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"Dovresti essere la mia ragazza sai?"
Cinque settimane.
Erano passate cinque settimane da quando quella frase le appariva anche nei sogni.
Cinque settimane durante le quali lui l'aveva completamente ignorata.
Gettata via.
Usata.
Ogni tanto gli scriveva...il suo orgoglio le diceva di no ma lei ascoltava il cuore.
Ascoltava come quest'ultimo prendesse e allo stesso tempo perdesse vita quando lui era intorno.
Ovviamente messaggi inviati...tutti senza un risposta.
La pausa estiva era terminata e due gran premi erano passati.
Adesso tutti aspettavano il gran premio di casa, il gran premio di Monza.
Uno dei gran premi più importanti nella storia, il tempio della velocità, era semplicemente: Monza.

Quel lunedì, Miranda si recò in fabbrica; doveva sistemare le ultime cose per poi partire per Monza il mercoledì.
Non era al 100% nell'ultimo periodo, ma quel weekend sarebbe stato importante per tutti loro e doveva almeno provarci.

Sedeva sulla sedia del suo ufficio quando il telefono iniziò a squillare e una Madeline esuberante era ad aspettare risposta dall'altra parte dello schermo.

"Pronto Mad?"
Disse a voce bassa.
"Lo sai che sei la migliore, migliore amica del mondo????"
Rispose dall'altra parte Madeline più euforica che mai.
Era passato poco più di un mese dalle presunte corna gentilmente regalate dal suo ex eppure lei sembrava rinata.
"Cosa ti serve?"
Chiese forse un po' scocciata Miranda.
"Oh andiamo! Non fare l'incazzata, ne abbiamo parlato lui-"
"Madeline se mi hai chiamato per parlare di lui...allora sei pregata di riattaccare"
Disse a voce bassa per non farsi sentire, le mura del suo ufficio erano praticamente fatte di carta pesta.
"Va bene scusa...volevo chiederti se potevi procurarmi un altro pass per il weekend...ti prego ti prego ti prego"
La implorò Madeline imitando una bimba di cinque anni.
"Ehm si, posso farlo. Ma prima dimmi di chi si tratta"
Chiese allora curiosa Miranda.
"Lo scoprirai presto, ti voglio bene ciao!"

Madeline chiuse il telefono senza dare la possibilità a Miranda di ribattere.
Guardò il telefono e iniziò a pensare per chi potesse essere quel pass in più; alla fine però non arrivò a nessuna conclusione.
Ne sapeva ben poco delle persone che Madeline frequentava, anzi in realtà non ne sapeva assolutamente niente.
Nel tardo pomeriggio tornò a casa, si lanciò sul divano e iniziò a scorrere le varie notifiche che le erano arrivate in giornata.

JACE
Pizza stasera?

Non ho niente da fare e mi annoio a morte
-

Miranda ci pensò su, non mangiava una pizza con Jace ormai da troppo tempo così senza pensarci troppo accettò.
Le avrebbe fatto bene passare del tempo con lui.

MIRANDA
Va bene, ordino il solito

Porta le birre però
-

La serata non fu un flop, la passarono sul divano a mangiare pizza e guardare netflix.
Era mezzanotte quando un tuono li fece sobbalzare, molto probabilmente avrebbe piovuto e Miranda pensò che il tempo metereologico si basasse sul suo stato d'animo.
Anche lei dentro di sé era una tempesta, una di quelle pronte ad esplodere nell'oceano.

"Molto probabilmente pioverà"
Disse Jace con la testa sotto le coperte.
"Già...speriamo che a Monza il tempo non sarà così"
Sospirò Miranda, con la mente già proiettata a domenica.
"Chi lo sa...secondo me ci sarà il sole, ho visto il meteo non sembra male"
Rispose lui ancora spaventato dal rumore dei tuoni.
Aveva venticinque anni eppure i tuoni lo mettevano in soggezione, a differenza di Miranda che invece li amava.
"Come mai hai visto il meteo per Monza?"
Chiese allora Miranda.
"Curiosità..."
Sorrise lui.

"Credo che andrò...è tardi e domani devo lavorare"
Aggiunse poi grattandosi la nuca e sbadigliando.
"Si va bene...domani devo finire le ultime cose prima di part-"

seventeen // charles leclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora