-6 ore.

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Avevano finito di mangiare.

Durante il pranzo avevano rotto quell'imbarazzo tipico delle nuove coppie parlando del più e del meno, Lily era una brava intrattenitrice e il ragazzo sapeva ridere ed ascoltarla.

Adesso erano nel parcheggio, la ragazza stava mostrando i suoi passi di danza di cui aveva parlato a tavola utilizzando come base le canzoni che provenivano dallo stereo della macchina.

«Allora, adesso possiamo andare dove?» disse lui salendo sull'auto e mettendola in moto.

«Andiamo ai dormitori piccolo. Sono stanca e devo studiare un po', altrimenti mi bocciano questo trimestre» rispose, tirando la guancia morbida del ragazzo nel posto del guidatore.

A lui dispiaceva, voleva stare ancora in sua compagnia.

Il tempo con lei sembrava volare.

Lei prese la mano di lui all'improvviso e la mise sulla sua coscia nuda, in alto.

Poi si avvicinò al suo orecchio e gli leccò il lobo.

«Però sai che hai fatto il bravo bimbo oggi? Hai a disposizione un premio: venire nella mia stanza a farmi compagnia, così mi aiuti a rilassarmi per dormire» gli sussurrò con tono estremamente malizioso.

Lui alzò la mano, facendola infilare sotto la minigonna ed arrivando al suo inguine.

La fanciulla afferrò la mano improvvisamente e la mantenne con una stretta ferrea.

«Hey hey, niente fretta cucciolo. O non avrai nulla dopo» era proprio ad un millimetro dalle labbra di lui, in modo da fargli desiderare un bacio.

Lui partì, e in poco tempo si ritrovarono nel dormitorio.

Lasciò che Lily li conducesse alla sua stanza, e non appena aprì la porta, lui si scagliò sulle sue labbra, mettendola con la schiena a muro, lei lo prese dai polsi ed invertì le posizioni mentre si strusciava contro la parte gonfia dei pantaloni del ragazzo, rendendo l'erezione ancora più rigida.

«Mi vuoi?» chiese leccandogli il collo e provocandolo.

Lui annuì, lei lo prese dal collo e lo guardò con due occhi che parevano iniettati di sangue,

«Non devi annuire, devi dirlo»

«Sì Lily, ti voglio eccome» la sua voce era come soffocata e tremante al massimo.

Lei sorrise leccandosi le labbra, lo fece inginocchiare e si spogliò; dopodichè gli fece prendere la sua intimità in bocca, godendo come non mai.

Lui la baciava e succhiava, poi arrivò nella parte più sensibile e prese a leccarla, facendo venire gli spasmi alla ragazza in piedi, che si sfogava sui suoi capelli, attorcigliandoli fra le dita e tirandoli leggermente.

Quando lui la penetrò con la lingua, Lily non riuscì a trattenere i suoi gemiti, cosa che lo obbligò a muovere la sua lingua più intensamente, più velocemente, senza perdere però la sua delicatezza nei movimenti.

Le gambe di lei presero a tremare senza controllo, si sfogò spingendo la testa che aveva tra le gambe contro la sua intimità, e fu lì che ebbe un fortissimo orgasmo, bagnando completamente il viso del suo amato.

Il ragazzo alzò lo sguardo mentre si leccava le labbra per sentire il suo sapore afrodisiaco, e la ammirò: le guance erano diventate rosse, gli occhi erano socchiusi come lo erano le labbra.

Tutto l'insieme le faceva assumere un'espressione del tutto estasiata. 

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