Quarto anno -nona parte-

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Finalmente le lezioni vennero messe in pausa grazie all'arrivo del Natale, e con esso anche il Ballo del Ceppo. Petunia ricevette dai genitori il vestito per il ballo e le scarpe, e per renderla felice avevano scelto un vestito sui toni del verde, per riprendere il colore della sua casa. La mattina ed il pomeriggio del 25 dicembre, al castello le ragazze si coccolavano e si preparavano per quella serata, anche Petunia si preparava insieme alle amiche, e quando tutt'e tre erano pronte, scesero in sala comune per andare incontro ai loro cavalieri. Blaise appena vide Petunia, rimase a bocca aperta e si avvicinò porgendole il braccio "Sei stupenda" disse e la ragazza arrossì, poi le tre coppie uscirono dalla sala comune e si diressero verso la sala grande. Ma solo Petunia e Blaise rimasero fuori poiché i campioni avrebbero aperto le danze. Petunia incontrò il fratello e fischiò facendolo arrossire "Ma come siamo belli fratellino" disse e Harry la spinse giocosamente "Guarda chi parla" disse e poco dopo si misero in fila con i propri partner per entrare nella sala grande.

Appena furono al centro della pista, le coppie iniziarono a ballare, e Blaise faceva volteggiare la ragazza elegantemente, che sembravano quasi volare per quanto erano fluidi e morbidi i movimenti. Poco dopo si unirono altre coppie e Petunia vedendo il fratello in difficoltà, fece segno a Blaise che annuì e Petunia si avvicinò al fratello, i due poi ballarono insieme ed Hary era più sciolto e meno nervoso. "Nervoso?" chiese Petunia sistemando i capelli sbarazzini de fratello "Imbarazzato" rispose rosso in viso e la ragazza rise appena "Il grande Harry Potter che ha sconfitto due volte Voldemort, è timido per un ballo" disse prendendolo in giro ed Harry la spinse di poco ridendo. Al tavolo docenti, James e Lily si godevano quel momento tra i due fratelli "Sono così felice di vederli bene insieme" disse Lily stringendo la mano del marito "Anche io, mi concedi questo ballo?" e così anche i due andarono in pista per  ballare. 

A fine canzone, Petunia lasciò il fratello e andò dal suo ragazzo "Eri bellissima" disse predendole la mano e portandola al tavolo dove stavano anche gli altri loro amici. "Stai rubando la xscena a tutte le ragazze" disse Pansy guardando molte ragazze guardare male la sua amica "Sono invidiose della tua bellezza" aggiunse Astoria guardando male le ragazze "Ragazze, siamo qui per divertirci, cosa ci importa degli altri?" chiese e si sedette tra le due. Man mano la festa diventava più scatenata con l'arrivo della band rock, e Blaise coinvolse Petunia in un ballo sfrenato, dove si unirono anche gli altri e Petunia mai si divertì così tanto. A metà festa, vide il padre farle segno di avvicinarsi, lasciò il gruppo degli amici e si avvicinò al tavolo dove c'erano i genitori e gli altri docenti. "Mi ha detto Severus, che partite questa notte." le disse il padre e Petunia si ricordò che non l'aveva detto a Blaise "Va bene" disse e si allontanò per avvicinarsi al gruppo dei suoi amici. "Blaise facciamo due passi" disse prendendolo per mano ed uscirono dalla sala grande. 

"Cosa succede?" chiese il moro "Mi sono dimenticata di dirti che passerò i prossimi giorni con il professor Piton per una ricerca di alcuni ingredienti..." disse e vice il moro guardarla curioso "Perché proprio tu?" le chiese "Perché pensa che sia una buona occasione ampliare le mie conoscenze." rispose e vide il moro storcere il naso "Non puoi non andare? Sono contrario che stai fuori tanti giorni con un altro uomo" disse e Petunia lo guardò "Blaise, te l'ho detto per fartelo sapere, non per chiedere il permesso." rispose Petunia "Non intendevo quello, ma okay se proprio devi andare" disse alzandosi e andando via. La ragazza lo seguì nervosa "Scusa? Mi lasci così?" disse fermandolo per il braccio "Cosa dovrei dirti?" chiese Blaise guardandola severa e tolse bruscamente la presa dal suo braccio. "Perché sei arrabbiato?" chiese guardandolo ferita "Perché non dovrei? Non sono io quello che va via con un altro" rispose a sua volta Blaise guardandola "Buon divertimento" e andò via, Petunia lo guardò andare via e strinse il tessuto del vestito nella mano. Il fratello, che aveva visto la scena si avvicinò "Tutto bene?" chiese accarezzandogli la schiena "Blaise si può considerare single.!" disse guardando il moro allontanarsi. "Niente domande" disse e andò anche lei via. 

