I bet you look good on the dance floor |Minsung|

13.

Lunedì mattina Jisung trovò Seungmin seduto al suo banco, con una scatola che sembrava contenere biscotti con gocce di cioccolato.
Così era.

A quanto pare la nonna del suo migliore amico sentiva la mancanza del biondo, e gli aveva preparato un intero contenitore di dolci fatti in casa, obbligando il nipote a portarli all'amico il prima possibile.
E Jisung ne era ovviamente entusiasta. Adorava i biscotti dell'anziana signora, tanto quanto amava le cheesecakes (in particolare quelle di Felix).

Con l'imbarazzo dipinto in viso, dopo che Jisung si era seduto di fianco a lui, Seungmin gli passò il contenitore di plastica sorridendo: «Sai già chi lo manda»
Jisung annuì felice «Grazie Minnie... e ringrazia anche tua nonna. La prossima volta che andate a trovarli vengo anche io. Da quando i tuoi nonni si sono trasferiti non li ho più visti» disse sollevando il coperchio della scatola dei biscotti, tirandone fuori uno da mangiare prima dell'inizio della lezione.

Il biondo lo addentò, ed una miriade di sapori gli invase il palato e gli stuzzicò le papille gustative: era esattamente come ricordava; croccanti fuori e dolci e cremisi dentro.
Seungmin fece lo stesso rubandone uno.
Nulla da dire; i dolci di sua nonna erano i migliori che potevi trovare in circolazione.

«Cos'hai fatto mentre non c'ero? » domandò poi il moro, dopo aver finito il proprio biscotto «Oltre al non esser venuto a scuola ovviamente» continuò alzando gli occhi al cielo scherzosamente.
Jisung rise scocciato «Niente di che... venerdì sono rimasto a casa e poi sono andato in caffetteria. Sabato ero al centro commerciale, e domenica ancora a casa» rispose.

L'amico annuì ascoltandolo. Portò poi il gomito sul proprio banco, ed appoggiando il mento sul palmo aperto della sua mano, lo guardò dritto negli occhi: «In quante di queste cose bisogna aggiungere la gentile compagnia del cameriere di "My House"?» chiese mentre, sul viso, gli si formava uno sghembo sorriso.
Jisung arrossì.

«mmh- solo la caffetteria » mentì abbassando lo sguardo sulla scatola di biscotti che teneva ancora in mano (la quale si sarebbe svuotata entro la fine della giornata ).
«Non me la bevo, Han. Raccontami.».

Non è che Jisung non volesse raccontare il suo weekend passato - bene o male - sempre in compagnia del ragazzo dal volto felino, perché si vergognasse; ma sapeva che anche Seungmin (come la sorella), avrebbe iniziato a fare domande scomode e a sparare sentenze che riguardavano la sua sessualità ed il suo interesse nei confronti di Minho, e viceversa.
Jisung era eterosessuale e non aveva dubbi su questo. Non sapeva se Minho era come lui, ma sicuramente non gli interessava in quel senso.

Arrossendo allo sguardo "di chi la sa lunga" del suo migliore amico, Jisung cominciò a raccontare come aveva passato quei giorni.
Cominciò raccontando di come, giovedì sera, dopo averlo riaccompagnato a casa ed avergli dato il suo numero, Minho gli avesse chiesto di uscire con lui di sabato.
Gli raccontò di come si arrese al non andare a scuola il venerdì, perché non aveva voglia di rimanere da solo durante le lezioni, vista l'assenza di Seungmin. Passò poi a dirgli di come lui ed il cameriere della loro caffetteria -oramai- preferita, avessero passato la mattinata a mandarsi messaggi e parlare al telefono; non tralasciando la parte dove Minho lo aveva complimentato per essere straordinariamente acculturato, e quella dove lo invitava ad andare a trovarlo a lavoro perché "di venerdì c'erano pochi clienti". Gli raccontò poi del pomeriggio passato con Minho e Chris, seduti ad un tavolo della caffetteria, a parlare di videogame e musica (o almeno i due biondi avevano parlato... il moro era rimasto tutto il tempo a giocare con la felpa del minore dei tre come un gatto in cerca di attenzioni ).

