•Capitolo 51•

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Izuku entrò nel modo più cauto nel dormitorio data la sua forza in quel momento

Nonostante la sua debolezza nel fare ciò, il suo gruppo e quello di Bakugo si girò verso quel suono della porta

O=«Ah Izuku! Bentornat-...Izuku... c-che è successo? P-Perchè pia-»

i=«Era davvero necessario?! Farmi incontrare con Kacchan era proprio necessario?!»

Tutti, a quelle parole, sbiancarono. Il loro piano non era andato come avevano previsto

Izuku dal suo canto, era completamente annebbiato dalla rabbia e dalla tristezza: parlare con il biondo, l'aveva scosso tanto che voleva uscire subito da quella conversazione

Eppure gli venivano ripetutamente in mente quelle parole che disse prima di dirgli la sua e andarsene

'Mi hanno detto i nostri compagni che dovevo sapere di più su di noi. E io non mi tiro di certo indietro, perciò... ricominciamo da zero'

Una parte gli diceva di lasciar perdere quelle parole, ma un'altra parte gli diceva di ascoltarlo, che adesso aveva una grande possibilità di riallacciare per bene il loro rapporto amoroso e far finalmente capire al biondo il suo amore

Ma lui... non ce la faceva. Si era arreso. Non riusciva più a pensare una vita insieme a Katsuki, ormai tutto ciò che voleva era completamente perso. Dissolto nel nulla, come un ricordo che non si riesce a ricordare. Infatti, in quel caso, era proprio così

Il diavolo ha fatto sì che il biondo non si ricordasse della persona che ha amato per quel lasso di tempo. Era riuscito nel suo intento

Denki, ormai avendo capito la situazione come Ochaco, non poteva che guardare il suo amico con sguardo triste

Non che Izuku se la spassava alla grande: aveva gli occhi rossi e gonfi dal pianto, le palpebre anch'esse rosse e altre parti come il naso e le guance rosse e umide per le lacrime recenti

Altre lacrime scesero copiose dal suo viso ormai scavato e senza luce. Era completamente pallido al viso e assente col morale

D=«Izuku, c-ci dispiace, noi volevamo solo aiutarti a far tornare la memoria a Bakugo. E poi... tu lo conosci, sai com'è, quel ragazzo è una bombetta dura dura»

I=«ma Denki... i-io so benissimo com'è fatto, ma n... non penso che sia tanto stupido da non capire q-quanto lo amo...»

E=«...Ci dispiace Midobro, ci dispiace tanto»

M(mina)=«Abbiamo provato a farvi incontrare perchè così chiarivate e potevate ritornare insieme»

I(iida)=«Se c'è un modo per farci perdonare... PERDONACI MIDORIYA-KUN!»

Urla Iida completamente in colpa per l'accaduto. Non voleva infatti che accadesse ciò. Aveva già capito come sarebbero andate le cose

Ma alla fine gli altri sono riusciti a convincerlo e hanno avviato quel piano che credevano infallibile

I=«Va tutto bene Iida, la colpa non è vostra. Anzi, voi avete avuto un gran cuore nell'aiutarmi con... sì. Però... va bene così, doveva andare in questo modo. Adesso Kacchan non ha quel peso in più addosso ed è libero. Va bene così... davvero...»

Izuku, ormai distrutto da quella giornata, se ne torna nel suo dormitorio sperando di non crollare in un forte pianto e si fionda sul letto

Ovviamente accadde il contrario perchè... sì: come poteva subito levarsi quel pensiero di dosso? Ormai si era capito che le sue aspettative erano errate. Che altro poteva fare? Cosa se non scordarsi di quella lunga storietta d'amore inventata?

Nonostante tutto, nonostante volesse reprimere quei dannati sentimenti, nonostante voleva scordarsi di quel bellissimo e forte volto, nonostante volesse scordarsi del passato...

Nonostante tutto, quei pensieri lo stavano divorando in un solo morso, tanto che sentiva quel dolore lacerante al petto e al cuore farsi sempre più forti ogni volta che lo pensava

Mentre sprofondava nella più profonda oscurità del dolore, non si accorse che il suo telefono iniziò a vibrare

Appena lo prese, notò una notifica, anzi, ben 10 chiamate perse

I=«...huh? *sigh*»

Tirò su col naso e cercò di metter a fuoco quella strana scritta nera sull'oggetto tecnologico

Notò ad un tratto una "R". Da lì capì subito chi era e in meno di un secondo si ritrova col telefono all'orecchio mentre sentiva quei 'tum' ripetersi tre-quattro volte fin quando al quarto suono, sentì una vibrazione

Segno che la chiamata si era appena avviata:

I=«Hey...*sigh*»

?=«IZUKU! MA TI RENDI CONTO DI QUANTE CHIAMATE MI HAI FATTO FARE?! 10 CARO, 10!»

I=«Scusami tanto, non volevo farti preoccupare»

?=«MA QUALE PREOCCUPARE?!... *sospira* piuttosto, domani partirò e verrò qui da te! Contento???»

Izuku per la prima volta in quella giornata, cacciò un sorriso vero incredulo a quelle parole

I=«D...Davvero?!

?=«Sì! Non vedo l'ora di arrivare. Inzia a fare la lista delle cose da fare, così non stiamo tutto il tempo a dormire solo per pensare ad una cosa da fare»

I=«La farò subito, tranquillo!»

?=«Perfetto! Allora ci vediamo... Bye Izu~»

I=«Ciao ciao»

Izuku chiuse la chiamata con un piccolo sorriso, ma sincero. Finalmente poteva pensare ad altro invece di perdere tempo a piagnucolare per sciocchezze... o forse

Euforico più che mai, balzò dal letto e come un fulmine, prese un foglietto dove iniziò a scrivere qualche idea mentre si asciugava le lacrime ,depositate sulle guance, con le maniche della maglietta
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Finalmente finito un'altro capitolo :). Ciau~



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