Andò nella propria stanza per organizzare un piccolo borsone con il cambio, venne poi raggiunta dalle amiche "Blaise ci ha detto..." disse Astoria aiutandola con il borsone "Ah si?" chiese ironica "E' geloso, fallo calmare" disse Pansy sedendosi sul letto "Geloso? Sai come si dice? La malizia sta negli occhi di guarda Pansy. E' un occasione per conoscere nuove cose, apprendere qualcosa che mi potrà aiutare per diventare guaritrice. Chiunque avrebbe detto di si" disse sedendosi sul letto. "E' giusto quello che dici, non ce nulla di male. Ma Blaise non capisce, è accecato dalla gelosia" disse Pansy andando ad abbracciarla. Fino al momento in cui si incontrò con il docente, fuori dalle mura de castello non parlò con nessuno. "Spero di non averti messo in difficoltà" disse il docente guardandola "Non si preoccupi, andiamo?" rispose e il docente gli prese il braccio "Tieniti" e pochi secondi dopo si trovarono lontano kilometri dal castello, in una radura verde con al centro un casetta in legno. "Ma è bellissimo" disse Petunia staccandosi dal braccio del professore e avvicinandosi alla casetta. 

"La pianta che cerco si trova in quella foresta" ed indicò una foresta fitta e piena di alberi "Ma inizieremo la ricerca domani, ora è troppo scuro" aggiunse entrando in casa. "Ancora più bella dentro" disse la ragazza visitando ogni stanza. "Potrei stare qui per sempre" disse buttandosi sul divano, Severus rise di poco "La tua stanza sta lì" e gli indicò la porta infondo al corridoio. Petunia andò a visitare anche quella e si lanciò sul letto matrimoniale "Ancora più comodo del divano" disse e subito dopo aver messo le poche cose che aveva portato nei cassetti, raggiunse il docente in giardino dove stava perlustrando il perimetro della casa e metteva intorno delle protezioni. "Come mai sta mettendo le protezioni?" chiese sedendosi sulla panchina a dondolo "Non vorrei avere visite inaspettate, vigilanza costante" rispose andando a sedersi accanto "Ce un bel silenzio" disse e Petunia non poté non annuire. "Che dice, preparo la colazione'" chiese poco dopo Petunia alzandosi "Si, ti do una mano" disse l'uomo ed insieme prepararono la colazione. 

"Non pensavo che fosse bravo in cucina" disse la ragazza prendendo posto al tavolo imbandito con la colazione "Vivendo da solo, impari" rispose sedendosi a sua volta e la ragazza annuì. "Non hai dormito" disse poco dopo il docente "Nemmeno lei" rispose la ragazza e i due sorrisero "Possiamo dormire un po' e poi iniziare la ricerca" disse il docente finendo la colazione "Ottima idea" rispose Petunia portando gli utensili nel lavabo della cucina, si voltò per tornare al tavolo ma si scontrò contro il petto del docente, che portò le mani sui suoi fianchi istintivamente. Petunia alzò lo sguardo e incrociò quello del docente. I due non parlarono, non sapevano coaa dire, ma non volevano nemmeno staccarsi l'una dall'altro. "Posso dormire con lei?" chiese Petunia poco minuti dopo  e vide il docente annuire. 

Pochi secondi dopo, Petunia era stretta al docente di pozioni, sul letto, nella stanza di quest'ultimo, e addormentarsi in quella posizione fu piacevole, per entrambi.

Petunia Potter: la Potter non desiderata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora