Parlami di te

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Pronte a giocare con i demoni del passato?🦋

Pronte a giocare con i demoni del passato?🦋

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Sono le 7.50 p.m e sto quasi per vomitare dall'ansia. Sono pronta, perfettamente in orario come sempre, e continuo a camminare avanti e indietro per casa come se avessi un granchio appeso tra le chiappe.

«Rose, rilassati!» mi urla mia sorella in preda all'esasperazione.

Come osa essere esasperata?! Lei, poi? Sono io che sto per uscire con un ragazzo dopo non so quanto tempo e soprattutto in pubblico.

Cazzo, cazzo e ancora cazzo. Ho paura che tutto possa andare a puttane e non vorrei, visto Richard mi piace. Mi odio per averlo ammesso, ma la sua presenza è piacevole. L'altra sera in palestra volevo soltanto essere sbattuta al muro e perdere la sensibilità delle labbra (quelle della bocca, per intenderci).

«E se andasse di merda?» domando quasi sottovoce e mi pongo anche un'altra domanda.

E se non fossi abbastanza? Non è detto che io possa piacergli realmente, una volta che mi ha conosciuto.

«Se andrà di merda, significa che avrai aggiunto un altro caso umano alla tua piccola e schifosa lista di "uomini feccia" e passerai al successivo uccello!» sbraita passandosi le mani tra i capelli.

Capisco il suo discorso, dovrei viverla come una persona normale e accettare che non tutti riescono a trovare l'anima gemella alla prima botta. Infatti, io ho trovato solo coglioni.

«Puoi essere meno cinica?» mi metto sulla difensiva, come se non avessimo parlato di quest'appuntamento fino a farci venire il mal di testa e non fosse stata lei a impedirmi di cancellare tutto, perché ero proprio propensa ad annullarlo a causa delle mie paranoie.

«Sei la regina del cinismo, perciò sono costretta a usare i tuoi soliti metodi di merda per far entrare un concetto in quella tua testa bacata» borbotta e si avvicina a me, «nella vita bisogna provare, provare e riprovare. Non importa se si fallisce, è un'esperienza».

Il problema è che io non voglio collezionare altre esperienze di merda, non voglio allungare la lista e nemmeno fallire. Benissimo, direi.

«È qui sotto!» esclamo quando mi si illumina il cellulare e ricevo un suo messaggio, dove mi comunica che ha appena parcheggiato sotto casa.

«Sei bellissima e andrà bene!» alza i pollici all'insù mia sorella e prendo un respiro profondo.

Sono bellissima e andrà bene, punto.

«Grazie, sorella orso» le dico prima di prendere la borsa e uscire. Spero soltanto che i paparazzi siano andati in ferie, cazzo.

«Porca puttana» esclama quando mi vede e scoppio a ridere mentre l'imbarazzo svanisce grazie alla sua scioltezza. 

«È il tuo modo spontaneo di dirmi che sono bellissima?» domando avvicinandomi per dargli due baci sulla guancia e respiro il suo profumo, odora di buono.

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