Quinto anno -terza parte-

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Alla fine della lezione, quando tutti andarono verso i giardini, per l'ora di buca, notarono altri annunci e lessero "Squadra di inquisizione" della Umbridge. Un inquisizione fatta da chi si applicava, il compito? Segnale tutto ciò che si faceva che non rientrava nelle regole del rospo. Petunia sorrise "Ho un idea." disse ai suoi amici e agli altri che stavano lì. "Vi manderò io un messaggio" disse lasciando poi l'ingresso e si recò al quarto piano, dove intercettò i gemelli Weasley. "Voi due, venite con me" disse ai due che lasciarono due ragazze corvonero e seguirono Petunia in un aula in disuso. "Dica tutto" disse Fred sedendosi su un banchetto. 

Petunia sapeva che quelle due ragazze avrebbero detto in giro che si era chiusa nell'aula con i due, e quello faceva parte del suo piano. "Dobbiamo fare in modo che il rospo rosa venga allontanata dalla scuola. Ho un piano e mi servite voi due." disse e i due annuirono. "Pensavo di invitare il Ministro qui al castello, insieme anche agli altri consiglieri, settimana prossima fingendo che sia una richiesta della Umbridge." i due annuirono di nuovo "In questa settimana dobbiamo organizzare inviti per una festa in sala grande, che si terrà il giorno in cui viene il Ministro." "Quindi, il tuo piano è fare casino così che il Ministro veda che la stronza non sa gestire dei semplici studenti e la caccerà?" "Si, ma qui entra in scena Silente, che dovrà arrivare e mettere la situazione sotto controllo, noi tutti ovviamente ascolteremo e così il Ministro e i consiglieri capiranno quanto Silente fosse importante per il castello." finì e i due Weasley accettarono di aiutarla. 

"Tu quando vuoi sai essere perfida" disse George mentre uscivano dall'aula "Sono una serpe, no? Ah, ovviamente per evitare punizioni e ripercussioni, quella sera noi tre ci faremo mettere in punizione da Severus, così che non corriamo rischi." "Sei un genio" dissero in coro e poi si salutarono. Quando Petunia raggiunse la sala grande per il pranzo, vide la Umbridge aspettarla furente. "Signorina Potter, posso sapere cosa ci faceva in un aula sola con i signori Weasley?" chiese a voce alta così da farsi sentire, e così fu. Tutti stavano ascoltando e vedendo le due. "Professoressa, non so di cosa parla" rispose e vide la docente diventare rossa "SEI STATA VISTA CON DUE RAGAZZI IN UN AULA. SOLI" urlò perdendo le staffe "Professoressa, complimenti per i polmoni in salute che ha, ma ci sento ancora." rispose aggiungendo un sorriso di sfida. "Per quanto riguarda questa voce, si sbagliano. Ma lei ovviamente può credere quello che vuole." aggiunse e poi la superò, spingendola con la spalla e andò a sedersi al suo tavolo. 

La docente, furente e arrabbiata per esser stata messa in imbarazzo, e vedendo che nessuno andava in suo aiuto, andò via. Harry guardò la sorella e alzò il pollice, mentre al tavolo docenti, Severus non poteva non essere fiero della sua ragazza. 

/una settimana dopo/

Il giorno tanto atteso arrivò, tutto era stato organizzato nel migliore dei modi.  Petunia aveva mandato tredici lettere -al ministro e ai consiglieri-, i gemelli avevano preso quello che serviva per la festa -megafoni, una console e tanto alcool fornitogli da Madama Rosmerta-, mentre tutti gli studenti erano stati avvisati del piano e tutti furono d'accordo -ma solo il primo e secondo anno fu escluso poiché troppo piccoli-. Petunia parlò anche con Severus che quella mattina mise in punizione lei e i due Weasley per quella sera. Petunia disse del suo piano anche ai genitori che avevano deciso di sostenere la figlia. Sirius era contento, diceva che era una piccola James. 

