L'atmosfera che si era creata era tesa.
Ma nessuno poteva biasimare la povera Madeline; Jace era sempre stato un ragazzo molto affascinante e faceva un po' a tutti lo stesso effetto.
"Lui è Thomas, il mio ragazzo"
Disse Madeline, arrancando su qualche parola.
"Sono Jace"
"Piacere mio".
La festeggiata entrò in salotto.
Erano le quattro del pomeriggio e in due ore doveva ancora prepararsi.
"Jace perché tu e Thomas non andate a casa tua?
Noi dobbiamo prepararci"
Propose euforica.
"Immagino questioni di donne..."
Sogghignò Thomas ridendo.
Per fortuna nel giro di qualche minuto erano fuori da quell'appartamento e le due amiche poterono prepararsi.

Due ore dopo infatti, in perfetto orario con i tempi, erano pronte.
Mancava solo una persona all'appello, ovvero Carlos; che però era già a Modena ad aspettarli.

Miranda scese le scale.
Indosso aveva un tubino color indaco che le fasciava i fianchi e delineava le sue curve.
Sapeva di essere bella.
Eppure desiderava che fosse vista, ammirata da lui.
Da Charles.
Dal pilota Monegasco.

Quando arrivarono a Modena, Carlos era lì ad aspettarli.
"Miranda! Tanti Auguri!"
Urlò da lontano mentre si avvicinava per abbracciarla.
"Come siamo eleganti!"
Rispose lei scherzosa.
Carlos aveva indosso una camicia bianca e dei pantaloni neri di seta.
Per un momento, Miranda lo vide con occhi diversi.
Poi però, tornò alla realtà e cestinò l'idea.

Il giorno del suo compleanno sembrava viaggiare verso la perfezione.
O almeno sembrava.
Perché anche quanto meno se lo aspettasse, Charles, anche indirettamente la sorprese.

seventeen // charles leclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora