Silente stava pensando dove mandare Petunia, Andromeda Tonks aveva offerto la sua casa alla ragazza, così anche la madrina di Petunia si era offerta, e Silente pensava che la scelta più saggia fosse quella di mandarla dalla famiglia Tonks, ma doveva poi esserci anche la parte burocratica, mentre se andava dalla zia -che essendo la madrina, per legge diventa come un tutore- avrebbe il problema della sicurezza. L'unica cosa saggia sarebbe stata quella di far parlare la famiglia e aggiustare ciò che andava aggiustato, ma non sapeva quanto Petunia fosse disponibile a perdonare i genitori che continuavano a trattarla come se fosse un peso. Per di più si aggiungeva anche la seconda fuga di Bellatrix, sembrava che nulla quell'anno stesse andando per il verso giusto, nulla.
"Albus, ci hai fatti chiamare?" disse James entrando nello studio, il vecchio guardava l'uomo che era così diverso dal ragazzo che frequentava la scuola, sembrava che ogni suo tratto gentile fosse sparito, poi guardò Lily che ai suoi occhi era un estranea. Eppure ricordava il dolce carattere della ragazza, anche l'intelligenza che la faceva sempre avere voti alti, ma proprio non capiva perché si comportassero come dei mostri con Petunia, che a differenza dei fratelli -ammise a se stesso- era meno problematica e tranquilla. "Sedetevi" disse poco dopo, i due si sedettero. "Questa storia va risolta una volta per tutte, avete scelto di diventare genitori e dovete comportarvi da tali con tutti i vostri figli, e se permetti Lily avere un altro figlio quando ci sono problemi ben gravi nella famiglia non é stata una scelta saggia. Forse hai pensato che un figlio potesse risolvere la situazione, ma non sta facendo altro che peggiorarla. Tu James come ti viene in mente di dire a tua figlia, sangue del tuo sangue, che non ti frega nulla di lei tanto stai per diventare di nuovo padre, non ci si comporta così." iniziò il discorso e i due stettero in silenzio.
"Sappiamo tutti che si Harry é fondamentale per tutti noi, ma sappiamo anche che Petunia ha la stessa importanza, la profezia é stata chiara. Se ve la fate nemica, non ne usciremo da questa situazione, e da come sospetto, l'anno prossimo le cose peggioreranno e di Petunia abbiamo bisogno. Quindi, crescete e comportatevi da genitori." -concluse e poi li congedò, al momento Petunia non sarebbe andata da nessuna famiglia, l'estate era lontana e chissà magari le cose si sarebbero risolte. Intanto, Petunia era stata dimessa dall'infermeria e si stava dirigendo verso i sotterranei, ma Harry la fermò. "Come ti sdenti?" chiese realmente preoccupato "Bene, le ferite si sono chiuse ma rimarranno le cicatrici." rispose e lo vide annuire "Dovevo esserci io, non tu tra le grinfie di quella pazza" aggiunse con voce fioca "Harry, non importa. Ormai ciò che ha fatto lo ha fatto, solo ti voglio dire di fare attenzione, se sono arrivati a me che non ho legami con tutti voi, sarà ancora più facile arrivare a voi. Ti posso garantire che i miei amici non sapevano nulla ne vogliono entrare in questa storia." rispose gentile e il fratello la guardò, per la prima volta la vide così come era, una ragazza forte che aveva superato dei fardelli senza l'aiuto della famiglia.
"Mi dispiace, mi sono fatto condizionare da Mia, da come parlava male di te, scusami per tutti gli errori che ho commesso verso di te, non li meritavi." disse guardandola sincero, Petunia gli sorrise "Va bene Harry, sono felice che hai capito l'errore e che stai rimediando, non ho nessun rancore verso di te, credimi" e sorprendendo il corvino, Petunia lo abbracciò. Harry non si fece scappare l'occasione e per la prima volta in tredici anni, abbracciava la sorella. Petunia ammise a se stessa che era bello stare tra le braccia del fratello. "Mi sei mancata" disse il corvino staccandosi di poco "Anche tu Harry" e da lontano Silente aveva assistito alla scena, era sicuro che con l'aiuto di Harry, le cose sarebbero migliorate. Petunia, andò diretta verso i sotterranei dove l'aspettavano gli amici. "Come ti senti?" gli chiese Draco, sentendosi ancora colpevole. "Tutto bene, ho persino risolto con Harry. Mi sembrava di sognare" rispose e fu felice di vedere gli amici felici che avesse risolto con il fratello.
"Andiamo a cena dai" disse Blaise prendendole la mano e uscendo dalla sala comune, arrivarono in sala grande e si sedettero al solito posto, Petunia sorrise al fratello che ricambiò il sorriso e ciò fece nascere una discussione tra Harry e Mia, che coinvolsero anche i genitori. Tutti stavano assistendo alla litigata. "Smettila, Petunia non ti ha fatto nulla di male" disse Harry alla sorella che gli rise in faccia "Invece si, se ne va in giro credendosi importante, solo per aver stretto amicizia con le serpi." rispose ma -sconvolgendo Petunia- Fred si intromise "Quella che si da arie sei tu, Petunia non ha mai camminato per i corridoi tirandosela, quella sei tu che ti credi superiore a tutti e ti da solo fastidio che Petunia é abbastanza forte per tenerti testa." disse e Mia guardò male quello che doveva essere il suo ragazzo. "Come se ho agito da sola, tu, tu fratello, Hermione, Ron e voi altri mi avete dato una mano pe renderle la vita impossibile, prendetevi anche voi la colpa." urlò e i nominati chinarono la testa colpevoli. Petunia rimase scossa da quelle affermazioni, sapeva che stava sulle palle a quasi tutti, ma che davano una mano alla sorella, quello non se lo aspettava.
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Petunia Potter: la Potter non desiderata.
FanfictionImmaginatevi che Lily e James fossero sopravvissuti la sera di Halloween, immaginatevi che Lily avesse dato alla luce tre bambini, Harry, Euphemia e Petunia. Immaginatevi essere la sorella minore del salvatore magico e della strega più ambita di Hog...