Quinto anno -quinta parte-

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Una volta che la presenza disturbante della Umbridge lasciò il castello, tutti tornarono a godersi il clima sereno che era tornato. Nessuno era stato punito, e le lezioni ripresero come sempre. Harry, però era inqueto. Una notte, svegliò i suoi amici di stanza con un urlo. Ron gli fu vicino e gli chiese cosa fosse successo, ed Harry tutto tremante lo guardò "Sirius..è in pericolo...loro lo hanno preso" disse e poi fu fuori dalla stanza in un lampo, con a seguito Ron, seguito poi da Hermione e Petunia -che avevano finito la ronda-. Harry corse verso l'aula di difesa, ora vuota e poi nello stanzino lì presente. Ron lo fermò "Dove vai?" chiese col fiatone "Io devo salvarlo" disse prendendo la metropolvere "Veniamo con te" disse Hermione raggiungendolo ed Harry non controbatté, non poteva perdere tempo prezioso. Tutti e quattro si trovarono nel atrio del Ministero. Petunia prese la mano del fratello, e i quattro seguirono Harry che sapeva dove doveva andare. 

Attraversarono il lungo corridoio e si trovarono davanti a cinque porte. "Dove andiamo ora?" chiese Ron al corvino, che chiuse gli occhi e poi indicò la porta alla loro destra. "Lui è qui" disse andando verso la porta e l'aprì. Ma quando furono al loro interno, non c'era traccia di Sirius, ma solo una sfilza di scaffali con su palle di vetro celestine. "Harry.." "Seguitemi, lui è più avanti" disse correndo verso il punto preciso dove lo aveva visto, ma non trovò Sirius, bensì una palla di vetro, con il suo nome e quello della sorella. Harry la prese e sentì la voce delle Cooman, capì che quella era la famosa profezia che li aveva condannati anni addietro. Mentre Petunia si guardava intorno, strinse il braccio del fratello. I quattro si trovarono accerchiati dai Mangiamorte, dinanzi a loro Lucius Malfoy con a seguito Bellatrix Black. I quattro si chiusero. "Povero ingenuo Potteruccio" iniziò la voce bambinesca di Bellatrix "Dov'è lui" urlò Harry e si sentirono solo delle risate come risposta "Sai, Harry. Devi saper distinguere da ciò che è vero, e da ciò che non lo è." iniziò a parlare Lucius "Tu hai visto solo quello che il Signore Oscuro ha voluto farti vedere. Qui non ce traccia de tuo padrino, era solo una scusa per quella" ed indicò la profezia che aveva stretto nella mano.

Hermione e Petunia si guardarono, avevano avuto il sentore che fosse una trappola, ma non avevano detto nulla, ed ora rischiavano la pelle. Harry si diede dell'idiota, era caduto nella loro trappola, senza accertarsi prima se fosse vero. "Perché questa profezia è così importante?" chiese per prendere tempo "Potter, niente chiacchiere, dacci la profezia ora" disse urlando la strega prima che lei e gli altri mangiamorte, avevano preso come ostaggi i suoi amici e sua sorella. Petunai finì tra le grinfie di Bellatrix, e ripensò a quando fu sua prigioniera. "Ci rivediamo" disse divertita la strega al suo orecchio, e Petunia tremò. "Harry dagli la profezia..." urlò al fratello, che scosse il capo. "Non così" rispose e con uno scoppiò di nube nera, prese i suoi amici e la sorella, e corsero via. I quattro corsero cercando di difendersi dagli attacchi dei mangiamorte, e finirono poi in una stanza fredda, poco illuminata con una grossa cornice al centro e un velo semi trasparente. 

Harry si avvicinò al Velo e sentì delle voci "Le sentite? Le voci intendo" chiese e nessuno die tre li sentiva. "Harry vieni via da lì, dobbiamo andare via" disse Hermione guardandosi intorno "Tutti dietro di me" urlò Harry e tornarono alla formazione, poco prima che i mangiamorte arrivarono e poi ci fu solo caos. Incantesimi che volavano per la stanza, maledizioni e contro maledizioni, Lucius che aveva preso di mira Harry, che nel caos generale, fece cadere la profezia che si ruppe  in mille pezzi. Lucius si fermò e poi alzò la bacchetta per ucciderlo, ma l'arrivo dei membri dell'Ordine della Fenice,  evitò l'incanto e la lotta riprese. Harry vide i genitori combattere contro Bellatrix e McNair, mentre il suo padrino e Remus combattevano contro Dolohov e Muciber. Il corvino notò anche che la sorella stava avendo uno scontro con Bellatrix che aveva schiantato i suoi genitori. Ad un tratto, l'urlo di Petunia, mise fine a quella lotta. 

Quando posarono -tutti- lo sguardo sulla ragazza, videro Bellatrix che l'aveva pugnalata con un pugnale, e la teneva per la gola. "Questa feccia doveva morire anni fa" urlò e si avvicinò al Velo, i membri dell'ordine urlavano di lasciarla andare, se sarebbe caduta nel Velo, non avrebbe più fatto ritorno. Ma Bellatrix la spingeva sempre con più forza, ed era ad un passo dal Velo. "NO" si sentì e i presenti videro Blaise Zabini correre verso la roccia e in quell'attimo, Bellatrix lanciò Petunia contro il Velo, ma Blaise fece in tempo a spingerla via, e nel Velo ci cadde lui. Dopo secondi di silenzio, l'urlo disperato, agghiacciante e forte di Petunia si sparse per la stanza, furono le braccia di Sirius a fermarla, altrimenti avrebbe raggiunto il ragazzo. Petunia si dimenava e quando riuscì a sciogliere la presa, rincorse Bellatrix che era scappata. Nella mente di Petunia c'era solo la vendetta. Arrivarono all'atrio e urlò con tutta la voce che aveva "CRUCIO" e la strega cadde in terra, contorcendosi dal dolore.

La cruciatus durò per cinque minuti buoni, prima dell'arrivo dell'Ordine, Harry si avvicinò alla sorella e le fece abbassare la bacchetta. La donna era svenuta, e quando i coniugi Potter rinsavirono, ecco che Voldemort fece la sua presenza. Harry mise Petunia dietro di lui e guardò il mostro che aveva reso la sua vita, una merda. Ma con il suo arrivo, segnò anche l'arrivo di Silente, che ordinò all'Ordine di portare i ragazzi al castello e combatté personalmente con Voldemort. Una volta al castello, Lily andò dalla figlia, che appena toccò il prato dei giardini, perse i sensi e svenne. 

Al suo risveglio, notò che fosse in infermeria, e il suo primo pensiero fu a Blaise. "Blaise" urlò alzandosi di scatto e cercò di scendere dal letto, ma il padre la fermò "Piccola, non fare sforzi" disse facendola stendere nuovamente "Io devo andare da lui" disse guardando il padre "Piccola...lui non ce più.." sussurrò il padre e Petunia ebbe una fitta alla testa e rivisse gli ultimi istanti di vita di Blaise, che era morto per salvarla. Petunia, si trovò a piangere disperata contro il petto del padre, che stette in silenzio, e la strinse. Era un dolore, che non aveva precedenti. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 14 ⏰

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Petunia Potter: la Potter non desiderata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora