La mattina del giorno seguente, Jisung si trovava ancora leggermente tremolante e scosso sotto le coperte del suo letto; così la sorella gli permise di rimanere a casa a riprendersi.
Sooyun non aveva mai visto il più piccolo tremare così tanto per un discorso del genere. Non era la prima volta che in famiglia scherzavano sulla sua - a detta loro- convita eterosessualità, e lo accoppiavano fintamente con il primo ragazzo che capitava (specialmente se i due erano in "intimo" contatto); ma era la prima volta che Jisung reagiva così.
Sicuramente qualcosa lo stava turbando.Quando prima di andare a lavorare, si avvicinò alla camera del fratello per controllare come stesse, lo trovò rannicchiato sotto i cumuli di morbida stoffa (nonostante fosse piuttosto caldo in casa), ancora tremolante.
Con una carezza ed un bacio sulla fronte, annunciò al dormiente biondo che lei sarebbe tornata la sera e che il pranzo era in frigo; aggiungendo un «dormi ancora un po', non preoccuparti della scuola. Ci vediamo stasera».
Ed uscì di casa dopo aver ricevuto un segno di comprensione da parte del ragazzo sdraiato a letto.Jisung attese di sentire il rumore della porta d'ingresso chiudersi, prima di uscire da sotto quella montagna di coperte, finalmente solo in casa (Hyejin ed il padre erano usciti ancora prima di Sooyun).
Si mise seduto sul bordo del letto, facendo dondolare le sue magre gambe che nemmeno toccavano terra, posandovici delicatamente una mano sopra.
Si sentiva così fragile ed esposto con i suoi pantaloncini da basket che usava come pigiama, e che mostravano un po' troppa pelle visto che erano passati un po' troppi anni da quando li aveva acquistati. Prima o poi sarebbe andato a comprarsi un vero pigiama."Strano come le mia gambe siano le stesse, nonostante la palestra" pensò serio.
Sapeva come il suo corpo stesse cambiando grazie all'esercizio fisico -rendendolo più tonico e mascolino - ma i suoi arti inferiori erano comunque così magri.
Non gli piaceva...
Pensò alle gambe del suo amico ballerino, figurandosele nella sua mente. Così grandi e forti.No. Non doveva.
Osservò i suoi piedi - coperti da dei bianchi calzini di spugna di un omonima marca- fare fatica a toccare il pavimento di legno.
Non perché fosse basso ovviamente (Jisung era nella media); ma perché il suo letto era leggermente rialzato.
Sotto di esso vi erano infatti alcune scatole dove teneva al sicuro i suoi amati mattoncini LEGO; numerosissima collezione di cui andava estremamente fiero e di cui non si vergognava minimamente.
Erano il suo posto sicuro.Poi a lui piaceva così: gli piaceva svegliarsi, sedersi sul bordo, e far dondolare le gambe "nel vuoto".
Lottò internamente con il sonno che stava prendendo di nuovo il sopravvento sul suo corpo, e quindi si alzò di scatto per andare in bagno a farsi una doccia.
Nella strada fra la sua camera e la stanza da bagno, scrisse un veloce messaggio al suo migliore amico, avvisandolo che anche quel giorno non sarebbe andato a scuola perché era successo qualcosa.Semplice, diretto, e vago.
Come tutti gli sms che mandava Jisung.
Ma si promise mentalmente che a Seungmin lo avrebbe spiegato... prima o poi.Poggiò il cellulare su un mobiletto bianco all'interno della stanza, aprì l'acqua della doccia attendendo che fosse di un'adeguata temperatura, e si spogliò dei suoi vestiti.
Jisung odiava fare la doccia fredda, tanto quanto odiava fare la doccia calda.
Gli piaceva crogiolarsi nei suoi pensieri, sotto un'acqua di media temperatura. Perfetta.Rimase immobile.
La schiena volta verso la porta a vetri opachi del box doccia, ed il viso puntato verso il basso.
L'acqua che lo bagnava da testa a piedi.
I capelli, che doveva assolutamente decolorare un'altra volta, che gli si stavano appiccicando alla fronte.
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I bet you look good on the dance floor |Minsung|
FanfictionMinho insegna danza alla nipote di Jisung, e quest'ultimo deve andare a prenderla dopo lezione. •Minsung •boy x boy •soft •slow burn [ slow updates! ] Le persone descritte, i fatti narrati e i riferimenti alla realtà sono puramente casuali. Tutto...