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All'ora di pranzo, raggiunse la mensa quasi correndo e, una volta arrivato, prese posto accanto al suo compagno di stanza, che era già accerchiato dai suoi amici. 

Rispetto a lui, Dave era estremamente popolare, sicuro di sé e carismatico.

«Guarda un po' chi c'è, il cocco di Henry Stone» David lo salutò così, quasi urlando.

«Ma la vuoi chiudere quella bocca? Almeno evitiamo di fare sentire tutto a tutti» lo rimproverò mentre si sedeva.

«Che intendi, Dave?» disse Lee, incuriosito.

Adesso tutte le persone sedute al tavolo volevano sapere che cosa volesse dire David, quindi fu costretto a dirlo.

«Nulla di che ragazzi, semplicemente il nostro caro amico qui presente è stato invitato alla festa di sabato, quella dove ci sarà la combriccola di Henry. Avete presente no?»

«Aspetta un attimo. Tu non sei stato invitato?» chiese Lee, quasi interrompendo Dave, che rispose negativamente alla domanda.

«Beh, ma allora credo ci sia un errore,» disse Lee con aria di confusione «perché io sono stato invitato. E anche Ben. Tutti i presenti sono stati invitati tranne te a quanto pare»

La cosa era parecchio strana.

Ma allora perché non era stato invitato?

Che aveva di sbagliato? Era mica noioso?

«Dopo parlo con Henry, ti farà venire con noi senza problemi, vedrai» tentò di tranquillizzarlo il suo compagno di stanza.

Non voleva che il suo amico stesse male. Erano uniti al massimo, si sarebbe tagliato il braccio per lui, gli avrebbe dato la luna.

E anche di più.

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