Jisung raccontò poi per filo e per segno tutta la giornata di sabato: di come i due avevano passato il viaggio in auto a parlare della nipote del biondo, di come le loro mani si sfioravano, della strana domanda che Minho gli aveva fatto a tavola e di come si fosse preoccupato il minore. E poi dell'ansia di Jisung di incontrare la sua famiglia mentre in compagnia del maggiore, di come Minho lo avesse convinto a provare (ed acquistare) degli abiti che di solito non avrebbe mai indossato, e della sfortuna che i due ebbero nell'effettivamente incontrare Sooyun e compagnia.
Seungmin ridacchiava di tanto in tanto, facendosi raccontare ogni cosa dall'amico.

Infine, Jisung, gli raccontò di domenica.
Ieri il biondo era rimasto a casa con l'intenzione di mettersi a studiare per gli imminenti esami (mancavano ancora tre mesi ma il ragazzo non aveva aperto libro nemmeno per sbaglio per quanto riguardava alcune materie).
Così aveva fatto ovviamente; ma non si sarebbe aspettato un intera sessione di studio in videochiamata con il ballerino dai castani capelli e brillanti occhi.

I due amici avevo passato l'intero pomeriggio di domenica a leggere e ripetere gli argomenti che dovevano studiare: Minho per degli esami in accademia, e Jisung per cercare di mettersi in pari.
Il risultato fu efficace, nonostante i continui richiami da parte di entrambi che si distraevano a guardare l'amico dall'altra parte dello schermo.
Entrambi erano di straordinaria bellezza, questo lo sapevano... ma vedere un Minho con gli occhiali da vista sulla punta del naso e con una larga t-shirt nera intento a leggere, o un Jisung con la lunga frangia bionda tirata indietro da una passata per capelli -scoprendo così la sua fronte-, vestito con la prima tuta che aveva trovato pulita; non era cosa da tutti i giorni.
Erano carini, e ne erano consapevoli! Ma per entrambi, il ragazzo al telefono con loro lo era di più.

Quella mattina, Sooyun aveva iniziato a fare le sue supposizioni sullo strano avvicinamento che i due ragazzi avevano avuto; e siccome era stanco di sentire la sorella inventarsi le peggiori storielle su di lui, decise di raccontare come i due si erano effettivamente conosciuti ed avvicinati.
Ovviamente lei aveva dirottato il tutto su cose come «questo è il destino» e «siete destinati a stare insieme ».
Ancora una volta dovette ricordarle di essere etero.

"Etero."

Tutto ciò lo raccontò anche al castano che si trovava al telefono con lui; non notando però lo strano sguardo che aveva preso a danzare sul suo viso dopo avergli raccontato la perte del "sono etero" ed averci riso su.
Ed ora lo stava raccontando ad un attento Seungmin, che sembrava si sarebbe messo a prendere appunti da un momento all'altro.

«Ecco tutto. Sei felice ora?» sbuffò il biondo, ficcandosi un'altro biscotto in bocca «Vuoi raccontarmi anche tu le tue assurde teorie di come io e Minho ci fidanzeremo e di come il destino ci ha fatti avvicinare?»

Seungmin scosse la testa «Non lo farò, idiota. Ma sai che concordo al cento percento con quello che Sooyun noona ha detto di voi due piccioncini » rise, guadagnandosi un pugno sul braccio da parte del suo migliore amico.
«Scusami Jisung! Vuoi dirmi di no? Mi stavi pure descrivendo tutto felice e brillante come le vostre dita si sfioravano e si intrecciavano per caso...»
«Ma è perché mi sto finalmente facendo un nuovo amico! Sono solo entusiasta di starmi avvicinando ad un'altra persona... e poi queste sono cose che si fanno fra amici.» disse il biondo quasi esasperato.

"Amico, amico, amico"

«Noi facciamo queste cose, Han?» domandò poi canzonatorio il moro.
Jisung annuì lasciando spiazzato l'altro che con un «Okay si è vero, lo facciamo» lo fece sorridere.
«Ma non è questo il punto Han! Vi conoscente da poco e già siete così vicini... a mio due ci sono voluti tutti e tre gli anni di asilo e buona parte delle elementi per tenerci la mano»
«Perché ti odiavo. Eri troppo intelligente e ti invidiavo » rispose tirando fuori la lingua «comunque io e Minho siamo amici, punto. Magari abbiamo un modo diverso di esprimere la nostra amicizia rispetto agli altri; ma così è. Fatevene una ragione fra tutti ».
Detto ciò, il biondo si voltò con lo sguardo dritto verso la lavagna, giusto in tempo per veder entrare l'insegnante della prima ora.

"Amico, amico, amico" .

A Seungmin la storia puzzava, e sapeva esattamente che odore avrebbe avuto il risultato finale.
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Scusate l'attesa
- @drctCut