"Tunia, sicuro che stasera andrà tutto bene?" chiese Hermione mentre le due erano in biblioteca "Si, è stato organizzato tutto con precisione, per domani avremo Silente qui" sussurrò e poi uscirono dalla biblioteca dieci minuti dopo. Petunia andò al quarto piano, mentre Hermione andò dai suoi amici. Al quarto piano si incontrò con i gemelli "Tutto pronto, Lee darà inizio a tutto non appena arriveranno quelli" disse Fred e Petunai annuì. 

Le ore passarono, è finalmente arrivò il momento. Come da piano, Petunia e i due gemelli lasciarono la sala grande, -poco prima della cena- sotto lo sguardo della Preside, insieme al docente di pozioni. Dieci minuti dopo, Dolores Umbridge andò a ricevere il Ministro ed i consiglieri. In quel lasso di tempo, i docenti lasciarono la sala grande -Luna aveva il compito di creare fracasso così da giustificare l'assenza dei docenti-. Lee si alzò e insieme al golden trio organizzarono tutto. Nel momento in cui la Umbridge e gli altri arrivarono in sala grande, vi trovarono il caos. Musica a tutto volume, tutti che ballavano in modo poco consono sui tavoli e lanci di cibo e poi bottiglie di alcool, una arrivò per sino ai piedi del Ministro. La Umbridge cercava di rimettere ordine, mentre il Ministro la guardava deluso, arrabbiato e scuoteva il capo. I consiglieri stavano urlando al Ministro di mandarla via, che non sapeva controllare dei ragazzini. 

Poi, ecco Albus Silente che entrò dal portone di ingresso in tutta la sua aura. Superò il Ministro, i consiglieri e arrivato in sala grande, con un semplice "Silenzio" tutto cessò. La musica si spense, i ragazzi si calmarono e poi Silente si voltò verso la Umbridge. "Professoressa, posso sapere cosa stia succedendo nella mia scuola?" chiese tranquillo ma con una nota di durezza nella voce. La docente farfugliava che era colpa di Petunia, che lei non c'entrava nulla ma Silente la guardava dubbioso. Poi guardò Cornelius, che era rosso in viso dall'imbarazzo. "Vedo che in questa scuola solo Albus sa come gestire gli studenti che ci abitano. Chiediamo di comune accordo che Silente sia riammesso come preside e l'allontanamento di Dolores Umbridge." disse il capo dei consiglieri al Ministro, che non avendo il coraggio di ribellarsi accettò. 

"No, chiamate Petunia, lei ha causato tutto per mandarmi via" urlò la docente "Lei mi odia, è solo colpa sua. Io voglio solo che si eseguono le regole" aggiunse e poi si sentirono degli applausi. Petunia si stava avvicinando con passo sicuro. "Ma come siamo brave a recitare. Professoressa, lei usa mezzi barbari per punirci." e mostro la cicatrice sul dorso della mano, consiglieri e Ministro sbiancarono sconcertati "Torture su ragazzi...CORNELIUS" urlò per la prima volta Silente. Il Ministro trasalì "Io..non ne ero al corrente" disse con un sussurro. Il capo dei consiglieri si avvicinò alla ragazza, studiò la cicatrice e poi guardò il Ministro "Chiediamo la rimozione del suo incarico, e compliremo la richiesta di incarcerazione di Dolores Umbridge per torture." disse e poi and via facendo segno anche agli altri consiglieri. 

Harry si avvicinò alla sorella e la strinse. "E' finita" sussurrò e Petunia si strinse al fratello, lasciando finalmente che le lacrime uscissero. Sfogò tutta la rabbia, la frustrazione che aveva accumulato in quei mesi, stretta al fratello. Cornelius e Dolores furono portati via da due Auror, e Silente fece tornare la sala grande pulita solo con un gesto del polso. I docenti tornarono e diedero il bentornato al preside. Tutto tornò al suo posto. 

Dopo che Petunia si calmò, verso le undici di sera, si recò nelle stanze private del docente di Pozioni. "Sei stata brava oggi, sono fiero di te" disse l'uomo mentre stringeva la ragazza. "Sono contenta che sia tutto finito" ammise la ragazza stringendosi a sua volta. I due poi si coccolarono tutta la notte. Ora mancava solo scoprire i piani di Voldemort, e capire dove avrebbe portato tutta quella situazione. 

Petunia Potter: la Potter non desiderata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora