•Capitolo 43•

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Izuku stava in un'ansia totale. I suoi compagni erano lì seduti a guardarlo in silenzio con sguardi indecifrabili

I=«R-Ragazzi... perchè mi guardate in modo... strano?»

Silenzio. Solo qualche bisbiglio e nient'altro

I=«C-Che cosa è successo?»

S=«Midoriya, tu e Bakugo... quindi state insieme?»

Il ragazzo lentigginoso avvampò di colpo. Però a sentire il suo nome, si ricompose con uno sguardo più cupo mentre il rossore scomparì come magia dalle sue guance

I=«...Non so se dovrei dire sì o no alla tua domanda...»

Denki a quelle parole si avvicinò di più al suo amico e lo avvolse in un piccolo abbraccio

D=«Izuku, vuoi che glielo dico io?»

I=«Ehm... s-sì»

D=«ok»

Il giallo si girò verso i suoi compagni e con tono rattristato iniziò a raccontare:

D=«Ragazzi... attualmente quest'incidente che ha fatto perdere la memoria a Bakugo l'ha portato a non ricordarsi che Izuku è il suo ragazzo. Quindi... tecnicamente sì. Ma Bakugo pensa che Camie sia la sua fidanzata, perciò...-»

Il suo discorso venne interrotto da dei singhiozzi provenienti dal verdino. Era di nuovo scoppiatto a piangere

Che bambino che sono... non so nemmeno affrontare certe cose...

Pensò tra sè e sè Izuku mentre cercava invano di asciugarsi le lacrime con i polsi

Guardò in basso vedendo le scarpe sue, di Denki e di Todoroki ma sfocate. Certo. Sfocate per i lacrimoni

In quel momento non sentì nient'altro. Nemmeno le voci che lo confortavano vicine a lui

Si sentiva nel buio totale. Completamente immerso dall'oscurità del suo cuore

Le lacrime che continuavano a sgorgare come cascate d'acqua dolce. Ma la sua era salata. Salata come il mare. Salata come la sua anima in quel momento

Ad un tratto una voce lo riportò alla realtà

?=«Cos'è tutta questa gentaglia? Ah?»

Quella voce. Quella. Dannata. Voce.

Gli arrivò alle orecchie come un treno  in viaggio. Ormai il mondo gli stava crollando addosso

Izuku si alzò di scatto e corse dritto nella sua stanza sotto i richiami dei suoi amici

B=«Ah? Ma che cazzo gli è successo?»

E=«Se magari non ti assentavi per stare con Camie, allora avresti capito»

Disse Kirishima ironicamente ma avvicinandosi a lui mentre lo guardava correre via

B=«Non mi dici cosa fare idiota»

Gli sbraita Bakugo e gli tira con eleganza un """piccolo""" pugno in testa
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Intanto Izuku si chiuse la porta a chiave e giratosi, si accascia a terra strusciando pian piano sulla parete ruvida della porta verde

Si mise le mani in viso e ripensò a quel dannato biondo dagli occhi luminosi e rosso-fuoco

Quegli occhi ardenti di fuoco ma di adrenalina durante un combattimento. Quei capelli sparati in aria ma appuntiti come aghi. Quelle labbra sottili rivolte all'ingiù ma che nascondono un ghigno da favola. Ma soprattutto... quel comportamento sgorbutico che nasconde, in realtà, una gentilezza innaturale da parte sua

Quel ragazzo lo faceva impazzire giorno dopo giorno. E nonostante lui provava a non pensarci, gli veniva sempre di più in mente

La smetti di frignare? Ormai si era capito che sarebbe andato qualcosa storto. Una vera storia d'amore ha bisogno di un po' di dramma, no?

I=«Ma stai zitta! Che ne vuoi sapere tu, EH?!»

Io so tutto. Amico, sono la voce della tua testa ritardata che non usa un'attimo il suo cervello

I=«Mamma mia ma perchè mi doveva capitare proprio questa come voce nella mia testa?!»

Ti ricordo che stai piangendo per una sciocchezza. Invece di startene con le mani in mano, perchè non ti asciughi quelle lacrime inutili e provi a far riprendere la memoria a Kacchan?

I=«io... aspetta... ha! Hai ragione! Se farò qualcosa che ho già fatto in passato con lui, allora si riprenderà sicuramente la memoria! Sai, mi sbagliavo, sei davvero utile in certe cose»

In certe cose mi dicevano... sisi, ora vai... e riprenditi il tuo uomo. Perchè lui c'è sempre stato per te. Adesso è il tuo turno. Va' da lui

Gli si illuminano gli occhi a quelle parole:

"Lui c'è sempre stato per te" , "Adesso è il tuo turno". Quelle parole erano come una pozione di guarigione

Izuku si alzò da terra e in men che non si dica, si avviò alla scrivania e iniziò a sfogliare le pagine del suo album ripensando ai momenti passati con lui

Continuava continuava fino a che sentì la stanchezza prendere il sopravvento e decise di stendersi sul letto decidendo di non andare a cenare

Kacchan... preparati. Adesso ci sarò io per te

Quella fu l'ultima frase che gli venne in mente prima di sprofondare nel suo amato mondo dei sogni
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Aah il nostro Izuku ce la farà a far tornare la memoria a Bakugo? Beh, questo si scoprirà nei prossimi capitoli. Ciau otaku~












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