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Non avrebbe mai immaginato che, fra tutte le persone, l'invitato sarebbe stato proprio lui.

C'erano mille persone popolari, (forse un po' più) a quella festa. 

Lui cosa c'entrava?

Quando aveva ricevuto l'invito stava facendo quello che faceva sempre. Cose da nerd, da sfigati. Come giocare ai suoi videogiochi preferiti.

Il rumore lo aveva distratto e fatto perdere.

La busta della lettera era rossa, molto elegante, con su scritto in rilievo e con inchiostro dorato il suo nome.

All'inizio, l'unica cosa che gli venne in mente fu "è uno scherzo", e pensò la stessa cosa leggendo l'invito.

Si ricredette solamente quando tornò il suo compagno di stanza, David.

Gli disse poche semplici parole:

«Allora, mi è arrivata la voce che sei stato invitato sabato sera alla mega festa,» David l'aveva sentito direttamente da chi aveva organizzato la festa «stronzetto certo che sei proprio fortunato. Sono felice per te»

Era felice anche lui.

Felice, ma stanco. L'indomani avrebbe avuto delle lezioni molto pesanti, quindi decise di spegnere la sua amata console anche se controvoglia, ed andare a letto.

Quell'odioso letto dal materasso duro dato in dotazione dal college.


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