•Capitolo 56•

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R=«Grazie per la giornata Izuku. Davvero, è stato fantastico vedere la UA dal vivo»

I=«E di che? Mi ha fatto piacere vederti dopo tanto tempo. Mi sei mancato moltissimo»

Izuku si adagiò col volto al petto del ragazzo per poi avvolgere le braccia al suo corpo

Lo stesso fece Rody stringendolo con delicatezza e dandogni un bacio sulla testa come gesto dolce

Dopo qualche minutino, si staccarono e quello che notò il castano non poteva che essere commovente: il verdino già con i lacrimoni

R=«Dai piagnucolone, ci rivedremo presto, non ritorno mica a New York?»

Izuku alzò di scatto il volto con ancora le lacrime che gli scendevano dagli occhioni smeraldini

Possibile che non se ne andava? Era solo un sogno, pensò

I=«Stai- Stai... Stai scherzando, vero? Se è così, non ti credo Rody»

R=«Ti sembro uno che scherza? Io? Hah! Mi hai confuso con qualcun'altro amico mio»

I=«Rody, ti prego, dimmi la verità»

R=«Va bene va bene. Te lo dirò... peccato, volevo farti una sorpresa»

Il ragazzo difronte al verdino immerse la mano nella tasca del giaccone beige ed estressa qualcosa

Il verdino non poteva crederci: erano delle chiavi. Ma un dubbio gli venne in mente: delle chiavi potevano essere di tutto, ma in quel momento... a che sarebbero servite delle chiavi al castano?

I=«Rody...»

R=«Sì?»

Il verdino fece spuntare un sorriso che si tramutò subito in una smorfia alquanto divertente

I=«Ma hai... hai preso la patente?!»

R=«Che cosa?! No! No Izuku, no, pensa meglio»

I=«Hai una moto?»

R=«Ma ti ho chiaramente detto che non ho la patente, non fare lo stupido!»

I=«D'accordo! Va bene... hai... hai una-»

Izuku si bloccò di scatto. Dietro a Rody notò lui. Esatto: il biondo. Da lì iniziò a sudare freddo sentendo le sue guance farsi sempre più calde

Questo non passò inosservato al castano che come telepatia, capì subito la situazione:

R=«Izuku, chi stai guardando che ti fa cambiare colore con un solo sguardo? Guardati, sei tutto rosso»

Izuku a quelle parole si iniziò a tastare il viso come un forsennato mentre teneva gli occhi sgranati come se fosse un psicopatico

I=«C-Come sarebbe a dire c-che s-sono tutto rosso?! Che ho!? Ah?! Sto male?! Ho la febbre?! Cos'ho RODY?! COS'HO?!»

R=«Izuku-!»

I=«sto impazzendo. Rody mi gira la testa, prendimi, sto cadendo! AaAaAaH! RoDyYyYyYy!»

R=«*bisbiglia*izuku, stai zitto e riprenditi, ci stanno guardando tutti!»

Quella scena stava facendo stranamente ingelosire il biondo che non staccava gli occhi dal castano

Non lo sopportava per niente, per tutto il giorno, non ha fatto altro che cercare di parlare col verdino, ma quest'ultimo andava sempre appresso al castano, oppure il suo 'gruppo di idioti' se lo portavano all'angolo per parlare di stronzate varie

Sentiva un'inefrenabile voglia di farlo scoppiare e diventare un pollo fritto dato in pasto ai nomu

Con passo pesante e minaccioso, avanzò verso quella coppia dove sarebbe accaduto il delirio, la vergogna più grande della sua vita

Un ricordo gli venne in mente prima di raggiungerli: Izuku che veniva corteggiato da un ragazzo biondo e con gli occhi tali e quali al gelo e le pupille chiare come l'aria

Lo bloccava al muro con le sue forti mani mentre il verdino si dimenava malamente a quel tocco calloso

"Lasciami!" diceva spaventato da ciò, mentre Bakugo lo salvò da quel disgraziato di Neito che voleva toccarlo sempre di più

Ovviamente il biondo glielo impediva spintonandolo ogni volta che si rialzava e l'ultima volta, gliene menò uno in faccia stendendolo definitivamente

Si ricordò come lo avvolse nelle sue forti braccia per calmare quel visino dal manto triste e piangente del ragazzo lentigginoso

Gli rivolsi delle dolci parole che portarono ad aumentare quell'amore inconsiderato nei suoi confronti

Infatti si ricordò cosa gli disse:

<<Non piangere, adesso se n'è andato quel coglione e se dico che non tornerà più, fidati, è così. Non verrà più a romperti le palle, e sai perchè?>>

Prese nelle sue forti mani degli arti così delicati e perfetti, candidi come la pelle di un bambino

Gli rivolse così quelle parole famose per i suoi ricordi:

<<Perchè ora ci sarò io a proteggerti>>

Vide chiaramente i suoi occhioni luccicare come un farò nel cuore della notte e le sue scocchette passare da un rosa ad un evidente rosso acceso

Le labbra schiuse quasi a formare una "O" e perfette con del burrocacao sopra di esse

Katsuki ritornò nella realtà appena sentì la sua voce risuonare in quella zona aperta davanti alla scuola

Spostò lo sguardo e vide il castano andarsene con delle chiavi in mano mentre scuoteva la mano in aria sorridendo in direzione del verdino

Da lì capì che aveva finalmente del tempo a disposizione per parlare col verdino

Si girò verso il diretto interessato notandolo però già in partenza. Doveva muoversi, adesso aveva la possibilità di avere un dialogo con lui
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Che posso dire... sono vicina alla fine, o forse. Non vi prometto niente, posto sicuro, ma non se finisco. Sto adorando sta storia :). Vabbè otaku, ciau~


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