15. Fala no diabo e ele aparece.

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Vorrei incolpare l'alcol ma, purtroppo, non ne ho ingerito abbastanza da inibire i sensi. Sono letteralmente incollata a Neymar, le sue mani sono ovunque sul mio corpo. Quel che è peggio è che mi sta veramente piacendo, fin troppo. 
Finalmente riesco a riprendere il controllo del mio corpo e con uno sforzo immane lo allontano. Appena il suo corpo si distanzia un po' dal mio mi sento vuota.

"Bi" borbotta con respiro affannato, le labbra sono gonfie e arrossate, i suoi capelli seppur corti arruffati. 
"Non dire nulla" lo blocco prima che possa dire qualcosa che mi induca verso di lui "diavolo Neymar, lì fuori c'è Beltran!" gli urlo contro, cerco di dare la colpa a lui per non sentirmi un completo schifo.
"Te ne sei ricordata ora? Mi hai baciato tu" si indica con un dito "non mi sembra fossi così preoccupata un secondo fa, anzi mi sembrava ti piaces..." lo zittisco spingendolo quando noto che si sta facendo di nuovo vicino. 
"Oh, stai zitto!" grugnisco "non ci posso credere che l'ho fatto, Dio che scema.." passo il palmo della mia mano sul viso cercando di spazzare via la sensazione delle sue labbra. 
Sul viso del ragazzo scorgo un cipiglio offeso, scocca la lingua e si passa una mano tra i capelli, "se è questo quello che pensi perché sei ancora a qua, vattene da quel dannato di Beltran!" ruggisce indicando con un dito un luogo indefinito della casa.
"I-io è proprio quello che sto per fare" mugugno freneticamente "sto andando proprio ora"
"bene, allora, vai!" risponde continuando a indicare verso quella direzione, non mi muovo "allora? Ti ci devo portare io dal tuo fidanzatino?" alza un sopracciglio, è decisamente arrabbiato.
"Ti ho detto che non è il mio fidanzato!" urlo in risposta "è-è solo un mio amico!" specifico.
"Chi è un tuo amico" chiede una terza voce, quella di Beltran. Per un attimo le gambe mi cedono, mi congelo senza avere il coraggio di guardarlo.
"Parli del diavolo e spuntano le corna" dice Neymar in Portoghese, sorride come se nulla fosse accaduto e saluta il ragazzo appena arrivato. 

"Ehi, hai qualcosa sulla bocca, tipo ..." Beltran socchiude gli occhi per un attimo indicando il viso di Neymar "rossetto, decisamente"  mi gelo sul posto e mi maledico mentalmente, istintivamente Neymar si passa una mano sulla bocca e mi guarda. Anche Beltran sembra notare questo sguardo e dunque pone attenzione sul mio di viso. Non mi sono vista ma so per certo che il mio aspetto urla 'pomiciata' in almeno tre lingue. 
"Okay, qualcuno mi dice cosa è appena successo?" chiede spazientito, posando lo sguardo prima su di me e poi sul calciatore.
"Dai Bì, racconta al tuo fidanzato quello che è appena successo" mi incalza Neymar, sul suo viso un sorriso trionfante. 
"Non è il mio fidanzato..." mi ritrovo a dire ancor prima che il mio cervello possa elaborare una risposta. Appena me ne rendo conto porto la mano davanti la bocca come se potessi rimangiare ciò che ho detto. Il sorriso del brasiliano aumenta mentre il volto di Beltran si fa più scuro. 
"Wow" sussurra "non voglio nemmeno saperlo quello che è successo, credo di essere di troppo, me ne vado" grugnisce ferito Beltran, non mi guarda si gira e se ne va. 
Differentemente da quanto pensavo non mi ha ferito il fatto che Beltran se ne stesse andando, cos'ho che non va? 

"Vai al diavolo Neymar!" borbotto prima di girarmi e cercando di raggiungere Beltran.
"Oh Bì" ridacchia "ci si vede all'inferno!" sembra così tranquillo, mi saluta scuotendo la mano come un bambino. 

"Beltran!" Urlo "ti prego aspetta" allungo il passo cercando di raggiungerlo.


I

l ragazzo sembra rallentare un po' il passo, riesco a raggiungerlo una volta fuori dal portone di casa.

"I-io mi dispiace" sussurro "non è come pensi"
"Oh Bea e allora cos'è? Aveva il tuo fottuto rossetto sulle labbra!"  Grigna "ah e poi che classe, hai saputo solo specificare che non sono il tuo ragazzo" riprende a camminare ma poi sembra ripensarci e si ferma.
"Ti chiedo di essere sincera, cosa vuoi veramente?" Chiede sta volta con voce spezzata "ha significato qualcosa quello che abbiamo avuto? O sei innamorata di lui?" Chiede sofferente.

