La porta fu buttata giù da David con un singolo calcio.

«Maledetti! Che cosa avete fatto?»

Il biondo predicatore scoppiò a ridere.

«Che piacere averti qui, fratello caro. Potrai assistere al sacrificio ed unirti a noi»

«Sei uscito forse di senno? Il patto con il Paradiso era stato chiaro, potevi stare sulla Terra ma senza causare problemi del genere. La pena ti è già nota, pagherai la tua disubbidienza con la vita»

Sguainò dal nulla una spada dalla lama fatta di una fiamma bianca, pura come una perla.

Henry si girò verso di lui e prese a sua volta la spada dalla fiamma nera, un nero malvagio e freddo più del ghiaccio.

Dalla schiena di ognuno dei due apparve poi un paio di ali enormi, le cui piume emanavano una pura luce, così forte da poter illuminare anche la più scura delle oscurità.

«Hai dissotterrato l'ascia di guerra, o fratello,

la battaglia del cielo e degli inferi è ormai iniziata» gli occhi di David si fecero luminescenti, anche loro emettavano la luce celestiale.

La lama del Paradiso venne scagliata contro Lily, che mandò un urlo tremendo quando il suo ventre fu attraversato dalla spada fiammeggiante.

Il volto del suo amato fu coperto del sangue di lei, ed il corpo sparì pochi secondi dopo in una nube nera.

David ritirò la spada, ed Henry si scagliò contro il nemico, tentando di colpirlo alla cieca con la lama dell'Inferno.

«O fratello,

tanto ti era cara la nostra casa,

adesso invece morirai qui,

sulla terra, nel regno del peccato» un fendente attraversò il corpo di David, che sembrò immobilizzarsi del tutto davanti allo sguardo del fratello.

«Sì, morirò qui,

e lo farò con onore, onorando il nome del Padre nostro,

spirerò, portandoti con me» il braccio di Dave si ribellò, la lama oscillò velocemente e la testa di Henry si staccò dal suo collo, cadendo nella pozza di sangue delle sue vittime.

Il ragazzo immobilizzato sulla superficie di marmo trovò la forza di alzarsi, correndo subito verso il suo amico fraterno, che era sdraiato sul pavimento.

Gli sollevò la testa, cercando di guardarlo nei suoi occhi blu e lucenti.

«Mi dispiace se non ti ho mai detto della nostra vera natura,

spero di essermi fatto perdonare salvandoti.

Ti avrei dato la vita, come l'avrei data a Jim,

e l'ho fatto. Non ho salvato lui, lo so,

ma adesso ho salvato te.

Ho ripagato il mio debito, e tornerò a casa, nei cieli,

ma tu devi scappare, non sei al sicuro.

Non ho fermato la Bestia, devi correre via.

Non ho altro tempo.

Buona fortuna, mio caro amico» chiuse gli occhi e scomparve in un fascio di luce.

Il ragazzo prese a piangere, estremamente spaventato, traumatizzato e confuso.

In cuor suo sapeva già di cosa si trattava, era a conoscenza di quello che era accaduto davanti ai suoi occhi, ma il cervello non lo accettava.

Lo temeva.

L'uomo teme ciò che non conosce.

E fu la paura a farlo iniziare a correre.

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