AVVISO
Questo capitolo sarà moooolto lungo, voglio mettere fine al quarto anno per iniziare il quinto anno, quindi abbiate pazienza della lunghezza. Ve se ama!
Dopo una bella dormita, docente ed alunna partirono per la caccia nella fitta foresta carichi. Severus teneva la mano di Petunia, per guidarla ed evitare che cadesse a causa delle radici degli alberi, ma anche perché voleva tenerle la mano. Petunia lo seguiva in silenzio godendosi l'aria fresca e per nulla fredda della foresta. Era suggestiva, molto meglio della foresta proibita di Hogwarts. "Ecco, l'ho trovata" disse il docente risvegliandola dai pensieri e si accovacciò curiosa di vedere la pianta, ma si rivelò un cespuglio pieno di fiori. Sorrise appena la vide, somigliava ad un papavero, ma l'unica differenza erano le striature che aveva sui petali. "Dentro questi petali ce il veleno, fai attenzione quando le cogli" disse Severus dando dei guanti alla ragazza "A cosa le servono?" chiese curiosa mentre metteva i guanti "Il veleno di questo particolare papavero serve a curare chi viene colpito dalla maledizione Cruciatus." rispose raccogliendo i fiori "Davvero? Non sapevo che la maledizione Cruciatus lasciasse segni" disse la ragazza mettendo i fiori di papavero nella cesta che il docente aveva portato."Vedi, quando vieni sottoposto più e più volte alla Cruciatus, puoi riscontrare non solo danno mentali, ma anche fisici, e unendo questo veleno con altri ingredienti, riesci a far minimizzare gli effetti dannosi della maledizione. Non ti cura pienamente, ma ti aiuta ad alleviare il dolore." rispose finendo di cogliere i fiori e poi guardò la ragazza "E' una bella cosa" disse la ragazza alzandosi da terra e guardò l'uomo "Lo è" rispose l'uomo tenendo lo sguardo in quello della ragazza, era come ipnotizzato dal suo sguardo. Petunia lo guardò e si avvicinò lentamente "Severus..." sussurrò e l'uomo sorrise quando sentì il suo nome uscire dalle labbra della ragazza "Petunia" rispose vedendo la mano della ragazza che si posava sul suo viso "Posso baciarti?" chiese pochi secondi dopo e l'uomo arrossì "Hai un ragazzo..." "Lo so, ma ora voglio solo baciarla..." rispose la ragazza avvicinandosi sempre di più al corpo dell'uomo "E da mesi che lo desidero" aggiunse alzandosi in punta di piedi, automaticamente le mani dell'uomo si posarono sui suoi fianchi "Stiamo sbagliando..." sussurrò trovandosi le labbra della ragazza a pochi passi da lui "Allora sbagliamo" disse la ragazza prima di azzerare la distanza e posare le labbra su quelle dell'uomo.
Il loro, fu un bacio lento, quasi si sfioravano le loro labbra, era come se nessuno dei due avesse il coraggio di approfondire, ma entrambi desideravano quel bacio, e a prendere l'iniziativa fu l'uomo che la stese dolcemente sul prato, chiuse gli occhi e approfondì il bacio facendo incontrare la sua lingua con quella della ragazza, e dare inizio ad un bacio più serio, un vero bacio. Petunia sentì mille brividi di piacere lungo la schiena, mai si era sentita bene solo con un bacio, nemmeno quando baciava Blaise. Baciare l'uomo era diverso, era come se fosse un puzzle, e lei avesse trovato il pezzo mancante . Il primo a staccarsi fu Severus, solo per riprendere fiato. Petunia lo guardò con gli occhi a cuoricino. "E' stato il bacio più bello che abbia mai ricevuto" disse accarezzando il viso dell'uomo e una mano della ragazza scivolo sul petto dell'uomo "Sono attratta da te Sev...lo sono da mesi ormai" disse sincera e l'uomo le sorrise "Sai anche tu che tra noi non potrà succedere nulla...ci sarebbero troppi problemi..." disse ponderando bene le parole, non voleva ferirla. "Lo so, ma questi giorni dimentichiamoci dei problemi, di cosa è giusta o cosa è sbagliato, godiamoci questo tempo insieme" rispose convinta di quelle parole la ragazza, l'uomo vedendo la sua sicurezza, annuì a quella proposta.
Nove giorni dopo, i due fecero ritorno al castello portando con loro non solo diversi tipi di fiori e piante, ma anche dei bei ricordi che avevano creato e vissuto insieme. Entrambi superarono le difese del castello e si separarono. Petunia andò nei sotterranei per disfare il borsone, e quando entrò in sala comune, vi trovò gli amici che appena la videro corsero ad abbracciarla. "Cavoli ci sei mancata Tunia" disse Pansy attaccandosi a lei, senza avere l'intenzione di staccarsi. "Anche voi ragazzi" disse stringendo Pansy e ridendo al suo comportamento. Quando riuscì a staccarsi dalle grinfie della ragazza, abbracciò anche Astoria e Draco. Poco più in là, Blaise non l'aveva minimamente guardata, stava chino con la testa su di un libro. Petunia alzò gli occhi al cielo e dopo aver dato a Draco un piccolo regalino, insieme alle ragazze andò nella loro stanza e si buttò sul letto. "Divertita?" chiese Pansy stendendosi accanto "Tanto, ho imparato tante di quelle cose che sono sicura che quando darò i G.U.F.O andrò alla grande" rispose guardando Astoria che si era stesa anche lei accanto. "E' stata una noia senza di te" disse la bionda abbracciando la ragazza, venendo imitata da Pansy.
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Petunia Potter: la Potter non desiderata.
FanfictionImmaginatevi che Lily e James fossero sopravvissuti la sera di Halloween, immaginatevi che Lily avesse dato alla luce tre bambini, Harry, Euphemia e Petunia. Immaginatevi essere la sorella minore del salvatore magico e della strega più ambita di Hog...