Il mio cervello sembra esplodere a questa domanda, ero innamorata di Neymar? Non lo so. Certo è che quello che avevo avuto con Beltran aveva significato qualcosa, ma cosa? La mia esitazione viene presa come una risposta e Beltran inizia a camminare di nuovo. Il mio corpo è deciso a non muoversi, forse questa è la risposta che cercavo?
In questo momento vorrei solo piangere e prendermi a schiaffi. Sono una scema.

"Ehi Bea!" Mi richiama una voce "che ci fai qui fuori da sola, dov'è Beltran?" Chiede Lionel facendosi più vicino a me. Evidentemente devo aver iniziato a piangere perché il mio amico mi stringe in un abbraccio prima di chiedermi di nuovo cosa sia accaduto.

"Non te la prendere troppo con te stessa tesoro" la sua mano si sposta lentamente su e giù sul mio braccio, avevo raccontato per filo e per segno quanto successo a Leo. Siamo seduti sul muretto del viale di casa di Dani, il mio amico cerca di rassicurarmi in qualsiasi modo.
"Non capisco come possa essere successo, a me piace Beltran!" Borbotto "perché diavolo ho baciato quel deficiente di Neymar?"
"Okay Bea, siamo sinceri. Non sono così sicuro che Beltran ti piaccia." Ammette Leo "sicuramente avrai provato del trasporto ma credo di conoscerti e posso dirti che quando eri con lui non ti vedevo poi così presa. Insomma, mi azzardo, ma secondo me lo hai invitato in barca solo perché Ney non ti aveva risposto."

Fa male, la verità sbattuta in faccia alcune volte può far male, sopratutto se a pronunciarla è un tuo amico.

"Forse..." ammetto "solo che sono stata bene con lui fin quando..."
"Fin quando non hai rivisto Neymar" termina la frase per me.
"Quello che non capisco Leo è perché io abbia baciato Neymar, non sono una ragazza del genere"
"Di che genere parli?" Chiede scettico "non recriminarti per aver fatto qualcosa che ti rende felice"
"Rendermi felice? Io non credo" sussurro "lo conosco da pochissimo e la maggior parte del tempo non ci siamo nemmeno parlati"
"Hai ragione" ammette "eppure scommetto non ci sia stato giorno in cui tu non abbia pensato a lui"
Scuoto la testa perché non voglio ammettere che abbia ragione "non riesco a capire lui cosa provi. Il fatto che si sia confidato in un certo modo. Ha detto che aveva paura di essere respinto, ma perché?" Chiedo "nessuno sano di mente respingerebbe Neymar!" esclamo.
"È vero" ammette "vedi, come dici tu, nessuno respingerebbe Neymar il calciatore. Il fatto è che tu sei andata oltre, lo hai fatto anche con me. Per te noi siamo solo Leo e Ney due semplici ragazzi e, Dio, se questa cosa spaventa! Bea è sempre più difficile trovare qualcuno che voglia noi e non il personaggio. Posso capire come si sente, ha avuto paura che essendo andata oltre avessi potuto scoprire qualcosa che non ti piacesse, rifiutarlo." Mi guarda negli occhi e mi stringe la mano "è difficile per noi fidarsi di qualcuno e quando lo facciamo abbiamo sempre paura di poterli perdere, poterli deludere nel scoprire chi siamo veramente" stringo la sua mano più forte,
"Ma non potrebbe mai deludermi" sussurro "nessuno di voi potrebbe" sospiro "cosa devo fare?" chiedo quasi piangendo.
"Questo non posso dirtelo io" ammette "devi cercare di capirlo da sola, se posso però, è mio compito in quanto migliore amico di entrambi, a volte Neymar pretende di essere qualcun altro per nascondersi dietro la corazza del "Neymar figo"; so quanto in realtà ci stia male ora, come so quanto gli rodeva quando parlavo di Beltran" sorride
"Lo hai fatto apposta?" Chiedo "parlavi di me e Beltran per fargli un dispetto"
"Punti di vista, per me gli facevo un piacere" ridacchia "se non avessi accennato che alla festa ci sarebbe stato un certo Beltran, non sarebbe nemmeno venuto" ammette
"Sei malefico!" Ridacchio "non pensavo fossi così..."
"Così bravo come amico?" Chiede sorridendo e facendomi il solletico.
"Leo!" Rido "il migliore degli amici, grazie" dico tornando seria.

Meu Capitão. || Neymar Jr.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora