2. Foi um bom dia

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Il telefono della mia migliore amica solo un'ora più tardi squillò di nuovo e così per le successive due.

Se inizialmente ero convinta di voler ignorare in qualsiasi modo possibile il mio ex, ora un moto di curiosità mi spinse a sperare in una sua ennesima chiamata.

Continuo a sorridere per far credere agli altri di star partecipando alla conversazione, che se non sbaglio, riguarda l'ultima sconfitta del Monaco.
Scosto il piatto vuoto a metà, decisa a non mettere altro cibo sotto i miei denti.
Sorrido a una battuta fatta da Davi e successivamente mi alzo per andare alla toilette. Mi scuso con gli altri e mi avvio verso l'esterno con il mio cellulare in mano.

La parte più irrazionale di me sceglie di sbloccare le chiamate a Brayan. Il mio telefono inizia a vibrare e squillare come non mai. Sto ricevendo tutti i messaggi del ragazzo che non mi erano stati recapitati. Aspetto qualche minuto, sperando, paradossalmente, di ricevere una chiamata.
Decido di rientrare e ordinare il dolce, il mio stomaco non aveva gradito la scelta di non finire il mio risotto.

"Tutto okay?" Domanda Marianna sporgendosi oltre mio cugino per guardare meglio il mio volto.
"Si certo, tutto a posto" sorrido.

Rientriamo a casa e ci mettiamo tutti insieme sul divano del salotto a chiacchierare. Da quando il papà di Andrés, mio zio Rodrigo, ci ha lasciati io e il biondo abbiamo stretto un rapporto che va oltre qualsiasi tipo di amore. Mi era, quindi, mancato passare delle serate estive in sua compagnia a parlare e sparlare di cose futili, di cose che ti facessero dimenticare del presente.
Qualche ora dopo inizia una catena di sbadigli che ci porta alla decisione di andare a dormire. Mariana è la prima a crollare ed addormentarsi.

Continuo a girarmi nel letto, a ripensare alla magnifica serata passata con Rafinha, Davi e Ney e sorrido come farebbe una bambina davanti a Babbo Natale. Mai avrei pensato in vita mia di incontrare persone che ho sempre seguito sui social o in TV e mai e poi mai avrei pensato di potermi divertire con loro.
Ripenso anche al nuovo lavoro di mio cugino, nulla di importante, lavora come sicurezza della squadra ma vedere i suoi occhi brillare prima di uscire di casa mi riempie il cuore. E con questo pensiero mi lascio cullare delle braccia di Morfeo.

"Buongiorno dormigliona!" Esclama mia zia Maria "dormito bene piccola? Ha chiamato tuo padre, voleva avvisarti che saranno fuori per qualche giorno" aggiunge offrendomi del succo.
"Oh, non ti hanno detto dove vanno?" Chiedo accettando la bevanda.

Lei alza le spalle in segno di negazione e lascia la cucina canticchiando. Sorrido e porto la mia attenzione su Andrés che guarda qualcosa sul suo cellulare.

"Allora Bubi fino a che ora lavori oggi? Io e Mari volevamo andare a fare un po' di shopping e poi mangiare qualcosa fuori per pranzo.. se vuoi raggiungerci."
"Penso di lavorare fino dopo pranzo oggi, sai c'è una conferenza e dobbiamo esserci tutti ma se finisco prima vi raggiungo per il dolce!"

Annuisco, poso il mio bicchiere nel lavello e lo raggiungo per sistemargli un ciuffo ribelle.

"Volevo ringraziarti per ieri, hai letteralmente realizzato un mio sogno" sussurro appoggiando la testa sul suo petto, quando, lui stringe le sue braccia intorno al mio bacino.
"Bubi non ringraziarmi, questo e altro per il mio angelo. Ti ricordo che sei stata tu a rialzarmi da terra dopo la morte di papà, ti devo tutto" mi stringe più forte "ti voglio bene nena"

Gli lascio un bacio sul collo e mi stacco da lui sorridendogli. In quel momento Mariana scende le scale e ci saluta, con un lungo sbadiglio "questo jetleg è una maledizione" afferma.

