Ballerina

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Pronte a giocare con i demoni del passato?🦋

«Hai raccattato un vagabondo?» domanda Rey quando mi vede arrivare in tenuta da allenamento con al mio fianco Max che indossa un pantaloncino della tuta e una maglia oversize.

È pronto per la sua prima lezione.

«Sono Max Fly, piacere di conoscerla» esordisce porgendogli la mano in modo educato.

«Rey Trent, figliolo» sorride leggermente mostrando le sue fossette.

«È una recluta, bisogna allenarlo. Niente combattimenti seri, solo autodifesa» spiego iniziando a saltare la corda per scaldarmi.

Se vorrà diventare un pugile, ne sarò contenta. Oggi però, l'obiettivo è farlo sentire al sicuro.

«Vuoi imparare a difenderti?» gli chiede il mio allenatore mentre io continuo a saltellare da un piede all'altro.

«Sì, sono stanco di essere minacciato per avere i miei soldi, ma soprattutto per quello che sono...» annuisce sconsolato e vedo Rey lanciarmi un'occhiata carica di comprensione.

Ha capito perché ho scelto di portarlo con me e sa che mi sono sempre rifiutata di allenare qualcuno al posto suo. Sono una sportiva individualista, non mi interessa aiutare altri atleti.

«Sei nel posto giusto e non poteva capitarti insegnante migliore, ma attento. È decisamente suscettibile quando vuole ottenere qualcosa» gli risponde con un tono che racchiude un bel "buona fortuna, quella è una stronza".

«Mi stai insultando velatamente, vecchio?» domando guardando il mio allenatore che cerca di trattenere una risata.

«Rose è una bomba! Lo dico sempre, non importa se esplode» mi difende Max con un sorrisetto beffardo.

Già mi piaci, mocciosetto.

«Dio, vi siete già coalizzati contro di me?» domanda mentre ci guarda darci il cinque complici.

«Stai perdendo terreno, Rey» lo canzono mentre si dirige nel suo studio. Tornerà quando sarò riscaldata e salirò sul ring.

«Da quanto ti alleni qui?» chiede Max sedendosi per terra mentre io faccio dei piegamenti.

«Da quando sono stata ammessa alla Cornell per studiare medicina veterinaria insieme al mio migliore amico» rispondo alle sue curiosità.

«Anche tu vai alla Cornell, come mio fratello?» domanda ancora e annuisco.

«Hai finito di bombardarmi di domande o vuoi sapere qualcos'altro?» lo metto alle strette mentre vado al sacco.

«Passami le fasce, Max» ordino indicandogliele, «ti faccio vedere come si mettono».

Gli mostro come metterle e lui replica il movimento, sembra stupido ma è importante per preservare i polsi.

«Non ho altre domande, hai dimostrato che non ti piacciono e non voglio infastidirti» ridacchia arrossendo.

Non mi piace parlare di me, ma risponderò ogni tanto per farlo sentire a suo agio.

«Rose! Muovi il culo e vieni qui» tuona Rey privo di emozioni. È entrato in modalità coach, non è più il momento di scherzare.

«Mettiti seduto lì e non muoverti finché non finisco» ordino mettendo il paradenti.

«Buona fortuna» sussurra lui e io sono pronta a prendere a calci in culo i miei demoni e anche il mio allenatore.

«Sei lucida?» domanda quando arrivo come una furia di fronte a lui.

«Lo sono» ringhio colpendolo a sorpresa con così tanta forza da farlo indietreggiare.

Per essere liberaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora