Secondo appuntamento

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Pronte a giocare con i demoni del passato?🦋

«Allora? È già sotto un treno per te?» domanda Travis mentre corriamo senza guardarci mai indietro

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«Allora? È già sotto un treno per te?» domanda Travis mentre corriamo senza guardarci mai indietro. Credo che a breve perderò la funzionalità delle gambe e qualcuno dovrà trascinarmi a casa di peso.

«Dovrebbe?» chiedo di rimando alzando gli occhi al cielo, ripensando a ciò che è successo.

Siamo stati interrotti dalla mia fama e sicuramente non sarà né la prima né l'ultima volta. Di certo non sono la ragazza ideale da portare a un appuntamento, ma sono stata bene con lui. È un ragazzo piacevole e mi sembra a modo, sperando che non sia soltanto una facciata che si sgretolerà nel tempo.

«Non dovrebbe? Guardati!» esclama facendomi l'occhiolino, ma non credo che sia il caso.

«Sono tutta sudata e probabilmente puzzo di cadavere putrefatto. È meglio non guardarmi in questo momento, o la mia autostima andrà a puttane velocemente» sdrammatizzo, «ti ha detto qualcosa di interessante?».

La curiosità mi perseguita. Abbiamo parlato in questi giorni e si è sbilanciato leggermente, ma ciò che si dice a un amico è nettamente più sincero.

«Non posso dirti niente o mi verrà revocata la licenza da migliore amico» borbotta dispiaciuto e lo sono anche io, perché non avrò i miei gossip succulenti.

Mi piacerebbe sapere cosa gli passa realmente per la testa, ma non posso pretendere che Travis parli troppo. Non sarebbe corretto e lo capisco.

«Ti perdono» borbotto e decidiamo finalmente di fermarci. Sono abituata a correre così tanto, eppure sto facendo fatica a reggere a causa dell'insonnia.

Nascondo bene ciò che sogno e ciò che mi tormenta quando apro gli occhi ogni giorno,
ma la realtà dei fatti è che tutto resta lì e non se ne va.

«Credi che possa diventare qualcosa di più serio?» domanda curioso.

«Credo che un'uscita sia irrilevante per definire un rapporto, ci vuole qualcosa di più» rispondo onesta. Non mi sbilancio mai in nessun caso, ma per capire cosa può diventare una persona per me deve passare del tempo, devo essere sicura.

Ho paura di stare male, di farmi indebolire dalle mani di qualcuno che non sono io e di non uscirne più.

«E dovreste uscire di più allora!» esclama dandomi una spintarella.

«Non ci siamo ancora accordati, mister Cupido mancato!» lo spingo di rimando anche io, «perché non mi parli di Annabella invece?».

«Mi rifiuto categoricamente» si chiude a riccio e alzo un sopracciglio interdetta.

Mi chiedo proprio cos'abbiano combinato realmente questi due per essere così sul filo del rasoio. Ci sono cose che non dicono ed è evidente.

«Okay, okay» dico alzando le mani in segno di resa, «tasto dolente».

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