Un ora e mezza dopo io e la mia amica siamo pronte ad uscire di casa e avviarci verso la metro. Il programma è andare in centro a fare un po' di acquisti e mangiare qualcosa per rilassarci un po'.
A dire il vero io odio fare compere quindi l'unico momento che attendo con impazienza è il pranzo. Durante la mattinata mi tengo in contatto con Andrés per sapere se ci raggiungerà o meno.
Alle 11.50 ci chiede di raggiungerlo al Joan Gamper per andare in un locale lì vicino.

Alle 12.30 finalmente siamo nel parcheggio esterno che aspettiamo Andrés. C'è molto movimento, forse per la conferenza di cui mi aveva parlato stamattina. Ci sediamo in una panchina e attendiamo circa dieci minuti.

Alcune persone raggiungono le loro auto lasciando il parcheggio vuoto fatta eccezione per una decina di auto.

"Ragazze!" Ci richiama a qualche metro di distanza agitando la mano "come è andata?" Chiede una volta raggiunte.
"Tutto bene!" Esclama Mariana "dove hai parcheggiato?" Chiede.
"Se non vi dispiace dobbiamo aspettare per qualche minuto Neymar" annuncia "era sotto la doccia poco fa, andremo a pranzo con lui se non vi dispiace"
Se mi dispiace, è serio?
"No certo, nessun problema" farfuglio.

La pizzeria è piccola e accogliente, nulla di speciale. Raggiungiamo il tavolo che è già occupato da altre tre persone o meglio, due e mezzo.

"Ciao, io sono Rafaela è un piacere!" Ci saluta entusiasta con dei baci sulle guance, poi da un colpetto al bambino al suo lato "insomma Davi, saluta" lo ammonisce. Il piccolo ci dice un timido 'ciao' e poi corre dal padre.
La terza persona del tavolo si avvicina a noi e ci offre la mano "piacere, Lional Messi".

Ordiniamo le pizze e poi torniamo a ridere e scherzare. Davi inizia a fare i capricci quando capisce che dovrà aspettare ancora dieci minuti per la sua pizza. Gli offro quindi una caramella, chiedendo ovviamente il permesso a Neymar.

"Quando tornerete in Brasile?" Chiede Lionel addentando un altro pezzo di pizza.
"Non abbiamo una data precisa, penso fine mese" dico alzando le spalle.
"Resterete per così poco?" Domanda deluso Neymar.
"Beh io ho degli esami e poi a settembre..." Il mio telefono squilla facendomi perdere il filo del discorso, lo prendo e leggo il nome. Brayan.

"Bea ma-ma non lo avevi bloccato?" Domanda la mia amica "non gli rispondere, attacca" istruisce, ma prima che possa ripeterlo ho già portato il telefono all'orecchio.

"B-bea?" Annuncia quasi sorpreso "ti p-prego non attaccare!" Alza la voce.
"Cosa vuoi Brayan?"
"Mi era mancata la tua voce Nena"
"Brayan..." respiro "dì cosa vuoi o attaccherò"
"No no non farlo! Volevo dirti che sono cambiato, si amore sono diverso ora, te lo giuro! Torna da me piccola ti prego"
"Mi dispiace ma.." vengo interrotta dalla sua voce tremante "Bea con te sono ancora nella mia fottuta testa, senza di te sono fuori. Ho bisogno di te nena, solo di te. Ti giuro che la prossima volta che mi incazzerò tirerò i pugni contro il muro, anzi no, non ci sarà una prossima volta!" Delira.
Mi si spezza il fiato mentre delle immagini sfocate ripopolano la mia mente incasinata. Sto per piangere quando il telefono mi viene sottratto dalle mani, inizialmente penso che sia Mariana per attaccare ma quando sento una voce parlare capisco che non è così.

"Devi smettere di chiamarla, lei non ti vuole più figlio di.. chi sono io? Sono il suo fidanzato." Ringhia Neymar attaccando il telefono e lasciandolo cadere sul tavolo.

Respiro ma l'aria non sembra arrivare.

Haloo
So che sono sparita ma ho avuto dei problemi personali, ¡pero ahora estoy aquí! Quindi non vi prometto di aggiornare ogni settimana ma di provarci. 💚

Meu Capitão. || Neymar Jr.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora